Si sente un vagito… ecco è nato. Inizia il miracolo della vita. Il sentiero è spesso in salita e si incontrano buche e dossi, ma tutto il cammino è illuminato da quella luce chiara, che rende tutto più agevole. Si chiama amore della mamma che ti ha partorito ed è sempre lì, pronta ad ascoltarti , ad incoraggiarti e sempre lì a sostenere i tuoi passi. Si incontrano momenti di poca luce ed altri freddi, senza quel conforto desiderato che ti fa saltare, invece di arrampicarti con passi insicuri. Si incontrano montagne e pianure assolate e tutto si dimentica, quando ci possiamo ritemprare in un rifugio pieno di amore e di quella luce, che ci regala il coraggio di continuare quel viaggio fuori e dentro di noi, per crescere e maturare. La vita, questo bene prezioso, è messa in pericolo, da questo contagio latente che sta seminando il terrore in ogni angolo del mondo. La gente per strada si tutela con i dispositivi per non contagiarsi con possibili incontri occasionali che potrebbero risultare fatali a chiunque. I parchi ed i giardini sono stati riconquistati dai loro “residenti” abituali, che non più impauriti da una civiltà rumorosa girano indisturbati. Ecco che appare uno scoiattolo e lì su quel ciuffo d’erba c’è una lumaca che si gode la sua lentezza. I merli svolazzano ed un gruppetto di germani cammina sulle sponde del torrente. È bello ritrovare la natura riconquistata dai suoi abitanti ed abbiamo il diritto di godersela così ed il dovere di difendere questo equilibrio. Abbiamo bisogno di ritrovare le nostre abitudini per ritrovarci, sicuramente più consapevoli che è necessario fare qualche modifica per migliorare l’ambiente in cui viviamo. L’orario di lavoro giornaliero diminuirà, così come il traffico nelle nostre città, sarà diverso il modo di stare in un bar come in un ristorante. Tutte queste modifiche ci costeranno tanto economicamente, ma ci avvantaggeranno socialmente ed il nostro impegno e la nostra fatica produrranno uno stile migliore per la nostra vita. L’umanità colpita sia da guerre che da grandi epidemie, ha saputo sempre risollevarsi con grande impegno e tanta fatica e dopo periodi di grande impoverimento economico, è riuscita a ricostruire dei percorsi per ristrutturarsi sia economicamente che culturalmente. L’insegnamento più importante di questa pandemia è che siamo tutti uguali e quindi tutti insieme dobbiamo aiutarci per “rinascere”, con una consapevolezza rinforzata da questa esperienza devastante, che stiamo ancora affrontando. Il lavoro è sempre stata la cosa più importante che rende dignitoso l’essere umano e la sua vita. È proprio in questi giorni con il Decreto Rilancio è stata approvata la regolarizzazione per gli immigrati per far emergere il lavoro nero. Riguarda i migranti che lavorano nei campi e le badanti e le colf. È un traguardo che dona dignità ai lavoratori e rende chi produce il lavoro, degno di una società rispettabile. Concludo questa mia riflessione sulla vita, con la speranza che sia dignitosa e rispettosa per tutti i cittadini del Mondo.
Meri Lolini