ROGO DI BACU ABIS: LA STORIA INFINITA.

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Chiesta la riesumazione del corpo di Manuel Piredda per verificare se nella sua mano sinistra vi siano dei capelli che non hanno preso fuoco.

Questo è quanto è emerso alla conferenza stampa indetta dai genitori del Piredda, all’indomani della richiesta di archiviazione del procedimento penale a carico di Valentina Pitzalis, formulata dal PM Gilberto Ganassi per “incertezza insuperabile” sulle cause di morte del Piredda.

Ed è questa incertezza insuperabile che i genitori del Piredda mirano a superare, per verificare se, in effetti, nella mano sinistra, parzialmente bruciata nella parte superiore (ma non nel palmo), vi siano dei capelli dal cui DNA estrapolare l’identità della persona che ha avuto un ultimo contatto con Manuel  la sera del rogo del 17 aprile 2011.

Il dubbio che si tratti di capelli viene fornito da delle foto, presentate dai coniugi Piredda, e scattate dai RIS, ma viene categoricamente smentito dai legali e dai consulenti di Valentina Pitzalis, i quali parlano di tentativi di depistaggio.

In particolare, i legali di Valentina Pitzalis sostengono che, se di capelli dovesse trattarsi, si sarebbero dovuti esaminare durante l’autopsia disposta in incidente probatorio e a nulla servirebbe rilevarne, oggi, la presenza, per far luce sui fatti. Di avviso diverso i genitori di Manuel, considerato che Valentina, in diverse occasioni, avrebbe sempre negato uno scontro con Manuel quella sera, motivo per cui Manuel non dovrebbe avere tra le mani capelli di Valentina.

La vicenda pare non poco intricata, e sicuramente verrà giocata in punta di diritto (processuale). Al GIP, infatti, ora spetta (emettere) l’ardua sentenza (o meglio, ordinanza) circa l’accoglibilità della richiesta di nuove indagini formulata dai  genitori del Piredda in opposizione alla richiesta di archiviazione.

A me, e a chi come me si è sempre professato garantista, amante del contraddittorio pieno, sgorga una serie di riflessioni, che vorrei condividere con voi.

Prima di tutto vorrei riflettere sulle tre motivazioni con cui il PM ha motivato la cosiddetta “incertezza insuperabile”, che mi sembrano in contraddizione tra loro (per lo meno, se così sono,  la prima con la terza).

In ordine Ganassi pare che così abbia motivato:

  • Il PM concorda pienamente con le conclusioni dei periti del GIP circa la morte di Manuel per asfissia; dovrebbe quindi concordare, mi par di capire, anche sul fatto che egli sia morto prima del rogo (si parla di condivisione piena delle conclusioni)
  • Tuttavia Ganassi non sa definire la causa di morte, ovvero la causa di questa asfissia, considerato che sul corpo del Piredda non si sono rilevati segni di violenza, e si è parlato di “soft asphyxia”
  • In particolare, pare siano parole di Ganassi, “ non si riuscirebbe a capire se Manuel sia morto prima del rogo, a causa di terzi, o per i fumi del rogo”.

Se queste sono le motivazioni del PM, appare ictu oculi che la prima motivazione strida con la terza. A mio avviso spetterà ora al GIP spiegare come la prima motivazione si concili con la terza in una motivazione che, nel complesso, sia logicamente accettabile. Sempre che, lo premetto, non abbia capito male io.

Infine una riflessione su Valentina.

Pare sia ad un passo dalla fine di un incubo, pronta a tornare a vivere. Se, come sostengono i suoi legali e i suoi consulenti, quelli non sono capelli ma residui bruciati degli abiti di Manuel, io credo che un ultimo gesto, di verifica, servirebbe per due motivi: 1) permettere a Valentina di tornare a vivere, 2) dare pace a dei poveri genitori che vivrebbero senza il dubbio si tratti di capelli.

A maggior ragione se consideriamo che, tempo fa, un consulente, parlando di Manuel, scrisse che  “non aveva i guanti ma in mano aveva qualcos’altro”.  Se qualcos’altro sono residui di vestiti bruciati, a mio modesto avviso, sarebbe un atto di umana pietà rilevarlo una volta per tutte. E mettere a tacere ogni dubbio.

Come sempre, noi ci inchiniamo a chi deve giudicare, per capire se queste nostre riflessioni, formulate “in punta di piedi”,  verranno ritenute condivisibili.