La notte più buia | Romanzo di Monika Held | Recensione di Vittoria Lotti

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“Il dolore unisce più della gioia.”

Un romanzo che mi ha letteralmente stravolto. Sul tema dell’Olocausto è tra i migliori che abbia letto. Questo libro si legge molto rapidamente data la sua scrittura scorrevole, tuttavia ho dovuto interrompere la lettura diverse volte per soffermarmi su alcuni punti particolarmente forti.

Heiner e Lena sono sposati. Sono gli anni ’60 ma gli incubi della guerra sono ancora presenti. Heiner è un ex deportato del campo di concentramento di Auschwitz. E come molti sopravvissuti, deve assistere a quegli interminabili processi dove Heiner è costretto a raccontare ogni dettaglio, che lo riportano in quel campo rivendendo i volti di quelli che invece non hanno trovato scampo dalla fabbrica della morte. I flashback di Heiner ci offrono un’accurata visione di quello che ha passato, ma ciò che più è impressionante, è il punto di vista della moglie Lena. La bella donna tedesca, che ormai da anni lotta contro gli spettri che aleggiano nella mente di suo marito, divenuta ormai impenetrabile.

La vita di Lena viene completamente stravolta a causa di Heiner, che non riesce a lasciarsi alle spalle ciò che ha passato all’interno del campo. Ogni volta che lui le dice “Guarda Lena…”, un brivido la assale. Così come l’ansia che provo io ogni volta che leggo quelle parole per il racconto che ne seguirà. Come quando le confessò che il contenuto di quel normale barattolino di senape posto sul mobile di casa, in realtà conteneva resti di ossa presi dal lager.

Come si può vivere così? Come puoi amare un uomo così? Come puoi Lena, sopportare il suo peso? Mi sono fatta queste domande centinaia di volte mentre leggevo. Ma nonostante le sofferenze di Lena, è difficile prendere posizione. Da una parte abbiamo un uomo la cui vita è stata marchiata e la sua mente divorata dall’oscurità. Dall’altra invece abbiamo una donna il cui amore per suo marito è talmente forte da abbattere qualsiasi barriera, anche se i suoi sforzi a volte sembrino non scalfire affatto l’enorme muro del dolore che li separa.

Nonostante la guerra sia finita ormai da tanti anni, Heiner continua a sentirsi in colpa per aver scampato miracolosamente la morte. L’incontro con Lena sembrava aver sbloccato per la prima volta la sua psiche, ma i suoi incubi continuano a riemergere trascinandolo agli orrori del passato. La moglie lo trova spesso richiuso in se stesso, rigettando la sua furia su di lei e rendendole la vita insopportabile. Lena cerca in tutti i modi di scoprire la causa del suo tormento parlando con alcuni vecchi compagni del lager che con lui hanno vissuto il calvario della prigionia. Ma tra loro c’è un legame molto intimo e profondo, e Lena si ritrova nuovamente esclusa dalla vita del marito

Monika Held, La notte più buia, Beat edizioni, 2016

https://www.beatedizioni.it/collane_dett.php?id_coll=22&id_lib=792

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