L’Arabia Saudita, secondo il WSJ, per attirare turisti vuole costruire un grande museo mondiale a Riyad dove esporre le opere di Picasso, Basquiat e altri artisti che sta comprando alle aste, oltre il Salvator Mundi attribuito con molte riserve a Leonardo da Vinci. In sostanza vorrebbe trasformarsi nel nuovo polo artistico internazionale attraverso una chiara politica culturale. Altrove invece si pensa poco, si agisce meno, si studia niente, serve solo il posto giusto al momento giusto, per fare affari che escludono il valore artistico delle opere: l’arte per il mercante cos’è ? Quella che si vende. La quasi totalità delle persone si rivolge alla grande distribuzione, acquistando stampe che non hanno alcun valore, costano poco e permettono di arredare tutta la casa o il ristorante con quanto si spenderebbe per un’opera di un artista vero. Vi sono pittori che aumentano i prezzi delle loro opere perché sanno che chi non capisce nulla di arte, osservando il costo dei loro lavori, dà automaticamente valore all’artista. In realtà, il costo di un’opera, come di un libro, è la conclusione di un’operazione di mistificazione e propaganda, finalizzata a inserire il prodotto sul mercato. Su alcune opere che ufficialmente valgono milioni, non investirei perché dubito della loro tenuta economica storico-culturale. Mentre esponevamo a la Biennale di Venezia del 2001, Maurizio Cattelan mi confermava che oggi il mercato ti vende una suggestione creata dall’artista e dai media. Cos’è quindi l’arte ? Un’opera ben eseguita costa al massimo 500 euro, tutto quello che riesci a farti pagare in più è Arte.
Marco Cagnolati