Amarsi per amare ed essere amati | di Daniela Cavallini

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Per ricevere amore è essenziale amare noi stessi. Nulla respinge l’amore come la convinzione di non esserne degni!

Amiche ed Amici carissimi, il tema dell’amore manifesta incessante necessità di approfondimento, coinvolge donne e uomini di tutte le età, dall’adolescenza alla maturità, democraticamente, senza distinzione di classe sociale.

Perché alcune persone sono “baciate dall’amore” ed altre sono – o si percepiscono –  perennemente rifiutate? È solo sfortuna o c’è una diversa spiegazione?

La legge di attrazione afferma che con i nostri pensieri creiamo la nostra realtà e rafforziamo le nostre credenze, attraendo eventi coerentemente in risonanza con il nostro stato d’animo.

È tuttavia utile ricordare che, le nostre credenze, hanno origine da “somministrazioni esterne”, ovvero da parte delle figure genitoriali e di riferimento a partire dalla vita intrauterina e, conseguentemente, influenzano i nostri “nuovi” pensieri. Un processo ben delineato da E. Bern nella trattazione del copione della vita.

Tutti noi, durante la nostra crescita, assimiliamo e consolidiamo le credenze dell’ambiente circostante e, queste, nel bene e nel male condizionano i nostri pensieri,  i nostri valori… la nostra vita.

Fra le nostre credenze, siano esse attribuibili ad inculcamento o derivanti da nostri pensieri, formulati autonomamente – seppure in relazione all’imprinting ricevuto -, quella a maggiore  rischio condizionamento riguarda la percezione del nostro valore personale: esso costituisce il coefficiente dell’ autostima.

Dall’autostima, deriva il livello dei limiti che ci poniamo; pertanto, questo, – il detto livello – è il modulatore della nostra audacia o codardia, ossia le artefici dei nostri risultati in ogni settore della vita.

Una persona con scarsa autostima è convinta di valere e, dunque, meritare “poco” in assoluto e, pertanto, considera l’amore alla stregua di qualcosa a lei negato perché essa stessa si ritiene… “poco”. Non si reputa all’altezza di considerazione da parte della persona desiderata. Purtroppo, lo schema è devastante e, soprattutto, è  destinato a  ripetersi ad ogni nuovo incontro. Ancor peggio: quand’anche la persona appena conosciuta si mostrasse interessata e prodiga di attenzioni… sarebbe percepita come falsa. “Mah, chissà dov’è la fregatura?!” si chiede incredulo e diffidente chi è convinto di “non meritare” e ne consegue un atteggiamento energeticamente respingente: pur cortese ed a sua volta attento all’altro, emana energie rispecchianti le sue convinzioni negative.

Soffre, implode frustrazione ed esplode rabbia. Nell’esplosione, riscontra spesso la conferma della negazione dell’ambìto amore e, questo, per qualche minuto sortisce l’effetto anestetico “dell’avere ragione…”. Ne consegue che chi non si sente amato, non è in grado di amare, bensì di scambiare erroneamente per amore, quella che e’ la dipendenza affettiva.

Per ricevere amore è essenziale amare noi stessi, nella convinzione che l’amore è un diritto Universale, a prescindere dalla forma in cui si rappresenta.

Credere di meritare amore ed attenzioni, manifesta in noi uno stato d’animo attraente.

Nulla respinge l’amore come la convinzione di non esserne degni.

Un abbraccio!

Daniela Cavallini