“Life Coaching: Un passo alla volta soltanto” ǀ di Maria Teresa De Donato

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Un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo” affermò Lao-Tzu tra il 5º ed il 4º secolo a.C. Sebbene in un primo momento qualcuno potrebbe pensare che ciò equivalga ad affermare l’ovvio, la verità è che per molti fra noi fare un semplice passo in avanti nella vita, in una direzione o nell’altra, è difficile. Perché?

Io non sono affatto una persona sportiva. Sono stata, però, sempre piuttosto agile ed attiva. Benché non sia particolamente interessata ad andare in palestra – l’aria fresca e godermi un bel panorama mi piacciono molto di più che non fare ginnastica in un ambiente chiuso – ho sempre preferito camminare, andare in montagna e, ogni volta che ne ho avuto l’opportunità, nuotare. Ogni qualvolta mi trovo in una zona montuosa, ad esempio, colgo l’occasione per raggiungere la cima da sola o in compagnia di amici. Ciò mi è accaduto molte volte sulle Alpi.

Un giorno ero con un’amica. Ero a conoscenza del fatto che lei non fosse abituata alla montagna né particolarmente incline a fare dell’esercizio fisico. Tuttavia, dal momento che stava apprezzando il panorama mozzafiato alpino, suggerii di andarci a fare una passeggiata e vedere quale ‘altezza’ saremmo riuscite a raggiungere. Camminammo solo per circa un miglio, inclusi circa 500 metri (0.31 miglia) di percorso boscoso in salita perché non appena lei vide il sentiero di montagna iniziare a salire tirò fuori scuse di ogni tipo – dal suo punto di vista tutte ‘spiegazioni razionali e logiche’ – per interrompere la nostra avanzata.

Benché sin dall’inizio fossi consapevole che quel giorno non avremmo raggiunto assolutamente la cima della montagna, ma che, al contrario, ci saremmo fermate molto prima, fu piuttosto evidente, a mio avviso, che fosse proprio il blocco mentale della mia amica ad impedirle di andare avanti e fare progresso. La mia attitudine fu positiva: suggerii di dimenticarci completamente di raggiungere la vetta e di non focalizzarci sull’evidente pendenza del percorso così come appariva ai nostri occhi, ma piuttosto di concentrarci sul fatto che tutto ciò che dovevamo fare era avanzare di un semplice passo alla volta e che, nel caso lei si fosse stancata, ci saremmo fermate alcuni minuti per verificare se fosse opportuno continuare o piuttosto tornare indietro ripercorrendo il sentiero in discesa.

Ai miei occhi, la mia amica, al contrario, si arrese ancor prima di iniziare: si convinse, ripentendolo a se stessa, che quello era troppo per lei – il sentiero, secondo le indicazioni, avrebbe richiesto circa 2 ore e 40 minuti partendo dalla base per raggiungere la vetta e noi eravamo entrate nel bosco da appena 10 minuti, – che l’inclinazione del sentiero era eccessiva, che avrebbe potuto cadere o sentirsi male e quant’altro.

Nel nostro vivere quotidiano, tuttavia, l’attitudine che manifestò in quell’occasione la mia amica è molto più frequente di quanto non lo si immagini. Quanti tra noi sono impantanati in una situazione, in un lavoro deprimente e, forse, sottopagato, o in una relazione frustrante, non amorevole e dove sono soggetti ad abuso mentale, emotivo e persino fisico ed in cui si sentono intrappolati e non sanno cosa fare e come né quale direzione prendere? A volte non è un problema di mancanza di possibilità di scelta, ma piuttosto di assenza di pensiero positivo e costruttivo e conseguente mancanza di coraggio, di aver paura di ciò che non si conosce, di quello che potrebbe accaderci se provassimo, di timore di un possibile fallimento.

Intorno a noi c’è tutto un mondo di possibilità e tutto ciò che ci è richiesto è iniziare a muoverci, un passo alla volta, a fare cose nuove, cose diverse e che non abbiamo mai provato prima. I fallimenti e gli ostacoli che incontriamo sul nostro percorso hanno un loro scopo: ci fanno crescere, ci raffinano e rafforzano noi stessi, le nostre convinzioni, la nostra abilità e determinazione nell’avvicinarci sempre più alla nostra meta finale o ci indicano una nuova direzione da prendere nella nostra vita.

Troppe volte quando ci si presentano due o più opportunità insieme restiamo confusi, non ci sentiamo a nostro agio e ci chiediamo quale strada dovremmo prendere. Siamo insicuri sulla scelta da fare. La verità è, però, che qualunque direzione prendiamo potrebbe essere valida tanto quanto l’altra e che l’Universo, la Vita, Dio o come lo/la vogliamo definire, ci sta offrendo varie opportunità tra cui scegliere. La scelta dipende solo da noi. La sola cosa da fare è attivarsi.

La paura è, sfortunatamente, l’elemento più comune nella vita delle persone. La paura ci rende prigionieri di noi stessi. La paura di fallire è ciò che preclude alla maggioranza di noi di raggiungere il proprio potenziale. Una volta, però, che accettiamo la possibilità che possiamo fallire, che tale fallimento non determina chi siamo realmente e non permettiamo al fallimento di interferire o persino compromettere la nostra autostima inizieremo ad avere il controllo sulla nostra esistenza.

Scrivete a che punto siete nella vostra vita e dove volete essere in futuro, tra tre o sei mesi, un anno, dieci anni e preparate una lista di cose che potete fare per raggiungere quella meta. Fate un passo alla volta, ma siate costanti. E nel caso ad un certo punto la Vita vi indicasse che dovete cambiare direzione non ne siate frustrati né scoraggiati. Non avrete ‘perso’ nulla. Il tempo, i soldi, e le energie che avrete investito sino a quel momento avranno fatto di voi ciò che siete e tutto ciò che avrete imparato vi sarà utile – in un modo o nell’altro – per raggiungere il traguardo che vi siete preposti.

Le cose accadano per un motivo specifico e tutta la conoscenza e l’esperienza che avrete acquisito serviranno ad uno scopo e rimarranno per sempre con voi. Persino nel caso aveste nel frattempo cambiato direzione ed iniziato a percorrere una nuova strada, ogni cosa di cui avrete fatto tesoro fino a quel momento si dimostrerà utile ad un certo punto e persino quando meno ve lo aspetterete.

Iniziamo, quindi, ad avanzare e ricordate: fate un passo alla volta. Ignorate ‘il percorso in salita’ e concentratevi sul prossimo passo da fare. Non vi è richiesto null’altro.