LIBER ABBACI| di Flaviana Pier Elena Fusi
PRELUDIO
Ogni bocca ha il suo rossetto ed è subito un belletto, che riporta sintonia e su quel viso mostra simpatia. Un sorriso contornato, attira un pubblico ammaliato e non è spettacolarizzazione ma gradimento verso altre persone.
Denti bianchi, ben curati e rossetti cremosi profumati, sono ingredienti sopraffini che distruggono i confini. La relazione è assicurata: si apre una buona giornata, già dalla mattina un buon umore si indovina. Dietro quel colore, che sulle labbra mostra un sapore, c’è l’intento di presentare una donna felice di camminare, sulle ali della vita con maestria acquisita.
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ABECEDARI| di Edoardo Flaccomio
IL rossetto è una cera miracolosa che unge le labbra di donna per accentuarne l’importanza.
Le labbra sono utilizzate per parlare e per baciare.
Due atti propri dell’uomo, come il pensare ed il ridere.
Pensare parlare baciare e ridere
Quattro verbi da elevare ed incorniciare sulla parete dell’esistere.
Ricordo la trasformazione di mia madre quando metteva il rossetto guardandosi allo specchio, prima il labbro superiore, poi quello inferiore, quasi a seguire l’ordine universale : il cielo precede la terra, il sopra, etereo e impalpabile induce il sotto, concreto e voluttuoso.
Univa le due labbra e con un movimento accattivante plasmava quella crema colorata di rosa rossa. Prendeva la matita e seguiva i contorni accentuando la forma perfetta delle due labbra.
Magia nel vedere quel volto di madre trasformarsi in donna.
Quasi a dimostrare la maestria della civetteria femminile.
La parola rossetto deriva da rosso, quindi dal latino russus, di colore simile al sangue e alla porpora.
Il sangue è il motore all’interno del quale circola l’energia, ed è il sangue a riempirsi di passione quando l’amore bussa alla porta.
Il rossetto è l’anticamera dell’amore. Da un lato abbellisce le labbra e dall’altro stimola il maschio che ne è catturato. Pochi fanno caso al fatto che tale parola, letta da destra a sinistra, diviene tesoro, semplicemente invertendo la posizione finale della o con l’inizio della parola. Sarà un caso? Tutte le donne possiedono un rossetto da utilizzare alla prima occasione. Non ne possono fare a meno è il loro tesoretto.
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NON SOLO VERDE |di Anna Maria Esposito
responsabile della testata giornalistica di radio CRT e conduttrice del programma “BLATERANDO”
Ricetta erboristica: Vaniglia
La Vaniglia appartiene alla famiglia delle Orchidacee ed è impollinata esclusivamente dai colibrì.
I Maya prima e gli Aztechi poi, utilizzavano la vaniglia per preparare una bevanda aromatica a base di cacao, acqua e spezie: il Cacahuatl, antenato della cioccolata. Furono gli spagnoli a importare in Europa questa deliziosa spezia, che venne usata a lungo solo come aromatizzante del cacao; forse l ‘appartenenza alla famiglia delle Orchidee, fiore simbolo della sensualità, conferì alla Vaniglia la fama di ottimo afrodisiaco e tonico per aumentare fertilità e virilità. Studi recenti attribuiscono alla vanillina, costituente principale della spezia, un ruolo fondamentale nella cura dell’anemia falciforme.
Secondo la leggenda, la Vaniglia è nata dal sangue della dea principessa Xanat, decapitata dal padre per avergli disubbidito ed essere fuggita col suo amante mortale. Gli Aztechi la portavano al collo come amuleto dal potere medicinale, mentre i frati spagnoli la usavano per curare le emorragie. Negli erbari del 700, è citata come stimolante nervoso e rimedio all’isteria femminile.
Ottima in caso di stress da stanchezza fisica o intellettuale, stimola l’appetito.
Gli estratti sono ampiamente utilizzati come fragranza in profumeria, soprattutto nei profumi di tipo orientale. Nel linguaggio dei fiori rappresenta la sensualità.
Profumo all’essenza di vaniglia.
Ingredienti:
50 ml di alcool etilico a 70°
20 gocce di essenza di vaniglia
10 gocce di olio essenziale di Basilico
10 gocce di olio essenziale di Incenso.
Preparazione
Mescolare tutti gli ingredienti in una bottiglietta di vetro scuro con tappo a chiusura ermetica. Tenere lontana da fonti di calore. Oltre alla gradevole fragranza della vaniglia, il basilico rende il profumo eccellente per combattere la stanchezza mentale.
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DE GUSTIBUS NON DISPUTANDUM EST| di Chefdomenico
Ricetta: tagliatelle alla vaniglia
Ingredienti per quattro persone: 320 gr. tagliatelle, una bacca di vaniglia bourbon, pomodori datterini, 4 foglie di menta, una noce di burro, un cucchiaio di zucchero, olio EVO, pecorino romano, sale e pepe q.b.
Si dovrebbe usare olio e sale aromatizzati alla vaniglia, come? Semplicemente lasciando la bacca di vaniglia in ammollo nella bottiglia dell’olio o nel barattolo del sale, esattamente come si fa per lo zucchero quando si vuole vanigliare. In questo caso si può stemperare la polpa della vaniglia estrapolata dall’interno della bacca e sciolta direttamente nella quantità di olio che serve alla ricetta. Procedere alla cottura dei datterini tagliati a metà facendoli caramellare con un cucchiaio di zucchero, una noce di burro e l’olio aromatizzato. Nel frattempo cuocere la pasta, scolarla e spadellarla con i pomodori. Prima di servire aggiungere qualche foglia di menta, sale pepe quanto basta e una grattugiata di pecorino romano.
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BOLLETTINO RADIOMETEO| di Flaviana Pier Elena Fusi
La bocca è come una rosa
E il rossetto la prosa
Racconta col colore
L’umore della donna in fiore.
La bocca col suo parlare
Diventa stato reale
Dice cose curiose
E ammalia con quelle affettuose.
La bocca rossa è invito
E della carne presenta appetito
Da baciare, annusare, leccare
In un lampo si fa mangiare.
Una bocca è però prigione
Di un desiderio che non trova assoluzione
Se nell’altro non va a inoculare
Quell’afflato di fiato che vuole abbracciare.
La bocca in sostanza
È l’essenza che apre la danza:
Parla col cuore
E avrai subito amore!
Consiglio radiometeo: donna non scordare il rossetto.