PRELUDIO
Un pandemico erotismo è la ricetta del nuovo equilibrismo
Buongiorno signori, qui siamo agli albori. Un nuovo mondo è al suo venire, ma di quello vecchio non c’è nulla da ricostruire. Un erotico istinto guarda dritto all’invinto, se non si guida la passione, non si arriva alla soluzione.
Un erotico momento, abbatte le barriere del tempo, può aiutare e avvicinare all’amore primordiale, quello che con un altro può procreare.
Fermiamoci qui un momento, questo solo è il completamento, quando l’attrazione porta alla fusione, si trova rapida un’altra destinazione, dove non sono solo io, non sei solo tu, è un altro che sorge da noi ed è solo virtù.
Nasce così anche il nuovo mondo, forgiato da uno splendido girotondo, non è il vecchio, non è il nuovo, ma il podio che arriva con un frastuono: là tutti possiamo arrivare se lasciamo perdere la ragione contrattuale.
Guardiamo bene cos’è l’amore, è la salvezza che porta splendore.
E non venitemi a dire che siete bravi, non sono le regole che fanno savi, è ora di rinnovare il modo di parlare: chiamiamo la verità con la sua beltà.
Se hai l’amore non c’è motivo di battagliare col cuore. Lasciamoci avvincere dalla passione e di sicuro troveremo la giusta direzione.
Flaviana Pier Elena Fusi
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ABECEDARI
Eroticamente parlando
Il soldato-sacerdote Cieza de León, un autorevole cronista dell’antico Perù, narra di un barbuto uomo bianco comparso sulle rive del lago Titicaca molto prima dell’impero Inca. Aveva una grande personalità e istruì la gente di allora ai costumi dell’universale. Comandò loro di amarsi, di rifuggire la violenza. Quell’uomo si chiamava Kon Tiki Illac Viracocha, figlio del sole, sceso dal cielo con un serpente tonante costruì la grande città di Tiahuanaco.
V’era una piramide, sulla cui sommità sorgeva una splendida costruzione dorata. Le aperture affacciavano sull’immenso lago montano, i cui lucori accecavano gli occhi della sacerdotessa Annek, discendente di Nina, dea dei vulcani. Amata da tutti, compariva sulla piramide seguita dal suo seducente uomo dal nome impronunciabile.
Il popolo acclamava Annek per la sua saggezza e per l’erotica bellezza. Si racconta che quando faceva l’amore col suo uomo, i gridolini di godimento si espandevano nell’aria, generando erotismo nei corpi di chi li percepiva.
I mugolii d’amore della sacerdotessa, amplificavano il suo potere, volto a rendere il popolo degno di una vita all’insegna della felicità. Nulla era lasciato al caso, i numi le parlavano e la sua audacia e temerarietà, la rendevano una guerriera impeccabile.
A sua volta figlia della passione e dell’eros, il suo unico scopo era mantenere l’ordine universale e dichiarare apertamente il significato della vita: generare bambini felici di esistere.
Edoardo Flaccomio
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NON SOLO VERDE |di Anna Maria Esposito
responsabile della testata giornalistica di radio CRT e conduttrice del programma “BLATERANDO”
“Il rafano vale il suo peso in oro”, a tanto ammontava il valore dato al rafano dagli dei. La storia di questa pianta è intricata e misteriosa, ma con una sola certezza, il rafano è stato premiato per le sue qualità medicinali e gastronomiche per secoli. Secondo alcune teorie, la Russia e l’Ucraina sono la patria del rafano. Il suo nome, utilizzato in Germania e in Veneto è Creen, deriva da Kren- Kren-Kreson, il termine russo con cui si identifica questa pianta in riferimento alla forma fallica della radice, versione scurrile dell’organo genitale maschile.
Questa radice cresce spontaneamente in luoghi freschi e ricchi di acqua, contiene proteine, fibre e un’alta concentrazione di vitamina C e come tutte le Crucifere, famiglia di appartenenza, giova alla salute del cuore combattendo due fattori di rischio delle malattie cardio vascolari: colesterolo e trigliceridi. La radice aromatica possiede proprietà antibatteriche e antibiotiche, rivelandosi molto efficace contro le infezioni gastro intestinali, prodotte da cibo contaminato, infezioni dell’apparato urinario, faringiti e infezioni del tratto respiratorio. È in grado di accelerare il metabolismo, bruciando i grassi in eccesso.
Nella cosmesi naturale il rafano è impiegato contro le macchie della pelle, dermatiti, herpes e alopecia.
Maschera antiforfora al rafano
Ingredienti:
100 gr. di rafano grattugiato
400 ml di aceto
Preparazione:
lasciare in infusione per dodici giorni in aceto il rafano grattugiato. Filtrare, immergere un tampone di cotone nell’infuso e distribuirlo sul cuoio cappelluto lasciando agire per venti minuti. Risciacquare con acqua.
P.S.
Il rafano è un eccellente rimedio per la crescita dei capelli, ma il suo odore forte consiglia di eseguire il trattamento nei giorni in cui non si ha bisogno di uscire di casa.
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DE GUSTIBUS NON DISPUTANDUM EST| di Chefdomenico
Ricetta: crema erotica al rafano
Ingredienti:
250 gr. di radice di rafano (cren)
100 gr. di mollica di pane
75 gr. di aceto bianco
30 gr. di olio
15 gr. di zucchero
Sale e pepe q.b.
Preparazione:
pulire accuratamente la radice di rafano e grattugiarla finemente. Unire la mollica di pane sbriciolata e versare poco alla volta l’aceto, amalgamare con dell’olio d’oliva e infine unire zucchero, sale e pepe. Questa salsa è ideale per accompagnare i bolliti o come completamento per delle insalate miste.
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BOLLETTINO RADIOMETEO
Eros e non c’è più ragione
Che resta muta quando avvampa quell’attrazione
Si scatena, ti incatena
Nulla più vale la pena
Solo a lui vuoi arrivare
È facile lasciarsi soggiogare
Dal piacere a cui vuoi appartenere
Perché l’istinto vuole sapere
Quanto amore potrai dare
E quanto ti vorrà ricambiare
Condividi quello sguardo
Lanciato come un dardo
Un’arma perfetta
Che difficilmente lascia andare la stretta
Quando Eros è a guidare
La vita si avvicina al mistero celestiale
Ti porta esattamente dove devi stare.
Consiglio radiometeo: lasciamoci prendere da un erotico amore, si arriva così più in fretta al cuore.
Flaviana Pier Elena Fusi