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Oggi … parliamo della paura, compagna di viaggio.
La paura è quel sentimento naturale che ci permette di sopravvivere. Detta così sembra un processo astratto. Invece no, la paura è elaborazione di un fatto è la nostra parte creativa. La paura è creatività, nasce con noi, si alimenta di idee sempre più esplosive fino a portarci ad una evoluzione dovuta. È quel nostro processo critico e creativo che ci permette di dare il meglio di noi stessi. È nel saperla gestire, elaborare quella sensazione, la vera utilità. Si impara nel tempo che non si tratta di un fatto puramente tecnico astratto. La paura è un complesso processo di eventi che da un fatto può portare ad una soluzione più o meno brillante, ma pur sempre verso un miglioramento. La paura da sola certo non basta per la realizzazione. È la nostra creatività che dobbiamo curare per evolverci e questa nostra creatura vuole coraggio. Sappiamo che tutto si deve affrontare con sana paura e dovuto spirito innovativo. La frase “il coraggio della paura” è significativa. Ogni paura che superiamo, passa e cede il passo a quella successiva… una staffetta vitale. Ogni paura è una scelta di vita. Perché la vita è basata su scelte, sofferte, ponderate prima di essere realizzate. Affrontare la paura è nella ricerca della libertà, aneliamo alla sua bellezza … proprio perché ci fa tanta paura, essere liberi. La libertà bene prezioso, la sua realizzazione ci porta a prendere decisioni autonomamente e non senza rischi … è dare alla luce se stesso, giorno dopo giorno. Non c’è un tempo, esiste l’ispirazione del momento. Tutto va compreso, anche noi stessi. La paura è scoperta di sé, delle proprie capacità. Il segreto nella vita è iniziare, il come viene dal cuore. Basta un gesto, una parola, uno sguardo è tutto prende un’anima, tutto suscita un moto che porta ad affrontare quello che mai avresti immaginato di dover affrontare. Quindi Superare come mai avresti pensato potesse essere … è un traguardo insperato e felice. Ogni esperienza è frutto di paure elaborate e superate, occasioni di successo da non perdere. Se credo, oso … se credo, affronto … se voglio, supero e realizzo. Nel “mentre” la paura deve essere compagna fedele. Credere nella paura è anche credere in una realizzazione. Nostra ancora di salvezza. È il trampolino di lancio … e il coraggio, il dominio della paura. Più credo più la paura la affronto. Più credo più la paura si confonde tra fatti in evoluzione. La paura, le paure ti portano ad ascoltare più che a parlare, ad ascoltare occorre forza in più. La vita è la realizzazione dei nostri sogni e tutto sta dall’altra parte di ogni paura da affrontare … con il coraggio che è la nostra scintilla vitale. La paura bussa continuamente alla nostra porta … è il nostro risveglio … è nel coraggio di andare ad aprire quella porta la nostra salvezza. La paura del buio oltre quella porta si affronta mentre al di là si accende una luce. È un fatto ancestrale, primordiale, affonda le radici nella nuda terra dalla quale traiamo nutrimento. Non è uomo, non è donna. Ma è maschio e femmina. In un intreccio vitale di radici ogni paura si perde nel loro abbraccio. Uno all’altro dice non ci sono scuse, se credi osa … legati, uniti ce la possiamo fare, ce la faremo.
Tutt’al più puoi trovarti a dire la bellezza di “scusa” oppure lo splendore di “grazie”. Guardiamo il mare e la sua spiaggia, affrontano tutto uniti, loro non conoscono paura che possa ostacolare il loro moto continuo, forte, inarrestabile, impetuoso. Fisicamente uniti, ma liberi di muoversi. La loro anima è in quel respiro donato. Loro sanno che amare è audacia. Loro vivono l’amore vero, senza se e senza ma, liberi fisicamente e nell’anima. Complici riescono a vincere ogni paura. Sono veri e sinceri. Vivono al calore dei raggi del sole, l’aria la loro ebrezza. Come radici di un albero che rafforzano e uniscono tra zolle di terra; come cavalli al galoppo, che liberi non lasciano spazio ad alcuna paura, che passa e va.
Elena Rosa Tafanelli