Andrea Giostra e i suoi racconti, semplicemente vita vera, tutto in una novella.
Vita letta, vissuta, trasmessa da gente comune per questo straordinaria come straordinario il suo narratore. Dalla sua penna non parole bensì sentimenti resi persone, loro anime. Protagonisti tutti.
Riprendo un pensiero ricorrente nelle novelle brevi di Sicilia, il desiderio di comunicare, il confronto nel dialogo quello proprio della cultura siciliana. Cultura che traspare ovunque e resa brillante dall’autore nelle sue novelle. Scritti definiti brevi ma intense le scene di vita quotidiana dove ogni sfumatura narra un fatto ricco di significato. Momenti di riflessione sulla importanza della comprensione, mio punto focale, come spesso mi capita di scrivere sulla comprensione e che qui voglio riportare
A questi brani, a queste novelle mi riporto ed affido il mio pensiero.
Nessuno ha mai torto, perché nessuno ha mai ragione.
Nella comprensione, ogni realizzazione, ogni fiducia reciproca.
Nessun ragionamento, nessuna condizione, alla fine, potrà mai dare ragione all’una o all’altra persona. Entrambe meritano rispetto, questo si aspettano, non ad aver ragione. La ragione è solo nel tempo che segna il passo, verso luoghi nuovi ed inesplorati. Solo i luoghi dell’anima conoscono le vere ragioni del nostro fluire.
Ogni persona possiede un mondo interiore, una propria sensibilità. Dove ognuno ama giocare seriamente la propria esistenza. Ogni persona potrebbe dire … ”Un giorno mi sono persa, nelle mie ragioni, sembrava evaporata ogni mia bellezza. Non mi è servito tornare indietro per riprenderla, neppure fermarmi, no! È bastato ascoltare la mia musica, quella che mi accompagna da sempre, fedele e melodiosa. Come una risposta muta alle mie domande, ha aggiunto quel tassello, necessario, a dare un senso ad un tratto del puzzle della vita. Un disegno che prende forma, e acquista colori al ritmo di un suono antico, non molto lontano da me. Ho affidato ogni mio pensiero a quelle note che mi affioravano nella mente e realizzavano uno spartito, fino ad un concerto. Un concerto, quello che echeggia da una stanza all’altra. La vita è fatta di stanze, tante, tutte con una luce diversa, un calore, colori, suoni diversi. Tutte con cibo a sufficienza, a placare la fame, la sete, Amore nutrimento dell’anima. Dimora dove ogni torto, ogni ragione trova la sua pace, il suo compimento” Questo potrebbe dire ad alta voce ognuno di noi, e da qui ricominciare ad andare … ”E quando un giorno me ne andrò lontano, non voglio lasciare nessun vuoto, nessuna tristezza, ma neppure angoscia, o amarezza, o meglio ancora nessun senso, questo no. Ogni stanza sarà abitata da chi mi avrà profondamente amata. In queste stanze, in questi luoghi … Io sarò sempre, come sono sempre stata. Il mio nome avrà nel tempo la sua ragione e il suo completamento”
Ogni novella porta un messaggio da leggere lungo il tragitto della vita.
Elena Rosa Tafanelli
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