Tutti conoscono il nome di Maria Teresa Giglio, la mamma coraggio che ha avuto la forza di combattere l’ipocrisia e il finto perbenismo di questa Italia un pò provinciale, per gridare il suo bisogno di giustizia.
Specie oggi che nuove indagini fanno dubitare del suicidio della figlia e aprono una pista investigativa che ipotizza un omicidio.
Sua figlia si chiama Tiziana Cantone, ed è una vittima di una rete malata, una rete che insulta, denigra, mette alla gogna. Soggetti che, fino ad oggi, si credevano protetti dall’anonimato hanno massacrato Tiziana anche dopo morta, rimettendo in rete quanto veniva rimosso dalla polizia postale. Su questo fatto sono in corso indagini.
Addirittura, lo ha spiegato la Giglio a “I fatti Vostri” in data 18 gennaio 2021 assieme all’avvocato Salvatore Pettirossi, alcuni haters sono arrivati a mettere in rete video di Tiziana, in precedenza alterati con sofisticati programmi informatici. Il tutto per continuare ad alimentare la macchina del fango su una giovane ragazza che ha perso la vita. L’odio, in rete, non si ferma nemmeno davanti alla morte. E già questo fa riflettere su come l’uomo si abbruttisca in taluni contesti.
Ma gli haters non si sono fermati al massacro di Tiziana, iniziando a massacrarne la madre.
Anzichè sostenere una Donna che, avendo perso il bene più grande (la figlia), avrebbe anche potuto ritirarsi e rinchiudersi nel suo dolore, mentre, invece, sta lottando per una rete rispettosa della vita di tutti, cercando di dare un senso al sacrificio di sua figlia, alcuni haters, nella giornata di domenica 17 gennaio 2021, hanno hackerato, o tentato di hackerarne, il profilo.
Grazie all’intervento di Emme Team, agenzia che si occupa di fornire assistenza investigativa e legale alle vittime del web, l’intrusione è stata identificata e il tutto è già stato denunciato alla Procura della Repubblica di Napoli Nord, per cui gli haters che hanno compiuto il gesto criminale dovrebbero essere ormai prossimi a rispondere delle condotte criminali agite in danno della signora Giglio.
L’aspetto che oggi sconvolge è la reazione di parte della rete a questa notizia.
Anzichè gioire tutti perchè, finalmente, ci sentiamo più tutelati in una rete divenuta selvaggia al punto di portarci alla morte, alcuni soggetti si sono messi a canzonare la Giglio e a sfidare Emme Team. Questo, a mio avviso, è incomprensibile. Anzichè apprendere con favore la notizia, perchè ci ridona la speranza di trovarci in condizioni di sicurezza in una rete veramente divenuta pericolosa, la si deride. A che pro? Io non me lo spiego.
Giro a voi, cari lettori, il quesito. Nella speranza che l’operato di Emme Team ci ridoni la serenità che sulla rete abbiamo perso.