Benno Neumair: l’insostenibile pesantezza dell’apparire; non improbabile la premeditazione | a cura di Elisabetta Sionis

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Benno Neumair: l’insostenibile pesantezza dell’apparire; non improbabile la premeditazione | a cura di Elisabetta Sionis criminologo clinico esperto in psicologia giuridica, già Magistrato onorario presso il Tribunale per i minorenni di Cagliari.

Cari lettori, abbiamo nuovamente ospite la Dott.ssa Sionis, che per noi ha analizzato il caso di Benno Neumair, un caso che pone a noi molti interrogativi, in primis quelli educativi.

Dottoressa, Sionis, Benno Neumair, figlio di Peter e Laura Berselli, scomparsi dalla loro abitazione in Bolzano il 4 Gennaio scorso, è stato tratto in fermo e si trova recluso in carcere con la gravissima ed infamante accusa di omicidio volontario dei genitori. Partiamo da qui. Come mai siamo arrivati al fermo?

Il trentenne, istruttore di fitness e soggetto, che pare fosse avvezzo alla assunzione di sostanze anabolizzanti, segnalato per condotte non conformi al regolamento che disciplina gli insegnanti (corpo istituzionale al quale faceva capo) sembra non aver reso dichiarazioni testimoniali credibili in merito alla scomparsa dei di lui genitori.

Quali sarebbero gli elementi che hanno indotto gli inquirenti a questa decisione?

Tra le anomalie riscontrate dagli inquirenti uno dei dati oggettivi riguarda lo spegnimento del suo cellulare dalle ore 21.32 sino alle 21.57 della sera del 4 Gennaio, oltre a numerose incongruenze e al rinvenimento di tracce di sangue afferibili al padre, rinvenute su un ponte sull’Adige, nonché relative all’acquisto di una bottiglia da un litro di acqua ossigenata utile, con altissima probabilità, a smacchiare impronte ematiche.

Allo stesso modo, la Procura si è concentrata sul fatto che, nell’immediatezza della scomparsa dei genitori, abbia fatto lavare gli interni della propria auto, si sia fatto una doccia prima di andare dalla sua fidanzata Martina e abbia effettuato una seconda doccia presso l’abitazione della ragazza, la quale gli ha poi lavato i vestiti.

Si tratta di indizi di particolare rilievo investigativo che hanno certamente corroborato l’ipotesi accusatoria e determinato la misura cautelare in carcere.

Sulla personalità di Benno, considerata la sua esperienza in psicologia giuridica, cosa si sente di dire in questa fase delle indagini?

Benno è da subito apparso freddo e poco empatico in tutte le dichiarazioni rese ai mass media e ha dato l’impressione di essere maggiormente interessato a fornire una immagine di sé rassicurante e lontana da qualunque sospetto, piuttosto che esprimersi in toni francamente collaboranti.

Le note discorsive intime hanno costantemente rimandato oltre le parole sapientemente scelte per favorire una buona impressione nell’interlocutore e spesso è stato tradito da malcelati picchi di intolleranza ed aggressività verbale in seguito a domande che non aveva prefigurato potessero essergli rivolte, come nel caso dell’intervista da parte della giornalista di “Chi l’ha visto””.

Come spiegherò di seguito, a mio avviso l’ipotesi di un parenticidio preordinato è francamente probabile.

A tal proposito, ci dia qualche dato sul parenticidio, forma di omicidio particolarmente difficile da accettare, quasi un tabù, forse anche per la nostra tradizione cattolica che ha fatto entrare il quarto e il quinto comandamento nella tradizione giuridica italiana.

A livello statistico va ricordato che l’ultimo parenticidio in ordine di tempo, riguarda il duplice delitto di Salvatore Vincelli e Nunzia Gianni di Ferrara, uccisi nel 2017, dal figlio Riccardo, sedicenne, poi reo confesso. Il giovane ha ammesso di essere stato aiutato da Manuel, un suo amico col quale pare intrattenesse una osteggiata relazione.

Il movente, sembra discendere dai forti contrasti tra Riccardo ed i suoi genitori che mai hanno accettato la sua relazione omosessuale con Manuel.

Riccardo, aiutato dal suo amico, ha brutalmente ucciso i suoi genitori a colpi d’ascia per poter vivere quell’amore contrastato dalla coppia genitoriale.

Altri sono i casi di parenticidio che sovvengono alla mente e certamente tra le storie, maggiormente note, di figli che uccidono i genitori vi è quella di Pietro Maso (nel 1991 uccise madre e padre ma aveva tentato di sterminare l’intera famiglia, a scopo di lucro) o quella di Erika e Omar, i quali nel 2001 massacrano con ferocia brutale la madre e il fratellino di lei.

Il rapporto Eures-Ansa, riferisce che gli omicidi in famiglia siano tra i più frequenti, soprattutto per quel che riguarda il Nord Italia, difatti, la stima compresa tra il 2003/ 2012 ha rilevato circa duemila omicidi volontari all’interno della sfera familiare/affettiva, con una media annua di 184 vittime, pari ad un morto ogni due giorni.

L’omicidio di entrambi i genitori (detto parenticidio) rappresenta circa il 4% degli omicidi degli ultimi vent’anni.

Torniamo a Benno, ci analizzi gli elementi ad oggi emersi, sempre nel rispetto della presunzione di innocenza.

Gli elementi sin ad oggi emersi grazie alle dichiarazioni del medesimo Benno e della di lui fidanzata Martina, fanno propendere per l’ipotesi di un duplice omicidio premeditato. Ossia, potrebbe anche darsi che inizialmente Benno abbia ucciso uno dei due genitori in seguito ad un moto d’impeto e nel caso l’ipotesi maggiormente plausibile configurerebbe la necessità di dover eliminare il testimone scomodo, ossia il genitore sopravvissuto (forse perchè sopraggiunto in un momento successivo al delitto) al suo atto omicida iroso.

Invero, le circostanze riportate da Martina, giovane che Benno ha conosciuto su un sito di incontri (Tinder) meno di un mese prima della scomparsa dei suoi genitori, inducono ad ipotizzare che anche la liaison con quest’ultima abbia ben poco di casuale e che, caso mai, al giovane, fosse utile dimostrare di avere una relazione e servirsene per costituire il sebben flebile alibi. In tal caso, l’ipotesi di maggior respiro investigativo sembra essere quella del parenticidio preordinato.

Ma, a suo parere, quale potrebbe essere stato il movente?

Tra i possibili moventi di un ipotetico duplice omicidio, non sarebbe da escludere l’ipotesi di un segreto del quale i genitori siano stati informati o abbiano, casualmente, scoperto.

Sia più chiara, questo elemento credo sia di interesse.

La sfera affettiva e emotiva d Benno appare coartata e con alta probabilità risente delle inferenze subite dalla assunzione protratta di anabolizzanti, i quali come è noto, rientrano tra le sostanze che hanno come effetto collaterale quello di slatentizzare e amplificare i tratti aggressivi e violenti di chi ne abusa.

Egli non ha sempre detto la verità durante le interviste. Ha dimostrato di essere francamente egocentrato e completamente avulso dall’empatico interesse circa i sentimenti di chi lo circonda.

Benno rappresenta il falso ideale/mito dell’involucro apparentemente perfetto, che in realtà contiene e custodisce l’inconsistente fragilità dell’apparire.

Egli ha scelto di apparire dato che non era in grado di essere.

Gli inquirenti (Pm, Gip e Pg), al fine di comprendere il movente dell’eventuale duplice omicidio del quale al momento, Benno Neumair risulta essere l’unico indiziato, dovrebbero concentrasi sui segreti che se svelati avrebbero messo in luce l’oscuro lato di Benno.

In tal senso, le risposte a tutte le domande che in questo momento si stanno rivolgendo gli inquirenti sono racchiuse all’interno del menage familiare dei Neumair, nei dispositivi telefonici ed informatici di Benno e nelle sue frequentazioni private e quasi sicuramente sconosciute ai di lui genitori, familiari, colleghi ed amici stretti, fino a una data anteriore e prossima al 4 Gennaio 2021, ovvero, anteriore e prossima al momento in cui decise di cercare una ragazza su “Tinder” e scelse di iniziare a frequentare Martina

Dottoressa Sionis, come sempre, Le giunga il nostro ringraziamento per la disponibilità.

Grazie a voi per l’ospitalità e alla  prossima occasione.