LA BELLEZZA E L’ESALTAZIONE DEL LUSSO NELL’ARTE | di Monica Bonaventura

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LA BELLEZZA E L’ESALTAZIONE DEL LUSSO NELL’ARTE

Quali sono i canoni di bellezza nell’arte? Com’è cambiata nel tempo? La bellezza riguarda esclusivamente la donna come corporeità o c’è altro? E il lusso?
Il lavoro dell’artista non dipende dalla sua specificità o originalità, ma dalla considerazione approfondita e sviscerata di una realtà che la supera e ne fa bellezza.

Nell’arte non esiste delle esclusività tecniche per realizzare un’opera che ne dimostri quanto sia di qualità e la sua bellezza, così come non esiste una regola universale che permetta di classificare ciò che fa parte dell’ambito del lusso o ne venga bocciato.

Ma la bellezza cos’è? Può essere un’esaltazione, una sublimazione, un’elevazione al gusto ad una meraviglia, ad un incanto, può essere un canto che si sente lontano, o un’immagine che si vorrebbe vedere e di sorridere ad immaginarla, è ciò che da bagliore ai nostri occhi, come una linfa di una corteccia che penetra nel tronco, come la nostra essenza che attraversa nella nostra anima e la irradia di vita, o come sentire la voce di chi si aspetta con ansia, o si sente un abbraccio di chi ci manca. Ma non c’è tempo ne c’è spazio senza la bellezza.
La bellezza è uno stormo di uccelli, un aquilone nel cielo, una rosa appassita, la bellezza è una mano tesa, un cuore che pulsa, un amico che grida aiuto, può essere un’opera d’arte che con i suoi colori e materia colpisce il sentimento più scuro o più nobile dell’osservatore e lo rapisce per farlo suo come un figlio nel grembo.
Da diversi anni il mondo dell’arte e del lusso sono sempre più vicini, grandi artisti collaborano con marchi di alta moda e a molti brand di lusso, ma anche fondazioni e associazioni di varia natura si dedicano all’arte; oramai sembra di tendenza organizzare ed essere coinvolti ad eventi che riguardano l’arte di vario genere.
Un fenomeno puramente contemporaneo, de èlite economico, di classi aristocratiche che spingono la produzione artistica-culturale del proprio tempo e fungono anche da opinionisti per tutto ciò che riguarda la bellezza e il lusso, dalla moda alla decorazione degli interni, dall’arredamento all’alimentazione passando per opere d’arte e in fine lo stile di vita.
I brand del lusso cercano di ricoprire un ruolo attivo nel nostro ambito sociale, proponendo contenuti, sponsorizzando iniziative di ampio respiro, stimolando dibattiti di natura politica ed economica e attraverso il loro rapporto con l’arte, questi brand di sontuosità stanno diventando in altre parole, dei richiami culturali.

Cos’è che incanta, che affascina, che strega, che rende grazioso, delicato, interessante la bellezza estetica nell’arte?
Ogni periodo, ogni epoca raccoglie dei canoni estetici che parlano del momento in cui si vive, una moda specifica lo identifica, può essere un taglio di capelli, un tipo di calzature, una certa cura del corpo dove si vedono persone allenarsi ovunque, per strada, nei parchi, e frequentazione dei centri di bellezza, una vera e propria ricerca della perfezione da raggiungere a tutti i costi.
La bellezza femminile nel tempo è stata valorizzata, reinterpretata e raffigurata in opere di intensa e ricercata suggestione, che esaltano delle regole estetiche, una donna in evoluzione dunque.
Ricordo che nell’arte classica la bellezza della donna era legata inizialmente alla fecondità con determinate equilibri di proporzione. A sua volta vennero sviluppate l’armonia e la grazia, come si possono ammirare nelle opere di Botticelli “La nascita di Venere” e “La primavera”; qui la donna è come simbolo di amore eterno e puro, le forme del corpo sono morbide, distese. Mentre in altre opere le donne apparivano molto formose, con pieghe e gonfiori sulla pelle, perfino lussuose, sfarzose, evolute, ricordo le “Tre grazie” di P. Rubens, pittore barocco.
Si passa poi ad avere una bellezza femminile che attraverso abiti e busti, va a modellare il proprio dorso sin da piccole e questo riguarda specialmente le donne dell’alta società della fine del ‘600, differenti appaiono quelle del popolo, quasi noncuranti nell’aspetto e trascurate. Le donne nel ‘700 sono sicure della propria bellezza, e a tutti i costi la potenziano, valorizzandola ed esibendola con abiti che sottolineassero la vita sottile; si accostava poi anche l’attenzione per il trucco, le acconciature e il portamento come nell’800, ricordo “Maja desnuda” di Goya, che posa nuda cosciente della propria fisicità, ed i nudi di Manet, oppure le donne di Botero dai volti felici e soddisfatti sebbene evincono un corpo rotondeggiante e in sovrappeso. Con le influenze della Belle Époque nei primi del ‘900, la figura della donna diviene con corpi sottili, eleganti e dalla pelle chiara, luminosa, quasi trasparente. Ma è con i movimenti artistici d’avanguardia del ‘900 come il futurismo, cubismo, impressionismo, surrealismo sino all’arte informale e oltre, che la bellezza della donna subisce un radicale cambiamento. L’arte non procura più un’immagine della bellezza naturale, né vuole procurare il piacere ricomposto della contemplazione di forme armoniche; vuole insegnare a interpretare il mondo con occhi diversi, una riscoperta della materia, dell’elemento, della sostanza, del corpo e della massa. Comunque la bellezza deve esistere nell’arte, proprio come corporeità, perché se non esiste il meravigliarsi e lasciarsi andare alla vera contemplazione e compiacimento all’opera d’arte, la stessa resta lì inutile, inerte senza fascino e senza regalare commozione e trasporto; ogni artista dunque, dovrebbe cercare di spingere la persona attenta a vedere la sua idea di bellezza, provocandola e soddisfarla ad osservare, controllare, scrutare con gli occhi, perché il bello resti impresso nella mente come un marchio incancellabile.
Senza bellezza in generale, la vita abbandona a poco a poco il gusto e il senso dell’esistenza umana, divenendo vuota, infelice e miseria; a ognuno di noi spetta di scrutare quindi la propria visione di bellezza e del lusso, ed orientare a questa la ricerca del fascino, della seduzione, dello charme nella propria vita senza cadere comunque nel lusso eccessivo.

Ma il lusso? Cos’è e come viene visto nell’Arte? Com’era nell’antichità?
Il lusso va a braccetto con l’arte. Il denaro, come il potere, ama da sempre circondarsi di cose belle, sfarzose, appariscenti, pompose e sgargianti. Non è lussuoso ciò che corrisponde a un bisogno, non deve essere demonizzato, sebbene appaga il materialismo, perché spesso soddisfa un desiderio, una fantasia e benché non abbia sempre a che fare con la razionalità, resta comunque un sogno, una smania.
Il lusso è un’idea di alcune convinzioni e di alcuni limiti di una società che si dà delle regole, per apparire più di altri, fatte di simboli che va dall’architettura, agli abiti, dagli ornamenti agli oggetti, i quali devono essere condivisi da tutti altrimenti non ha il valore di vivere nel lusso se non ci si distingue.
Ci sono case di moda che hanno alle spalle un passato ben definito per poter permettersi di raccontare nel presente quello che hanno tracciato lungo il loro cammino, la loro ascesa verso un potere di moda, eleganza e classe durante il quale, si sono perfezionate per l’innovazione e l’eccellenza e comunque hanno saputo arrivare dove gli altri sono arrivati dopo.

Ma il lusso dev’essere per forza sfarzoso… quand’è che noi riteniamo di aver vissuto nel lusso?
Per noi comuni mortali il lusso è fatto di piccole cose, il fatto solo di permetterci di stare sotto la doccia per pochi secondi in più, o di rimanere a letto quel tanto di sentirsi privilegiati di fare tardi, o comunque riuscire ad avere qualcosa che non sia di serie, un oggetto di limited edition, tutte queste piccole cose esercitano su di noi un fascino apprezzabile, perché pochi possono permetterselo e diventa per noi un lusso di piccola entità! Il lusso comunque non tramonta mai, basti ricordare un diamante che mai passa di moda, una borsa di pelle pregiata, un cashmere soffice, un foulard di seta pura, un pregiato tappetto persiano, ecc. ecc. Nell’Arte il lusso è diverso perché prepara una funzione dove alla base ci sia della cultura legata all’intelligenza e la capacità di apprezzare il valore artistico dell’opera. La cultura è davvero rara e l’arte si rivolge alle élite indipendentemente dalla loro ricchezza e assieme all’arte eleva gli individui.
L’arte è la punta delle attività umane e fortificare il legame lusso-arte, significa ricreare la distanza con i nuovi competitor o collaboratori, consolidando la supremazia simbolica del lusso. Nell’antichità il lusso, le eccessive ricchezze e il loro sfoggio, non sono affatto un fenomeno tipico, infatti nell’antica Grecia ai tempi della polis, si può appurare come fossero ricorrenti le condanne all’eccessivo sfarzo e alla continua ricerca di piaceri raffinati. Tanto era nella Grecia antica il disprezzo verso lo sfarzo, che spesso le spese eccessive per funerali e banchetti erano interdette.
La ricchezza veniva spesso associato all’Oriente e al governo, responsabile di corruzione e di scompensi nelle ricchezze del popolo. Ma il lusso nella filosofia greca, apparteneva anche all’anima, all’energia, alla psiche, dove raggiungere la felicità, liberandosi da ogni sofferenza, cercando le necessità naturale umana, come il dissetarsi o il desiderio di celebrità e agiatezze. Nella Grecia antica era tanto ed evidente il disprezzo e il svilimento verso il lusso, che spesso le spese eccessive per funerali e banchetti erano proibite, ma era legittimo poter fare sfoggio di ricchezza, come ad esempio nozze, scambio di doni, e ricevimento di ospiti; estremamente volgari erano le ricchezze con il solo fine di farsi ammirare. Anche nella Roma antica, dopo le guerre puniche, dovette fare i conti con il contagio del lusso Orientale. Numerosi furono i provvedimenti presi a fine di limitare il lusso eccessivo. L’imperatore Augusto fece in modo che il popolo si astenesse a questi abitudini e rese onesta ed anche essenziale la moralità romana. Nonostante ciò, e nonostante anche altri imperatori successivi, tentarono di mettere un freno alle esagerate spese dell’aristocrazia romana, ma non si riuscirono ad arrestare questo fenomeno diffusissimo nell’alta società. Spese per banchetti, opere d’arte, matrimoni e spettacoli toccarono livelli a dir poco elevati.
Nella Roma Imperiale gli imperatori stessi commissionavano opere e costruzioni di lusso e sfarzo difficilmente immaginabili.
Durante il Medioevo i valori cristiani evangelici basati sulla povertà, si scontrano con una nuova realtà socio-politica venutasi a creare con lo scioglimento dell’Impero Romano d’Occidente.
Il papato diventa l’unico potere universalmente riconosciuto, e in breve rivendica il diritto a governare sulle anime sia spiritualmente che temporalmente. Il potere dei papi cresce notevolmente alla condizione di miseria e povertà della popolazione dell’epoca, pungente lotta che oppone il Papato e l’Impero per secoli, fino alla nascita delle monarchie nazionali, per contribuire poi alla trasformazione della Chiesa in un centro di comando assai ricco e potente con il suo graduale allontanamento dalla sua funzione evangelica e pastorale.
In contrasto alla crescita del un clero, e incline all’ammasso di potere e ricchezza, nascono i primi ordini mendicanti e barboni; rammento il principio di San Francesco che esprime il desiderio di povertà della Chiesa e si scaglia contro il papato, accusato di aver tradito l’insegnamento di Cristo e di essersi sottomesso al denaro, ai beni materiali e al potere. Da questo si capisce l’immensa potenza e ricchezza che la Chiesa aveva raggiunto. L’allontanamento dagli ideali cristiani è talmente marcato che porterà in pochi anni una crisi profonda del sistema ecclesiastico. Sono state gettate le basi per la rottura dell’unità cristiana e la nascita della riforma protestante. Fra pensatori e filosofi, vi è quindi una pensiero del lusso e dell’ostentazione divisa fra chi difende l’astrazione dei piaceri materiali per la ricerca di valori spirituali, e chi invece ritiene che sia naturale la ricerca del piacere e inevitabile l’esistenza di una società diseguale.
Già indietro nel tempo, il lusso, in alcuni casi era considerato come uno strumento necessario e di valore per confermare il proprio potere, in altri invece l’ostentazione della ricchezza veniva vista come contrapposizioni di virtù e come nemica della cristianità. Per capire il ruolo che il lusso e la ricchezza hanno avuto nel corso della nostra storia è necessario soffermarsi sull’avvento del Capitalismo e le profonde conseguenze che questo fenomeno ha avuto nella società.
Nasce quindi un mercato a produzione capitalistica in grado di far proprio il brusco cambio tecnologico dell’epoca per poter accelerare la crescita e gettare le basi per il futuro potere della borghesia.
Durante il Medioevo la ricchezza è nelle mani della proprietà terriera, nel Rinascimento invece, data la grande quantità di oro e di argento provenienti dalle Americhe che comincia a circolare, altre classi sociali come la borghesia, cominciano ad arricchirsi e ad entrare nel circuito economico. Nei secoli successivi con la nascita della borghesia e il lusso alla fine del ‘700, primo periodo dell’età moderna, la corte principesca era quindi l’esempio massimo di ostentazione di ricchezza.
Il lusso corrisponde perfettamente con l’espressione di potere, la forte ostentazione dei re, portava da una parte ad avere una esaltante sfoggio di sontuosità e dall’altra lo sminuire.

Abbiamo visto come il lusso in tutte le sue sfaccettature e la sua evoluzione del tempo, appare evidente come sia stato rilevante per lo sviluppo della società per come la conosciamo oggi.
E’ chiaro infatti, come in tutte le epoche e in tutte le società, i beni di alto valore a la loro ostentazione siano stati motore di crescita e conseguente stimolo ad una sempre più diffusa produzione di beni.
Da quando il lusso, o l’immagine del lusso percepito dalla società, è diventato avvicinabile a tutti, il sistema economico che ruota attorno ad esso ha raggiunto livelli inaspettati. Dai Top Brand nell’abbigliamento, agli orologi, ai cellulari, capi d’abbigliamento, il lusso, si è diffuso in modo minuzioso nei vari livelli delle società. La speranza è che, in tal modo, ognuno di noi possa godere in misura sufficiente di quei beni che aiutano a rendere la qualità della vita migliore, senza cadere negli eccessi.

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Sono una Maestra d'Arte in Arte Applicata e in Architettura e Arredamento, dopo gli studi entro a far parte di un centro culturale artistico e approfondisco la tecnica della serigrafia e litografia. Inizio a lavorare come disegnatrice per alcuni studi di architettura, realizzando e progettando arredamenti e collaborando a restauri di edifici d’epoca. Successivamente insegno educazione artistica e storia dell’arte, per poi essere inserita in un laboratorio per scenografie di teatro come pittrice e designer. Nel contempo creo e idealizzo alcune vetrine per negozi, dando un’immagine innovativa e curata, anche nel disegnare abiti per una sartoria. Studiando arte mi interesso alla pittura astratta e contemporanea, all'impressionismo astratto, ed inizio a sperimentare la pittura d’azione “action painting” su grandi tele, realizzando quadri e integrandoli ad ogni arredamento, iniziando a farmi conoscere come Artista. A seguito di un concorso pubblico entro a far parte di una Amministrazione Pubblica occupandomi di cartografia e foto aeree del territorio. Tra il 1998 e 2001 frequento alcuni corsi annuali di psicologia e sociologia infantile, ed uso la mia esperienza come Artista di pittura astratta, per far apprendere su alcuni corsi per bambini la "pittura d'azione”, organizzando anche corsi d' arte e di riciclo creativo, insegnando diverse tecniche d'arte (dal trasferimento d’immagine al decoupage, dallo stencil al decapè, dal collage, alla pittura al cesello) in alcune scuole e privatamente, inserendo l’Arte del riciclo creativo, ed è così che ha inizio, la mia ricerca sul riuso dei materiali e degli oggetti che si gettano quotidianamente e in poco tempo mi faccio conoscere come Artista creativa e artigiana dell’Arte, vengo invita a presentare quest'arte in seminari ed eventi riguardante l'argomento; da questo nasce l’idea di concretare quest’arte con Fare & Rifare, esponendo le mie creazioni come Artista del proprio ingegno creativo, dagli oggetti ai gioielli e organizzo mercati d’Arte Idealizzo, curo e organizzo Mostre-Eventi Internazionali d’Arte per una illustre Galleria d'Arte di Venezia e in occasione dei 1600 anni dalla fondazione della Città di Venezia nel 2021, riesco ad ottenere il logo ufficiale dal Comune di Venezia per una Mostra importanti di cui ho seguito tutta la parte di curatela. Da diversi anni scrivo recensioni artistiche per artisti conosciuti e non, italiani e stranieri, ho cooperato all’esecuzione di un libro come tecnico alle immagini e mappe antiche e supporter grafica all’impaginazione. Sono stata intervistata su alcuni emittenti radiofoniche, TV e quotidiani d’Arte (Tele Venezia, TG PoliCinema, Storie live su Radio di Tele Venezia, Veneto Radio, World New 24 TV, Globus Television Sicilia e Globus Magazine) come pittrice di astratto, artista del riciclo creativo e arredatrice, conferendomi il titolo di Eccellenza Veneta, e poi ancora intervistata da una nota Critica d’Arte dei salotti Artistici di Roma (3 minuti d’arte) su You-Tube e vari social, prosegue successivamente una intervistata e resa pubblica su diverse riviste d’Arte: MobMagazine – Fatti Italiani, Scrivoline e su Verona Sette. Vengo premiata come creativa e pittrice di Arte astratta con una Menzione Speciale - Premio Veneto Arte, Biennale Ville Venete- con una mia opera, da una importante Storica e Critica d’Arte durante l'esposizione alla Biennale delle Ville Venete, su Artisticamente con tre mie opere, alla Biennale in Romania Premio all’Arte e Cultura e Premio Silver in Corea del sud. Vengo notata da un importante critico d’arte, scrittore e giornalista il quale mi dedica un articolo su una rivista d’arte “Polis” definendomi “Artista della Materia”. Sempre alla ricerca d'innovazioni, d'imparare e di mettermi alla prova, ho partecipato e partecipo a diversi concorsi di letteratura, poesia, fotografie e pittura, ottenendo premi a livello nazionale e internazionali facendomi notare da alcune gallerie di città italiane importanti; partecipo a progetti d'arte con altri artisti e giornalisti stranieri e alcune mie opere diventano copertina di alcuni libri di poesie di un noto regista italiano. Da un po’ di tempo vengo richiesta come modella per opere d’arte dalla pittura alla scultura, e come indossatrice per alcuni negozi di abbigliamento, sono stata selezionata come "volto" per una Comunità in un Concorso Nazionale e ancora selezionata come testimonial con la mia immagine su prodotti cosmetici. Ho esposto ed espongo su importanti gallerie d’Arte di città Internazionali e italiane: Madrid, Lisbona, Parigi, Atene, Calcutta, Yerevan - Birmania, Miami, Russia, Busan - Corea del Sud, Buzau - Romania, Roma e prov., Firenze, Milano e prov., Matera, Padova e prov., Venezia e prov., Vicenza, Parma, Genova, Ravenna per la maggior parte presentate dallo Storico e Critico d’Arte prof. Giorgio Gregorio Grasso e dallo Storico Prof. Vittorio Sgarbi, dove certi miei quadri e oggetti sono stati inseriti su aste. A seguito di un Concorso Internazionale di pittura contemporanea vengo selezionata da un importante Storico e Critico d’Arte Prof. Giorgio Gregorio Grasso, ad esporre delle mie opere alla Mostra Internazionale: “Lo stato dell’Arte al tempo della 58’ Biennale di Venezia”, per poi essere ancora scelta ad esporre su Gallerie importanti italiane. Più tardi vengo selezionale per esporre in varie Biennali: Biennale di Atene (Grecia), Biennale di Armenia e Biennale Ville Venete, Biennale di Venezia, Biennale di Buzau (Romania). In contemporanea con la Mostra del Cinema del 2019 vengo selezionata per rappresentare il cinema dei primi anni del ‘900 e subito dopo scelta dall’Associazione Vitaru (Russia) con un’opera contro la violenza sulle donne e l’opera viene inserita in una pubblicazione d’arte. Ho partecipato ad un concorso internazionale di pittura "Marc Chagall" nel 2018 e vengo selezionata e premiata con 4 mie opere e inserita in un volume d'arte "ArtisticaMente", successivamente nel 2022 con il concorso internazionale di pittura Frida Kahlo. Altre mie opere sono state scelte per essere presentate dallo Storico e Critico d’Arte su TV Sky e partecipo a varie iniziative di beneficenza con alcune mie opere presentate dallo stesso Critico Arte e presentate sui social e su rivista d’arte. Da anni faccio parte di un progetto per l’umanità “Biosfera” idealizzato da una giornalista e artista Svizzera, dove attraverso i miei racconti vocali vengono realizzati opere d’arte. Varie mie opere sono state scelte e pubblicate su volumi d'arte come La Divina Commedia edito dall'Istituto Nazionale della Cultura, e sui social con relative critiche da parte di storici e critici d'arte. All'interno dello spazio artistico live-art realizzato da Artaxy durante il Mestre Carnival Street Show del 2019, mi cimento nella creazione di un'opera dal vivo, imprimendo con energia i tratti distintivi del mio stile, e riportato l'evento in prima pagina su rivista d'arte vedendomi protagonista. Ho partecipato ad un corso della lingua dei segni (LIS) e faccio parte di diverse associazioni culturali, dalla musica alla pittura. A settembre 2020 mi sono candidata alle elezioni politiche come Consigliera alla Cultura della mia città ed ora collaboro per eventi culturali e artistici. In occasione della giornata contro la violenza sulla donna, il 25 novembre 2021 sono stata invitata come Artista Contemporanea al Museo del '900 a Venezia Mestre per parlare sull'argomento. Sono Redattore di una mia Rubrica d’Arte “MonicArte” su Mobmagazine, Redattore su "Il Quotidiano dell'Arte”, Redattore su “La Voce agli Italiani” e manager di un personaggio pubblico. Curo e organizzato Mostre-Evento Internazionali d'Arte e progetto corsi pedagogici d'arte per bambini con la pittura d'azione per strada e per una associazione per bambini down della mia città. Vengo scelta a marzo del 2022 da Antlatide – Centri Studi Nazionale per le Arti e la Letteratura in qualità di giudicatrice per concorsi artistici letterari nazionali. Nominata ad aprile 2022 Ambasciatrice italiana in Pakistan della Cultura e dell’Arte dall’Istituto della Cultura e Arte pakistana, proseguo poi come rappresentante dell’Arte italiana per il progetto Coreano “MinAri” che vede 11 artisti selezionati da vari Paesi del mondo e come rappresentante artista della mia Regione e di conseguenza della Città di Venezia. Nel 2022 vengono pubblicate varie volte le mie poesie assieme a miei dipinti su rivista multimediale “LED Force Poetica” in Romania ed esco in copertina con una mia foto en entro a far parte del gruppo del Centrul Cultural European. Nel dicembre 2022 una mia opera (Flame) è copertina del primo libro ufficiale della Casa Editrice Laurentiu Cristian Cherase: Cànturi sublime (canzoni sublimi) in Romania.