A proposito del dialogo tra Daniela Cavallini ed Andrea Giostra… | di Mari Onorato

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A partire da questa lettura: “Uomini insensibili, donne pretenziose, aspettative deluse” | di Daniela Cavallini

https://mobmagazine.it/blog/2020/06/30/uomini-insensibili-donne-pretenziose-aspettative-deluse-di-daniela-cavallini/

La mia recensione:

Ci sono coppie felici che discutono spesso, e altre coppie felici che non discutono affatto: non è il litigio in sé a determinare la serenità in una relazione, ma, se si litiga, la discussione deve essere produttiva e non distruttiva. I problemi in una relazione cominciano quando entrambe le parti si fraintendono: “Ciascuno dei due si sente incompreso dall’altro, come se il partner non fosse riuscito a capirlo nel profondo e questo pensiero ci fa sentire piccoli, insicuri, non amati. Di conseguenza si tende a reagire con rabbia, aggressività oppure silenzio. Il silenzio è il modo peggiore per punire l’altro. Imparare a litigare con il partner è un’arte, e bisogna farlo in modo sano e intelligente , che non vuol dire malignamente strategico. Ma quando si litiga si risponde istintivamente e spesso si lanciano delle parole che feriscono e che lasciano segni profondi nell’altro. Purtroppo non si può decidere come litigare e quando… tuttavia spesso un banale episodio diventa un motivo per dire all’altro tutto ciò che da tempo abbiamo covato dentro e non siamo mai riusciti a metabolizzare oppure non abbiamo voluto chiarire col partner di volta in volta.

Ovviamente la personalità della donna è diversa da quella dell’uomo e ognuno crede di avere ragione e di pretendere che l’altro lo comprenda. Credo che per comprendere l’altro bisogno identificarsi in lui o lei, mettersi nei panni dell’altro aiuta a capire non solo il partner ma anche noi stessi…  Si può litigare anche senza usare, denigrare, l’altro, spesso capro espiatorio del nostro malcontento, intaccando la sua autostima.

Ferire, sminuire il partner gratuitamente è un atto incivile, cinico che denota cattiveria, rancore che spesso sfociano in odio.

Mari Onorato