L’opera di Carlo Levi “Campo di concentramento o Le donne morte (Il lager presentito) è un olio su tela realizzato nel 1942 (50X61 cm) e si trova alla Fondazione Carlo Levi a Roma.Lui era nato a Torino nel 1902 e morì a Roma nel 1975. Provò in prima persona la durezza del regime fascista, dal momento che fu arrestato nel 1934 per sospetta attività antifascista e, arrestato una seconda volta nel 1935, fu condannato al confino in Lucania, nel borgo di Grassano e poi in quello di Aliano: dalla sua esperienza in Basilicata sarebbe nato il celeberrimo libro Cristo si è fermato a Eboli. Dopo essere stato graziato, nel 1936 Levi si trasferì in Francia. Rientrò in Italia durante la seconda guerra mondiale e partecipò alla lotta clandestina contro il fascismo. Visse tutto il periodo bellico lavorando in clandestinità e, pur essendo di origini ebraiche, non conobbe mai l’orrore dei campi di concentramento nazista. Questo però non gli impedì di realizzare, nel 1942, le Donne morte. Questa opera che raffigura i corpi nudi, pallidi e provati, di alcune donne uccise durante la guerra. Questa sua creazione artistica rifletteva ciò che lui provava nei confronti degli eventi bellici, e di lì a poco, quando la tragica realtà dei campi di sterminio fu scoperta e mostrata al mondo intero, il dipinto di Levi fu considerato come un presentimento. Sono trascorsi circa settanta anni, ma purtroppo quest’ opera è ancora attuale ,visto il grande numero di persone che sono vittime di violenze con conseguenze molto gravi ed a volte irreparabili .Ogni giorno siamo informati di atti criminali verso persone innocenti, che hanno avuto la colpa di innescare quel modo orrendo di comportamento nei loro confronti. Spesso i colpevoli cercano con modi assurdi di nascondere sia la loro colpa che la loro vittima, per sfuggire alla pena che ne consegue. Troppo è il dolore per le tante donne oggetto sia di violenza fisica che verbale, che decidono di chiudere un rapporto con un coniuge oppure un compagno. Questo accade per motivazioni diverse e lui non accetta il confronto per affrontare momenti di crisi e non vuole prendere una decisione tranquilla. Ci sono tanti minori che assistono a scene di violenza , che sarà per loro difficile dimenticare. E’ assolutamente necessario intervenire sulle dipendenze di vario tipo come l’alcolismo o la tossicodipendenza per alleggerire il vivere quotidiano di tante famiglie che gestiscono difficilmente queste problematiche. In tutta Italia è attivo il numero 1522 per chiedere aiuto. E’ un numero gratuito attivo 24H su 24H ed è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.Questo accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenze e di stalking.