Abbiamo un dono, il nostro stesso essere.
La vita è un dono, da qui prendere esempio di vita. La vita è il dono che non conosce uguali. Da qui partire e tracciare il proprio viaggio, è una scelta di vita, incondizionata. La vita è libera scelta basata sulla consapevolezza e il coraggio. Il vero coraggio è riuscire a superare se stessi. La vita tende la sua mano aperta, ed è impossibile per lei stringere un pugno chiuso. Lo sa bene la vita, lo sappiamo tutti, da qui scegliamo come porgere la nostra mano, vale il nostro cuore, la nostra anima. Qui la volontà di accogliere la mano che ci viene incontro.
Il dono conosce il suo punto di partenza, non conosce punto di arrivo. Lo sa bene chi vive in questa proiezione, chi vive un legame profondo, una unione, un’amicizia, doni di cui ringraziare l’universo. L’amicizia, come l’Amore, non è nient’altro che una grande armonia di tutto ciò che tiene unito l’umano con il soprannaturale. In noi esiste il dono dei doni, esiste il Divino, basta dargli voce, ascolto, basta ricercarlo, basta scoprirlo con la leggerezza dell’anima, è tutto troverà un senso. Un vero legame è una virtù. E la virtù è un bagaglio pesante, ricco, ma pesante, e nello stesso tempo dona leggerezza al nostro essere, al nostro fluire. Non è utopia, come non lo è la ricerca del significato della vita stessa. Ciò che definisce un legame è la ricerca della virtù nell’altro, senza virtù non c’è amicizia; la scelta di un amico riflette il nostro essere, pertanto non è casuale, e guarda ad un volto e non altri. Si sceglie per delle qualità che lo contraddistinguono, per le sue virtù appunto. L’amicizia, l’Amore, è un dono, permette di accrescere la nostra stessa virtù. La virtù da sola non basta, ha bisogno di confronto, di sostegno, di riflettersi nell’altro. La virtù è una, ed è quasi impossibile che possa vivere una amicizia se ci si è allontanati dalla virtù. La virtù va alimentata, difesa, ricercata, nutrita con la giusta attenzione. Mai banalizzata, la virtù non conosce giustificazioni, non conosce mercificazioni.
Nell’amicizia la sincerità è un pilastro fondamentale, non c’è amicizia senza verità, non c’è amore senza sincerità e verità, rispetto. Non basta passare del tempo assieme per essere amici, frequentare gli stessi luoghi, avere gli stessi interessi, fingersi amico come passatempo. Non basta dire amico, amica, siamo amici, se non si ha ben chiaro il significato. L’amicizia è un percorso di crescita, un cammino individuale e corale. Mai fine a se stesso. Come non basta un ti amo, per essere in amore, non basta pronunciare la parola amore se amore non dai! Dove dare è donare, se stessi. Non esistono compromessi, futili giustificazioni. “Scusa” … è un intermezzo che non trova costrutto se non è seguito da un dare doppiamente. Se amore ho per me e in me, solo amore darò. È tutto ciò che ho, e lo porgo come meglio so fare. Occorre svegliare la parte più profonda di noi stessi. Ebbene, per questo occorre una conoscenza del proprio essere, dei propri pensieri, conoscere la propria meta, capire i bisogni di evoluzione personale, avere consapevolezza di chi ci sta difronte e chi vuole stare al nostro fianco. Avere la consapevolezza che soli siamo niente, soli bastiamo forse a noi stessi, ma così soli non creiamo niente. Capire che se si vuole il bene si deve costruire e che non è contrapposizione al male. Avere consapevolezza che una vita fatta di toccate e fuga porta solo a fuggire, fuggire prima da sé. Una vita effimera porta a mettersi in una direzione già tracciata, monotona, falsa, ambigua, di certo non vera. Cosa occorre?! Coscienza di sé. Questo manca, e così il passo è uno solo: capire cosa e chi siamo, cosa vogliamo. Ognuno nel proprio mondo fatato, ognuno nel proprio mondo dannato, svegliarsi e costruire: una vita. Se non c’è dialogo la vita si ferma. È questo il passo decisivo della consapevolezza, della coscienza: il dialogo. Svegliarsi ha un significato: avere voglia di dare se stessi, mettersi in gioco e giocare la propria mossa, ciò che accadrà è nella volontà di ognuno, a noi la scelta.
Un grazie di cuore a chi saprà cogliere il significato che riservo al dono, al risveglio … di amare.
E.R.T.
Elena Rosa Tafanelli