“Ampolloso, manierato, perbenista, ipocrita” sentenzia lo zotico…! | di Daniela Cavallini

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…così l’ignorante giudica chi rispetta le buone maniere

Amiche ed Amici carissimi, sempre più spesso accade d’incontrare, sia nel mondo reale che virtuale, una tipologia di persone tra le più sgradevoli : gli zotici arroganti.

Costoro, ricchi solo dell’inutile abbondanza dell’ ignoranza,  che, unitamente alla degna compagna, la nota prosopopea, non solo sono privi di buone maniere –  il che sarebbe tollerabile poiché non tutti abbiamo avuto il privilegio di ricevere una buona educazione -, ma si permettono di giudicare l’atteggiamento altrui, soprattutto quando foriero di comportamenti educati.

“Perbenista ed ipocrita” sono gli aggettivi più gettonati, forse gli unici a loro noti in quanto sempre più diffusi per indicare erroneamente coloro che non accettano manifestazioni grezze. Arroganti, non considerano neppure che esistano altre personalità oltre la loro.

Già il solo fatto di permettersi di giudicare evidenzia lo scarso rispetto che riservano al prossimo, ma, non soddisfatti, vantano pure la loro improbabile intelligenza, asserendo con certezza davvero imbarazzante, le vetuste espressioni del genere “a me non la fai, io sono molto intelligente ed ho capito chi sei, dietro alla tua immagine ipocrita. Sei solo perbenista”. 

Chi pensa di riconoscere lo stile di pensiero e di vita di una persona pressoché sconosciuta, magari incontrata un paio di volte o, ancor peggio, solo contattata virtualmente,  bandendo per intelligenza quello che nella migliore delle ipotesi è solo un mediocre e supponente intuito, altro non esprime che un volgare giudizio intriso di presunzione.

Infine, queste persone, spesso compiaciute dalle loro rispecchianti frequentazioni, ignorano e persino  deridono la proprietà di linguaggio altrui, considerando “manierati” – in realtà utilizzano altri termini, cui preferisco il citato eufemismo – coloro che contrastano le loro idee con modi assertivi eppur educati, avvalendosi della bellezza della nostra lingua, evitando e rifiutando il turpiloquio che, per inciso, non è riconducibile al pragmatismo come vogliono far credere, ma, unitamente a qualche adagio popolare di assai dubbio gusto, è l’unico modo di esprimersi che riconoscono proprio.

L’aggettivo “ampolloso”, attribuito propriamente a chi assume comportamenti vanagloriosi, spesso è erroneamente rivolto, nella  sua più  prosaica definizione di  “pallone gonfiato”, anche a  persone  solo “colpevoli” di ricercata eloquenza.

Un abbraccio

Daniela Cavallini