Marcella Manca presenta “Il quaderno verde. La biblioteca degli angeli”

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Oggi nella nostra rubrica “Voci del cuore” voglio presentarvi Marcella Manca, l’autrice del libro”Il quaderno verde. La biblioteca degli angeli” il primo di una trilogia Quaderni Verde, Rosso e Dorato. Un’opera per ragazzi e Young Adult che vede la luce con Le Mezzelane Casa Editrice.

Di cosa parla il libro, Marcella?

Mattia è un appena quattordicenne a cui il padre, morto molti anni prima, lascia un Quaderno Verde dal contenuto eccezionale, ritrovato presso la Biblioteca di Storia dell’Università Statale di Milano. Nikita è la cugina acquisita di Mattia, una bella e intelligente fanciulla, di un anno inferiore al protagonista, con cui costui ha un rapporto d’amicizia profondo e sincero…Il quaderno verde sarà il loro segreto! Non vi svelo altro per non “spoilerare tutto” ma la trama è questa…

La scelta dei nomi degli angeli è casuale all’interno del libro o c’è un lavoro dietro?

La scelta dei nomi non è casuale e a monte c’è un lavoro articolato di ricerca. Mi sembrava di essere irriverente a scegliere i nomi degli Angeli “a casaccio”, così ho cominciato a leggere vari libri e a familiarizzare con questi Esseri di luce, con i loro compiti, le loro peculiarità fino a comprenderne la divisione per Cori. Non sono un’esperta, anzi tutt’altro. Però il fascino che essi hanno su di me è grande, sono un faro che mi rende sicura e consapevole di poter sempre raggiungere un porto. Nel Quaderno Verde, gli Angeli sono solo accennati diversamente che nel Rosso, dove la loro storia avrà un’importanza sempre più incisiva fino a diventare, nel Dorato, di eguale portata a quella dei protagonisti umani.

Come mai hai scelto di parlare proprio di angeli?

Generalmente la fede nei Messaggeri celesti prescinde dalla religione, prescinde anche dal credere o meno in Dio. Essi sono delle entità verso le quali tutti o quasi simpatizzano proprio perché il pensiero di avere “Qualcuno” che ti segue, ti prende per mano, ti protegge e ti guida è altamente rassicurante. È difficile sentire che ci siano persone che aborrano gli Angeli. Seppur in modo diverso da come lo possono essere gli adulti, anche i ragazzi sono affascinati da questi Messaggeri che infine risultano un aggancio con la parte spirituale e/o religiosa, spesso non ancora chiara in loro.

Questa è la spiegazione razionale che posso dare alla scelta di parlare degli Angeli sebbene, volendo essere sincera, posso confermare che non sia stata una vera scelta: la Trilogia è nata così, nella mia testa, come un esperimento angelico, e così l’ho sviluppata.

C’è un collegamento tra l’adolescenza e la purezza di cui tu parli o no?

Quando si è nel pieno della crescita adolescenziale, il carattere si modella, le idee cominciano a chiarirsi e gli interessi a prendere forma anche se spesso, nella ricerca di se stessi, si sperimentano strade che non sempre si rivelano giuste. Quindi non credo che il nesso tra l’adolescenza e la purezza di cui parlo nel libro sia scontato e nemmeno che sia per tutti.

A soli due anni però, Mattia perde la figura paterna e impara a essere un piccolo uomo di casa per necessità, dato che sua madre accusa per lungo tempo il colpo della precoce dipartita del marito. Questo cambia il corso della sua crescita e i suoi pensieri diventano più fini, più volti al bene e a fare del bene comune; il fatto di avere di suo un carattere buono e responsabile, una famiglia allargata che lo supporti con ottimi valori e insegnamenti, e il suo cuore generoso ne fanno una figura particolarmente pura.

Mattia è un ragazzo che crede o no negli angeli alla fine del libro?

Mattia è un ragazzo intelligente, sportivo e molto sensibile, una sensibilità che si è acuita durante gli anni proprio per il fatto di essere cresciuto orfano di padre. È un bravo ragazzo e nella vita non gli sono mancate le difficoltà, anche economiche che, per un adolescente, sono spesso di difficile comprensione a confronto con la realtà dei coetanei. Inizialmente, non sa bene neppure lui se crede o meno negli Angeli, perciò si confronta con Nikita, la cugina acquisita e migliore amica. Ma la sua curiosità, la sua naturale attrazione verso il Bene lo portano a seguire quel retaggio di credenza cattolica che gli arriva dalla famiglia e ad approfondire la conoscenza di questi Esseri del Cielo, fino ad apprezzarli e a credere nella loro missione divina e terrena.

Come mai tra tanti colori proprio il verde? Quaderno verde?

Anche in questo caso devo dire che la scelta è avvenuta in modo istintivo. Se poi ci penso, posso dire che il verde è il colore della natura, delle piante, della speranza, della positività e, per me, del “possibile”, e che è quindi azzeccatissimo per il tipo di messaggio che voglio mandare. La stessa copertina del libro, magistralmente ideata da Alessio Gherardini, grafico de Le Mezzelane Casa Editrice, esprime appieno il messaggio di speranza, di buon auspicio e di libertà che includo nel Quaderno Verde e in tutta la Trilogia: la farfalla dai mille colori è infatti l’emblema di questo pensiero e le sue ali, redatte con il piumaggio delle ali degli Angeli, sono l’espressione effettiva di quanto sopra detto.

Contatti

Siamo curiosi di conoscere il seguito della storia tra Mattia e Nikita che si svilupperà nei due libri successivi e se ci sarà un lieto fine per i due protagonisti, intanto “gustatevi” il primo libro “Il quaderno verde. La biblioteca degli angeli”;)

Da “Voci del cuore” è tutto, vi aspettiamo al prossimo articolo e come ha affermato anche Marcella Manca ricordate… “la fede nei Messaggeri celesti prescinde dalla religione” 😉