Il portamento rivela molto di noi: breve excursus tra ironia e galateo | di Daniela Cavallini

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Amiche ed Amici carissimi,  una posizione ben eretta giova al portamento di Donne ed Uomini. Pertanto, oggi, con leggiadria, ho scelto di approfondire l’argomento – il  portamento – coniugando ironia e galateo.

Una persona, quand’anche fisicamente dotata di bellezza, ma con un modo di procedere goffo, annulla il dono ricevuto da Madre natura. Così com’è constatabile il contrario.

Tra i fattori più attraenti si annoverano oltre alla schiena dritta, l’incedere con passo sicuro – né troppo veloce né troppo lento -, l’aggraziato  movimento delle spalle e del collo oltre allo sguardo attento ed al sorriso che sarà appena accennato, salvo  offrirsi generoso e spontaneo – mai ridanciano! –  salutando persone conosciute.

Non solo il “bel portamento” esprime eleganza, fascino e sensualità: esso -tramite segnali di comunicazione non verbale – manifesta benessere, sicurezza in se stessi ed  emana autorevolezza.

Per contro, un incedere impacciato, magari con spalle curve e sguardo verso il basso, comunicano introversione, insicurezza, debolezza e scarsa eleganza. Quanto all’autorevolezza, il portatore di tali caratteristiche non detiene certo “le physique du role”.

Certamente sarebbe  riduttivo attribuire al portamento solo il modo di camminare: personalmente  definirei tale aspetto – il portamento – l’espressione di un vero e proprio atteggiamento mentale, che manifestiamo attraverso svariati comportamenti, sino a definire – più o meno consapevolmente –  il nostro stile.

Se forse tutti/e sanno che non si battono rumorosamente i tacchi, non si procede a velocità eccessiva o lentezza esasperante e non si agitano le braccia a dismisura, a favore di un incedere aggraziato, non è altrettanto diffuso il criterio di contegno “per la strada”.

Innanzitutto… se abbiamo appetito – in funzione dell’orario e del tempo a disposizione – entriamo in un bar o in un ristorante o tratteniamoci fino al nostro rientro a casa, ma per nessuna ragione mangeremo per strada. Che immagine ripugnante offrono di loro le persone che camminano portandosi  la focaccia alla bocca, camminando in pieno centro! Altro comportamento oltreché maleducato, fastidioso e dannoso è il fumare per strada, soprattutto soffermandosi a guardare una vetrina, incuranti di affumicare chi – con lo stesso scopo di guardarla – si avvicina. Per non parlare di chi fuma il sigaro… disturbando oltremodo con una sgradevole scia.

Il tono della voce non deve assordare i passanti neppure se incontriamo il nostro migliore amico e, altro aspetto non trascurabile, evitare di gesticolare – e non solo per strada -, resta un valido suggerimento.

Se portiamo passeggini, carrozzine o simili, ricordiamo che dobbiamo tenere conto delle caviglie di chi ci è davanti o di fronte e chiedere permesso non significa che “abracadabra” costui sparisce: diamogli il tempo di spostarsi e ringraziamo.

Altra nota dolente l’uso del cellulare: anche se ci è giunto il messaggio tanto atteso, nulla brucia se dedichiamo un paio di secondi alla ricerca di un angolo tranquillo,  evitiamo dunque – assorti nella lettura – di scontrarci con altri passanti – e spostiamoci dal bel mezzo del marciapiede.

E voi Signori… non immaginate neppure quanto sia apprezzabile che cediate il passo ad una Signora!

All’abbigliamento dedicherò un intero articolo, tuttavia, parlando di postura, portamento e contegno, come non citare i tacchi alti… gioia e dolore di noi Signore?

Bellissime le scarpe con tacco 12 e più, a patto di saperle indossare con disinvoltura: camminare con aria insicura, ricorda tanto – per metafora –  coloro che abituate al fango… scivolano sul marmo. In ogni caso, eviterei i tacchi nelle occasioni sportive. Ridicolo recarsi ai giardini con bimbi e/o cane, barcollando sui tacchi alti. Quanto alla giornata lavorativa, trovo molto elegante il tailleur abbinato ad una semplice decolté  a tacco alto, ma non altissimo che – detto fra noi amiche – è un’arma di seduzione non indifferente. Nelle occasioni eleganti, è innegabile che il tacco altissimo conferisca maggior risalto all’abito, tuttavia… vietato inciampare. Se non siamo brave “equilibriste”, meglio optare per una calzatura piatta a favore di un comportamento disinvolto piuttosto che divenire la caricatura di se stesse.

Ed infine, concludo riportando un consiglio dell’affascinante  Audrey Hepburn:

“Per avere portamento, cammina con la consapevolezza che avrai sempre qualcuno al tuo fianco.”

Un abbraccio!

Daniela Cavallini