Autunno, il tempo e la sua magia.
Passa il tempo e mi soffermo a pensare, a questo tempo che vuole parlare, vuole esserci a ricordare e per dire come sia bello viverlo, vivere ogni momento. E mi metto in ascolto, un momento che suona di infinito. Un’eco … Un ritorno, che accolgo come un nuovo giorno. Nel tempo, cuore e mente in perfetta armonia, hanno trovato il loro equilibrio. Il tempo così fa, a lui ogni giorno il mio grazie.
Si può scegliere come apparire, ma non si può nascondere a lungo chi siamo veramente. Da dove veniamo. Il tempo svela chi siamo, cosa vogliamo, cosa riusciamo a dare, la nostra direzione. Noi, non siamo altro, non siamo altri, siamo noi, sono io!
Siamo il frutto del nostro passato. Siamo ciò che diciamo e ciò che scriviamo, con parole nostre, di nostro pugno. Correndo il rischio di inciampare, incespicare, sbagliare verbo o accento, ma autentici in ogni espressione. Siamo in cammino con il bagaglio di ieri, che ogni giorno cerchiamo di adattare, rinnovandolo, alle esigenze del momento. Possiamo cambiare luoghi, casa, profumo, colori, forme … sono solo ciò che appare. Viaggi, distrazioni, situazioni nuove, esperienze nuove, capacità nuove … persone nuove, nulla potrà cambiare questa realtà, la realtà è dentro noi, noi nel tempo, noi la nostra storia. La nostra formazione è passata attraverso fasi, ognuna nel rispetto del tempo impiegato, speso e vissuto come abbiamo potuto, voluto. Ciò che abbiamo vissuto anche se non totalmente, in parte l’abbiamo voluto, e così ci siamo formati. A volte ci siamo saputi adattare, a fatti, circostanze, persone. Eroi? No, persone con la capacità di saper vivere. Ogni scelta sarà sempre un ripercorrere ciò che abbiamo vissuto, che abbiamo goduto o sopportato, ma comunque vissuto da noi. Non solo, non soli. Non viviamo su isole deserte. Da questa consapevolezza ogni passaggio deve essere attentamente considerato e studiato, mai tralasciato, nessuna presunzione potrà dire il contrario, nulla potrà cambiare un percorso di vita segnato, comunque tracciato. Sognato?! Realizzato!? Non siamo soli, e chi è sul nostro cammino fa storia, farà storia, e sarà sempre la nostra realtà. Tutto ciò che è stato è la nostra memoria, la nostra mente nel tempo che sarà, nel tempo che verrà. Ci vorrà pazienza, ma l’amore è paziente, e se amore ho amore vivrò, e l’amore è paziente. La verità è che bisogna saper guardare al passato col sorriso, mai diversamente. Perché quello che siamo stati, siamo, saremo solo più evoluti se vorremo. C’è una fonte di verità, di certezza: ciò che sei è nella tua mente, nei tuoi ricordi che sono vita vissuta, è nei tuoi talenti, nelle tue passioni, nella creatività che proponi nella tua vita ogni giorno, ogni momento nuovo, nuovi noi. Quando scopri questo dono che porti dentro sei già in cammino, sei già avanti nel tempo, pronto ad attingere a questa sorgente, e una volta scoperto avrai davvero sconfitto ogni paura, ogni incertezza. In un continuo ricominciare. E questo puoi volerlo solo tu. Nessun padrone, nessuno potrà agire, pensare al posto tuo. Solo tu ci sei e devi esserci. Questa consapevolezza sicuramente potrà permettere ogni tua evoluzione, e di chi ti sta al fianco, a cui tu tieni. Nessuna schiavitù, da niente e da nessuno. Sappiamo che il dipendere, ogni dipendenza, allontana l’amore. L’amore è libertà, di pensiero, di azione, da non fraintendere nel senso di essere liberi passivamente. La libertà è uno stato mentale, intellettuale, culturale, fisico, mai banale. Vivere sotto padrone, e lasciare andare questa condizione perché più facile, nel tempo, potrà solo cambiare il padrone, non te stesso. Catene che nel tempo possono annientare, bloccando il nostro volo creativo. Dipendere mai. E intanto vivi. Devi Vivere con l’entusiasmo crescente che ti sostiene, e scoprire magari di essere quello che sei da sempre. E così potrai procedere più sicuro, più spedito. Avrai capito che occorre impegnarsi, e costruire oggi per il domani, con le proprie mani, idee, testa propria, ma mai rinnegando ciò che eri, sei sempre stato. Perché rinnegare il nostro passato vorrebbe dire rinnegare se stessi, e senza se stessi … Si è nessuno. La nostra identità dipende da noi. Rinnegare può significare giudicare, e perché giudicare, noi non vogliamo essere giudicati, da nessuno, neppure da noi stessi. Ogni giudizio non dice chi sei tu. Potrebbe significare inganno, bugie, falsità. Chi giudica, ha solo un parametro, se stesso, per vanità, per superficialità, in assoluta distanza dall’altro. Ecco, per capire l’altro il tempo ti viene in aiuto. Il tempo ti permette di riflettere. Il tempo ti indica la strada, una è quella di far sedere alla tua tavola l’altra persona. In tranquillità ogni espressione sarà eloquente, molto più di tante parole. Invitare nei tuoi spazi, casa o altrove, vuol dire aprirsi all’altro, osservando l’assenza o la presenza del viceversa. Il dialogo, o il monologo che ne segue dirà con chi ti stai rapportando. Questo solo il tempo può farlo. Perché ognuno di noi, nel prender tempo, concede tempo, di esprimersi. Potersi esprimere è di straordinaria importanza. Un comportamento ha necessità di tempo. Per capire la realtà di una persona non occorre un’arte particolare, occorre essere se stessi ed osservare lo sguardo che incroci. Chi entra nella tua vita creandosi spazio, e dandoti il suo abbraccio stai pur certo che di quell’abbraccio puoi fidarti, per un tempo infinito. Impari la bellezza di poter dire, io con te, allontanando la frase senza senso io senza di te. Sostanziale differenza che dice chi siamo. Solo se ami te stesso potrai amare, e dire io con te. Vuol dire che basti a te stesso, non ti serve l’altro per essere. Tu sei. Tu e il tuo amore da donare. Nessuna dipendenza psicologica o affettiva in senso negativo. Si impone coerenza per essere se stessi. L’unica strada è riprendere la propria persona e dire a te ci penso io, io migliore, ma sempre io. Solo allora potrai dire ho un cuore ed una mente che sanno chi sono, oggi, migliore di ieri. Solo chi ama profondamente, oltre ogni cosa, potrà comprendere, comprenderci, compresa la nostra storia, giammai camuffarla, disconoscerla. Non accettiamo di percorrere vita non nostra, vita già vissuta da altri, non compiacere. Vale il volere assieme. Non accettiamo in nessun modo giudizi, perché chi giudica ha solo quello nel proprio percorso. Cerchiamo, quasi a pretendere, un dialogo, un confronto, alla pari, maturo. Chi giudica non è pronto al dialogo, vuole solo imporre la propria volontà, e vuole scegliere per noi, e non con noi. Chi giudica è sostanzialmente incline alle menzogne. Viviamo la nostra vita a modo nostro, con la nostra volontà, nostra personalità. Viviamo, viviamo pienamente, come respirare a pieni polmoni. la vita è nostra e la dobbiamo vivere come sentiamo. Io la chiamo coerenza, lo chiamo rispetto, lo chiamo esserci, essere.
Elena Rosa Maria Tafanelli
TERM 21/09/2021