Amiche ed Amici carissimi, con l’Amico Andrea Giostra – Psicologo e Scrittore – abbiamo affrontato il tema della gelosia con una simulazione atta ad esemplificare la petulanza femminile, definendola umiliante per la donna stessa.
Tuttavia, la gelosia, è un sentimento che colpisce anche il cosiddetto “sesso forte” e tendenzialmente si manifesta in modo differente, ovvero contrapponendo alla petulanza, la proibizione quando non la violenza verbale e/o fisica. Basti pensare ai femminicidi che, come ci riporta la cronaca, drammaticamente, non è più possibile definire “casi limite”.
Un unico sentimento, animato da possesso e mancanza di autostima, ma che si appalesa enfatizzando la differenza emotiva tra i sessi.
Ribadisco che l’esternazione della gelosia non funge da deterrente al tradimento, se questo è nell’indole del partner.
Come anticipatovi nella precedente trattazione, nella quale io interpretai la “gelosa petulante”, oggi tocca ad Andrea la parte “peggiore”, simulante un uomo geloso, meschino e coercizzante.
Andrea: Dove stai andando vestita così?
Daniela: Vestita come?
Andrea: Con questo vestitino aderente, tacchi alti e truccata di tutto punto…
Daniela: Sto andando in ufficio, come tutte le mattine… Abbiamo una convention e mi sono vestita un po’ meglio per quello…
Andrea: Una convention? Da quando fate convention?
Daniela: Le facciamo da sempre… quando sono necessarie per l’attività dell’azienda… ci saranno moltissimi buyers e imprenditori da tutta Italia…
Andrea: Ecco qual è il motivo… perché ci saranno tantissimi uomini che ti metteranno gli occhi addosso e ti spoglieranno mentre cammini… Ecco perché… Tu vestita così non vai da nessuna parte… Ok?
Daniela: Ma stai scherzando spero… È un semplice vestitino e neanche aderente come dici tu… Un vestito che ho messo altre volte per andare al lavoro…
Andrea: Un vestitino che appena ti siedi mostrerà le tue gambe… È questo che vuoi? Mostrare le tue gambe ai buyer e agli imprenditori?
Daniela: Ma Andrea, cosa stai dicendo? Smettila di dire scemenze… Sono in ritardo e devo andare…
Andrea: Tu così conciata non vai da nessuna parte… È chiaro?
Daniela: Smettila e non farmi innervosire… Basta… Vado…
Mentre Daniela sta per uscire, Andrea la strattona con rabbia, urlando:
Ti ho detto che così non esci da questa porta… Non mi lascio prendere per il culo da una come te come fanno le tue amiche con i loro mariti… Ok?
Daniela: Tu devi essere impazzito…
Andrea a quel punto le molla uno schiaffo in pieno volto…
Daniela rimane immobile e non riesce a dire neanche una parola. Poi inizia a singhiozzare e a tremare… Con le mani tremule, prende il cellulare dalla borsetta, e invia un messaggio al suo capo nel quale gli scrive che sta molto male e non potrà partecipare alla convention… si dirige verso la camera da letto, chiude la porta a chiave e vestita si butta piangendo nel letto…
Andrea, senza un minimo di senso di colpa, la guarda soddisfatto, e subito dopo prende la sua borsa da lavoro ed esce di casa per recarsi in ufficio…
La sera alle 20:00 Andrea rientra a casa.
Daniela si è ricomposta, adesso è in cucina, lo sente entrare, ma non dice una sola parola.
Andrea le si avvicina lentamente guardandola indaffarata a preparare la cena. In mano ha un mazzo di 25 bellissime rose rosse, si ferma dietro la sua schiena curva sul piano cottura e le porge il mazzo di rose implorandola di perdonarlo…
Quale consiglio offrire alle Donne che versano in tale condizione?
SECONDA SIMULAZIONE: “il meschino mascherato”
Andrea costruisce una gabbia dorata, fatta di premure, sorprese, regali… Per Daniela è difficile accorgersi del rapporto malato che si rivelerà quando lei sarà divenuta dipendente – o co-dipendente – da Andrea ed uscire dalla “gabbia” sarà devastante oltreché potenzialmente pericoloso.
Daniela: Andrea é un po’ che non usciamo, che ne dici se andiamo a trovare i miei amici Bianchi?
Andrea: No, dai tesoro, restiamo a casa, tu ed io da soli… Ho in mente una bella cenetta e poi…
Daniela: Tesoro, amo te e le nostre sere intime, ma sono mesi che non usciamo…
Andrea: Vuoi dire che non ti basto più?
Daniela: Andrea, scherzi? Sei il mio unico amore, ma vorrei che frequentassimo anche gli amici, anzi dovrei andare a trovare i miei genitori…
Andrea: Gli amici, i genitori e poi? Chi altri ancora? Credevo che tu ed io ci completassimo a vicenda, ma, evidentemente, per te non è così… Non mi ami più?
Daniela, che inizia a comprendere cosa sta succedendo, ma non vuole ammetterlo, tenta di rassicurare Andrea: ok amore, se ti fa piacere, restiamo a casa.
Da questo momento Daniela dovrà trovare scuse per non frequentare amici e parenti, ma è solo l’inizio: la violenza presenta infinite sfaccettature. Lapalissiano che Daniela deve trovare la forza di lasciare Andrea.
Un abbraccio!
Daniela Cavallini

Andrea Giostra
