Leggere il libro di Maria Teresa De Donato e Anneli Sinkko è percorrere un cammino arduo ma interessante, che ti conduce a scoprire verità celate ai nostri occhi, delle quali non si assaporava l’essenzialità.
È “un entusiasmante viaggio spirituale” per comprendere il messaggio universale rivolto a tutta l’Umanità: esaminare gli aspetti comuni a tutte le religioni per poter superare gli antagonismi e le controversie che producono fratture irreparabili. La finalità è grandiosa e possibilista, visto che discendiamo dagli stessi avi, e diventa forte il desiderio che da millenni è nella ricerca dell’umanità: la fratellanza. Un sentimento anelato e condiviso che è costato tanto in guerre, barbarie, massacri e distruzioni, ma che non è stato mai conquistato.
Il lavoro svolto dalle Autrici è elogiabile e ammirevole per l’argomento trattato: con analisi capillare e con indagine scientifica e meticolosa hanno messo a confronto testi di diversa origine storica e religiosa per formulare tesi di validità oggettiva.
Attraverso la teologia, la filosofia, la filologia, la conoscenza del mondo antico classico, cristiano e pagano, hanno esaminato contenuti sul tema trattato operando una pertinente analisi intratestuale, intertestuale ed extratestuale. Tutto ciò evidenzia soprattutto un considerevole e specifico bagaglio culturale e una sapiente metodologia di ricerca che, unita ad una collaborazione fattiva, ha generato un prodotto di qualità.
L’Albero della Vita rappresenta una simbologia densa di significato positivo e di buon auspicio nell’immaginario comune: tante persone preferiscono possederlo e/o regalarlo come portafortuna. Nel libro le Autrici ne fanno il soggetto di un trattato che apre tanti spiragli stimolanti per una discussione culturale ad ampio raggio rivolta a lettori decisamente interessati.
È un libro da leggere con attenzione e poi il piacere subentrerà perché le Autrici, con il loro stile chiaro ed elegante, con una prosa ben organizzata nel discorso, ti consentono di sfogliare tutte le pagine e giungere alla fine con grande soddisfazione.
Complimenti per il lavoro svolto con maestria e grazie per avermi dato l’opportunità di conoscerlo.