Abbiamo trascorso gli ultimi due anni sotto il pericolo di contagio e di morte del COVID-19 e grazie alla scienza ora abbiamo le armi per combattere questo virus sia con il vaccino che con la cura. Il virus ha colpito sia uomini che donne, sia bambini che anziani e non ha fatto differenza nei vari continenti del pianeta. Abbiamo avuto conseguenze tragiche sia economiche che sociali e questo ci ha reso tutti uguali sotto l’aggressione di questa calamità che ci ha fatto sentire tutti impauriti e tutti deboli sotto la “guerra “ di questa entità invisibile. L’insegnamento di questa esperienza è stata chiara: uguaglianza e debolezza e come conseguenza abbiamo ricevuto una grande insegnamento per tutta l’umanità che è quello della condivisione per potersi salvare da qualunque aggressione. Non esistono motivazioni valide per favorire la divisione tra le persone e creare competizioni dettate da odio e da ideologie di invasione, per occupare territori liberi e democratici. Ogni uomo ed ogni donna sulla terra devono fare tesoro di questo insegnamento e riflettere in ogni momento per difendere la libertà dei popoli e condannare ogni tipo di guerra mossa da ideali di occupazione e della sottomissione dei popoli. Domani è l’8 Marzo 2022 e siamo già alla seconda settimana dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Quindi qualcuno non ha fatto tesoro di questo insegnamento, che abbiamo rispolverato con l’aggressione pandemica. Domani sarà il giorno di tutte le donne che come madri e mogli cercano di mettere in salvo i loro figli ed i loro nipoti con esodi massicci e pericolosi . Sono le donne che saranno a curare i loro anziani, che non possono fuggire dai bombardamenti e saranno sempre le mamme che faranno salire i loro piccoli su treni e pullman magari con il loro recapito scritto su un mano. Troppo è il dolore per questa guerra in Ucraina e troppa è la malvagità del loro aggressore che sta facendo combattere ragazzi che hanno il dolore nel cuore . Tanti sono gli incontri diplomatici allestiti per porre fine a questa sciagura e sempre tanta è la solidarietà con il popolo ucraino che viene espressa sia con l’accoglienza che la messa in atto di una catena umanitaria di aiuti di vario genere. Vengono bombardati anche gli ospedali e tante sono le persone che non hanno più le cure necessarie alla loro sopravvivenza e tanti sono i bambini con patologie sia oncologiche che di altro genere che non potranno più essere curati. Il pianto e la disperazione di tanti bambini e delle tante donne che ci arrivano con i vari notiziari non possono e non devono essere immagini di un semplice TG ed invece sono pugnalate al cuore. Anche noi abbiamo figli e nipoti e siamo madri e nonne ed anche mogli e sappiamo quali sono i nostri legami e quanto siano preziosi. Domani donne di tutto il mondo immedesimiamoci in quelle donne ucraine e facciamo qualcosa in nome di quell’amore a cui teniamo tantissimo e speriamo che si trovi una tregua ed un modo per terminare questa uccisione di massa. Teniamo sempre in mente l’importanza della condivisione e del confronto e che siamo tutti uguali e siamo le tante tessere di questo insieme del mosaico intitolato UMANITA’.