-Ciao Arianna, benvenuta, sono felice di ospitarti nella mia Rubrica: MonicArte.
Noi ci conosciamo da anni, entrambe siamo Mastre d’Arte.
Permetti ai nostri lettori di conoscerti meglio e parlarci brevemente di te Arianna come Maestra d’Arte e pittrice e di come ti sei avvicinata alla pittura?
Ciao Monica, innanzitutto ti ringrazio per avermi ospitata qui nella tua rubrica che parla di Arte e per darmi questa opportunità.
Devi sapere che fin da piccola mi approcciavo all’arte (senza saperlo) e a quella che poi fu la mia passione.
Pensa che già a circa 3 anni mi fecero delle foto (in b/n all’epoca non esistevano ancora le foto a colori) dove ero seduta sulla mia seggiolina, e come piano d’appoggio usavo una sedia, a disegnare e colorare. Non ne ero consapevole, ma la mia passione x l’arte era già in atto.
Dopo la terza media la decisione, presa da me, di frequentare l’Istituto d’Arte di Venezia, scegliendo, erroneamente, la sezione di Architettura e Arredamento anziché Decorazione Pittorica (quella più adatta a me) sì perché all’epoca già dipingevo i miei primi quadri (tutti regalati).
Continuai cmq a dipingere qualche quadro, tra paesaggi e nature morte, quasi sempre copiati dai libri…
-Hai fatto molte cose dopo gli studi artistici, ne vuoi parlare?
Allora subito dopo gli studi artistici no, avevo abbandonato purtroppo, avevo fatto qualche prova di lavoro in qualche studio di arredamento d’interni, ma tutto svanì e lasciai perdere, perché arrivò un lavoro da impiegata (che ho sempre odiato) ma il mio voler essere indipendente mi costrinse ad accettarlo e impararlo poiché avevo fatto tutt’altri studi…
Dopo una decina d’anni e due maternità mi ritrovai a frequentare un corso serale di decoupage, stencil, patchwork, sempre attività artistiche che in qualche modo si erano risvegliato in me…. Ma il lavoro (8 ore e anche più al giorno) 2 bimbe da accudire e una casa da mantenere, non mi permettevano di avere molto tempo a disposizione per dedicarmi ai lavoretti artistici e quei pochi che facevo li regalavo…
Molti anni dopo frequentai anche un corso di onicotecnica, ricostruzione unghie in gel e nail art, questo son riuscita a metterlo in pratica e lo faccio tuttora nel tempo libero, di seguito poi feci altri corsi di aggiornamento sui prodotti e tecniche.
Circa sette anni fa, feci anche un corso di trucco base e avanzato, poiché mi sarebbe servito per il lavoro che già facevo all’epoca, promoter di prodotti x la cura e la bellezza della pelle di una nota marca in vendita nelle farmacie, dove c’era anche la sezione prodotti x il make up Che promuovevo truccando appunto le clienti che lo desideravano, per far provare loro i prodotti.
Un’altra esperienza acquista fu 2 anni fa durante il periodo del lockdown, girando per Facebook mi ritrovai, tramite un post sponsorizzato, ad iscrivermi ad un corso online di taglio e cucito base, e proprio in quel periodo sentivo l’esigenza di imparare anche quello, poiché ero già un autodidatta.
E arriviamo al dunque, in quest’ultimo anno, precisamente dalla primavera scorsa, mi è ricomparsa la voglia di dipingere, era una cosa che sentivo proprio dentro di me e che doveva uscire, sentivo di dover esprimere qualcosa, una rabbia repressa, un sentimento, una serie di emozioni che dovevo esternare.
Quindi mi son decisa ho ricomprato tutto, colori, pennelli, tele, e tutto ciò che serviva per iniziare questo percorso abbandonato ormai tanti anni fa, ma che farà parte della mia vita da ora in poi.
-Chi è Arianna nel suo tempo libero?
Arianna nel suo tempo libero è un po’ di tutto…
Volendo avrei tante cose da fare avendo una casa grande con giardino, ma sinceramente preferisco usare il tempo per le mie passioni più artistiche come adesso dipingere, poi x il cucito è anche x le unghie, ma dedico anche del tempo ogni giorno alla mia salute fisica, andando a camminare da sola o con il mio cane possibilmente in mezzo alla natura.
-Ci sono state delle esperienze particolari che hai maturato nel tuo percorso di studi artistici e che credi in qualche modo abbiano arricchito anche la tua persona?
Non so rispondere a questa domanda, perché sinceramente non ci sono state esperienze particolari che io ricordi.
L’unica cosa è che rimpiango di non essermi iscritta all’Accademia di belle Arti finita la scuola superiore.
-L’arte in qualche maniera è rientrata nella tua vita da un momento all’altro. Quando hai riscoperto la tua passione per l’arte, e cosa rappresenta oggi per te?
Come ho detto prima, la passione per l’arte e per tutte le attività artistiche c’è sempre stata (questa cosa ce l’hai o non ce l’hai) quindi anche se per qualche periodo l’abbandoni o l’accantoni, non significa che l’hai persa, ma prima o poi uscirà nuovamente e questo è proprio quello che è successo a me dalla primavera scorsa, circa un anno fa…
L’Arte per me oggi rappresenta un’espressione di stati d’animo, sentimenti, sensazioni, che in questi anni purtroppo ho sempre represso e adesso sento il bisogno di farli uscire, come un vulcano quando si risveglia, prima esplode e poi la sua lava scende lentamente giù a valle…. (non so se con questa metafora ho reso l’idea).
-Ti ispiri a qualche artista in particolare?
No in questo momento non mi sto ispirando a nessun artista in particolare, ma innanzitutto sto sperimentando con le varie tecniche e i colori, e vado a sensazioni come già detto prima…
-Una frase che ti sento dire spesso è: “ho provato di tutto…mi sono buttata”. A cosa ti riferisci, c’è un episodio particolare che vuoi rammentare e raccontarci? Cos’è per te la libertà di espressione?
Non ho proprio provato di tutto, ma diciamo meglio che ogni volta che mi è capitata l’occasione o l’opportunità di fare o iscrivermi ad un corso di vario tipo dal decoupage allo stencil, piuttosto che al patchwork sia su polistirolo che cucito, al corso di ricostruzione unghie come onicotecnica, a quello di trucco base e avanzato, e ultimamente al corso di taglio e cucito, questo seguito online per via del lockdown ma cmq molto ben strutturato e semplice da seguire.
Come vedi, tutti corsi di origine creativa, dove si impara un mestiere, ma puoi renderlo tuo esprimendo la tua creatività e fantasia seguendo le regole base.
Io penso che la libertà di espressione la puoi applicare a qualsiasi attività di base artistica, come i vari corsi che ho seguito in un modo o nell’altro si ha la possibilità di esprimere la propria creatività ed emozione.
TUTTO CIÒ CHE È CREATIVO È ARTE E LIBERTÀ DI ESPRESSIONE.
-Stai preparando un’opera d’arte la quale sarà esposta in una delle più importanti Gallerie di Venezia. La tua candidatura e selezione alla Mostra Internazionale di Arte Contemporanea ti vedrà quindi esporre la tua prima opera. Come ti senti ad essere stata selezionata come Artista? Qual è il tuo stile?
Sono molto felice ed emozionata di essere stata selezionata per esporre a questa mostra internazionale “Romantica Venezia”, per me la prima volta e primo dipinto dopo tanti anni che non prendevo più in mano un pennello.
Il mio stile al momento è più astratto, il figurativo per ora non è nei miei progetti e nella mia voglia di espressione.
-Quali aspetti della tua personalità hai messo in questo dipinto?
In questo dipinto ho cercato di esprimere la mia voglia e il riscatto di uscire, uscire da un lungo periodo (anni) dove avevo accantonato il dipingere quadri, per doveri lavorativi e famigliari… la pittura e purtroppo la mia passione, è stata compressa, chiusa come in una scatola dentro me, ma ora è riuscita ad emergere ad aprire il coperchio di quella scatola, ad esplodere.
Infatti questa sensazione che sentivo dentro di me già da alcuni mesi, l’ho espressa proprio in questo dipinto e spero di averla trasmessa, mi auguro che chi guarderà il mio quadro possa capirla.
-Da quello che ho compreso dai nostri colloqui, prediligi i toni del blu, composti da intense pennellate di colore azzurro. Ci aiuti ad entrare nel tuo mondo?
Ma non solo blu, diciamo che sì prediligo quei toni che vanno dal blu all’indaco, ai vari toni del viola, ma anche i colori più caldi mi piacciono, dipende dal dipinto da quello che voglio esprimere in quel momento, quando scatta l’idea, il progetto.
Farvi entrare nel mio mondo nello specifico è ancora prematuro, poiché ho ripreso da poco a dipingere, non ho ancora io le idee ben chiare, sicuramente andando avanti troverò una mia strada, un mio percorso, adesso sto andando più a sensazioni.
-Cosa vuoi trasmettere con la tua pittura e come nascono i tuoi lavori?
Come già scritto sopra, specialmente se il tema è libero, i miei lavori nascono con l’esigenza di trasmettere dei sentimenti che provo nel momento in cui li penso e progetto, possono essere sentimenti di rabbia, solitudine, incomprensione, ma anche di gioia, felicità, spensieratezza….e spero di riuscire a trasmetterli!
-Il momento di creazione è certamente “magico” per ogni artista. Riesci a descrivere le sensazioni, i pensieri che contraddistinguono quell’istante?
Le mie sensazioni sono più dovute all’istinto del momento in cui mi metto a dipingere, come dicevo prima, cerco di esprimere un sentimento o una sensazione che sento in quel momento.
Adesso invece, ho già in mente cosa dipingere per una probabile mostra che si terrà dopo l’estate, il titolo di questa mostra, mi ha ispirato, ma non vi rivelerò nulla, segreto… ecco in questo caso c’è un tema per il quale mi potrò ispirare, e penso di eseguirlo a breve, prossimamente.
-Ogni creazione, di qualsiasi natura, ha incanalato in ciascuna fase del suo processo, dal concepimento alla sua manifestazione concreta, ogni minima sfumatura della personalità, del modo d’agire, del comportamento dell’artista. Quale consiglio daresti a coloro che si affacciano a questo mondo così bello e ricco di emozioni ma altrettanto difficile e pieno di ostilità?
Mah, non saprei consigliare, ma piuttosto dico di essere se stessi, cioè esprimere ciò che si sente o ciò che si desidera, da tutto questo esce l’originalità dell’artista, poi logicamente si può sperimentare con le tecniche, colori, materiali, ecc.
-Cosa pensi della situazione attuale dell’arte? Quali aspetti consideri più positivamente e quali più negativamente?
Diciamo che l’arte (è noi qui ne abbiamo tanta) non viene molto valorizzata, si dovrebbe coltivare di più fin dall’insegnamento nelle scuole (e non solo quelle artistiche) far conoscere, spiegarla in modo semplice, così che da far interessare i giovani, andare a vedere mostre, conoscere, incuriosire.
Penso che dove non ci sono interessi economici, in questo caso anche per l’arte non ci sarà mai troppo spazio da dedicarle.
-All’impressionismo interessava ristabilire il contatto soggetto-natura; all’espressionismo, invece, importava il rapporto con la vita, intesa come realtà sociale; Dada, invece, predicava il momento nichilista con le armi dello scandalo e dell’ironia. Infine, col surrealismo, l’unione tra l’arte e la vita era affidata all’emergere dell’inconscio, attraverso la scrittura automatica, fino al livello della coscienza. Rispetto alle avanguardie storiche, gli artisti della corrente povera e concettualista si pongono in atteggiamento critico, in quanto salvano di fatto solo Duchamp, coinvolgendo tutto il resto in un giudizio fortemente riduttivo. Le avanguardie, infatti, avrebbero fallito il loro obiettivo di colmare l’abisso tra l’arte e la vita.
-Cosa si intende per avanguardie artistiche?
Il termine Avanguardia viene espressamente usato nei primi del ‘900 e riguardano correnti artistiche di artisti e letterati, i quali ricercano nuovi modi di espressione in contrasto con la nuova società disorientata. Riguardano l’Espressionismo, Cubismo, Futurismo e Astrattismo, tutti rivolti a ricercare nuove strade e nuovi modi d’espressione, mettendo in discussione e contestando il principio che l’arte fosse prima di tutto una porta aperta sul mondo.
Gli artisti facenti parte delle avanguardie, ritenevano di doversi staccare sia nel modo di dipingere, che nel modo di pensare dagli artisti che si rifacevano alla tradizione, in particolare da quelli per i quali l’arte era solo imitazione dei classici.
-Cos’è per te fare arte oggi?
Per me fare arte oggi può essere qualsiasi cosa che io creo e realizzo di mia fantasia, può essere una tela dipinta, un oggetto dipinto, un tessuto dipinto, ricamato, cucito, tagliato, o qualsiasi altro materiale plasmato, decorato ecc.
Ci son tanti modi per fare arte, il tutto secondo me, parte sempre da un qualcosa che abbiamo dentro di noi e che esterniamo attraverso tecniche, strumenti e materiali diversi.
-Quali figure, dentro e fuori il mondo artistico, hanno influenzato maggiormente il tuo percorso fino ad oggi?
Premetto che il periodo che mi è sempre piaciuto di più in assoluto nel mondo artistico è stato l’IMPRESSIONISMO, questo periodo mi ha sempre un po’ ispirata, nonostante il mio modo di esprimermi attualmente si rifà sulla pittura astratta.
Ma le persone che ho ritrovato in questo ultimo periodo, e specialmente una, mi hanno coinvolta in nuovi progetti tra cui quello di poter esporre in galleria d’arte partecipando a delle selezioni per mostre internazionali.
Di questo devo ringraziare te cara Monica, ex compagna di scuola, amica e confidente.
L’averti ritrovata mi ha resa felice, mi hai resa partecipe fin da subito, e coinvolta in questo mondo che si chiama ARTE!!
-Hai un sogno nel cassetto o progetti particolari per il tuo futuro artistico?
Un sogno ben preciso, o progetti particolari, al momento non ne ho, avendo ripreso da poco tempo questa mia passione per la pittura.
Ma, avendo iniziato ad esporre per la prima volta ad una mostra internazionale, mi piacerebbe continuare ad esporre le mie prossime opere in varie location oltre che alle gallerie D’ARTE, anche per farmi conoscere.
-I nostri lettori ti possono seguire sui social, vuoi elencare quali?
Si su Facebook come Arianna Lorenzin e Instagram come arianna.lorenzin
Ti ringrazio per l’intervista Arianna e per averci portato a conoscerti.
M° Monica Isabella Bonaventura
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