” La scelta di Walter Veltroni ” | di Meri Lolini

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E’ uscito in libreria il 22 marzo il nuovo romanzo di Walter Veltroni .Leggere questa storia in questo periodo fa riflettere molto e porta il lettore a fare  confronti con la storia passata e l’attualità della guerra in Ucraina. La protagonista è la famiglia De Dominicis  e siamo nel  1943.La loro vita si svolge  in un quartiere popolare a Roma. Il padre Ascenso è un  fedelissimo del Duce e lavora come portiere all’Agenzia di stampa  Stefani. Lui è sempre attento alle necessità del Presidente Morgagni. E’ lui che fin da piccolo indirizza il figlio Arnaldo nelle fila delle milizie fasciste, infatti a 6 anni nel  raduno figli della  Lupa ad 8 anni Arnaldo è un balilla ed a 14 anni  un’avanguardista. Sempre diametralmente opposti figlio e padre.Ascenso esulta quando Mussolini dichiara la guerra da Piazza Venezia , èil 10 luglio del 1940. Infatti il figlio per non partecipare dice di avere un disturbo estenuante di diarrea ed il padre esulta perché con la guerra saremo vincitori e padroni del mondo. In quegli anni tante piazze romane diventano orti di guerra e chi li lavora può avere qualcosa da mangiare, era una disperazione.E’ in uno dei ricordi di Arnaldo, che si racconta dell’emanazione del Regio Decreto che proibiva l’ingresso alle scuole sia agli insegnanti che agli alunni ebrei e fu un professore ebreo che la mattina in classe lesse gli articoli di questo Decreto  e così prendendo per mano un alunno salutarono tutti,perché loro erano ebrei. Molte sono le riflessioni sulle cose che non potevano essere dette in maniera reale  in quel periodo fascista, come quando Badoglio presentò le dimissioni da Capo di Stato Maggiore. Il redattore dell’agenzia Stefani  e precisamente  Camagna fece un articolo e la biografia di Badoglio. Questa fu considerata dai  vertici del regime avere un aspetto agiografico e quindi Camagna fu costretto a dimettersi. Arrivò la notizia dello sbarco degli alleati in Sicilia.Il redattore dell’Agenzia vuole subito informare il Presidente Morgagni prima di scrivere l’articolo e lui subito precisa di correggere la parola “alleati “ in “nemici”. Anche in questi giorni l’invasione russa  in Ucraina è chiamata “operazione speciale in Ucraina”. Putroppo non è cambiato niente e la storia non ha insegnato niente.Arnaldo si sente un uomo libero e pensa che quando avrà un figlio lo chiamerà “Libero”.La madre Maria è sempre impegnata a cercare cibo per la sua famiglia e la figlia Margherita ha quattordici anni. Entrambe soffrono molto dei continui litigi tra Ascenso ed Arnaldo e questi screzi sono frequenti  e spesso terribili.Margherita aiuta una sua amichetta e ritrovare il padre che è disperso nella campagna di Russia e così  l’accompagna alla stazione e mostra la foto di quel soldato che è sepolto sotto una coltre di neve. Il bombardamento su Roma fa capire a tutti che sono tutti uguali e tutti possono morire e questo fa rientrare a casa anche Arnaldo per far compagnia alla mamma ed alla sorella e quel suono di sirene è un incubo che terrorizza tutti. Vengono bombardati ospedali ed anche quella farmacia dove Margherita e la sua amica pensavano di rifugiarsi e quindi la loro corsa verso quei palazzi con quel ragazzo incontrato per caso sul filobus è la loro salvezza. La madre  Maria vede compromessa  l‘unità della sua famiglia ed i figli che si orientano verso musica e letteratura americana  e comprende che nulla sarà più come prima, ma la sua paura è in quel cambiamento che non può immaginare.La scelta è sempre presente in tutta la trama e viene fatta nelle attività di tutti i giorni, come  negli ideali da seguire e spesso ha delle conseguenze diverse, ma  sempre adeguate all’orientamento di chi la esegue. In quei momenti nella famiglia De Dominicis le riflessioni ed il dolore di quel rapporto lacerato tra il padre ed il figlio spiccano sul contesto del romanzo e la verità emerge nella fine del fascismo che avviene in maniera improvvisa e sofferta per coloro che vi avevano creduto ed altrettanto sconvolgente per i tanti antifascisti stremati dalle tante persecuzioni subite. La guerra non deve essere mai considerata un mezzo per risolvere perché è sempre distruzione, prevaricazione e dolore e questo deve essere sempre considerato e ricordato.

 

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SHORT-BIO MERI LOLINI Sono nata a Massa Marittima (GR) e vivo dal 1977 a Firenze. Qui arrivai appena diplomata Perito Chimico ed iniziai la mia esperienza di analista chimico prima in laboratorio privato e poi per trent’anni in un laboratorio pubblico. Mi sono occupata del dosaggio dei microinquinanti organici sia in matrici alimentari che ambientali. Successivamente ho conseguito la laurea in Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Le passioni che mi hanno sempre accompagnata sono la chimica e la lettura. Dal 2019 sono pensionata. Nel 2014 ho iniziato a scrivere libri che ad oggi sono undici ed una commedia. Questi sono i testi pubblicati: Una goccia nel mare dalla casa-famiglia alla famiglia, ed. Harmakis (gennaio 2014); La passione colora la vita - per non smarrirsi nelle strade buie della depressione, ed. Harmakis (gennaio 2015); Non ci sono più le rondini? Una donna, una storia, ed. Aracne (dicembre 2015); Scegliamo consapevolmente - i tanti aspetti del cibo, ed. Aracne (ottobre2016); Sognando la pace, ed. Aracne (marzo 2017); Parliamo di rifiuti Tipologie Classificazione e Trattamenti, ed. Aracne (ottobre 2017); Il mostro vorace, ed. Aracne (gennaio 2018). Ho conseguito anche dei premi letterari: Attestato al Premio letterario “Caffè tra le nuvole”. Finalista al Premio Letterario IX edizione Casa Sanremo Writers. Una vipera in corpo, ed. Aracne (agosto 2019). Alla luce, commedia teatrale, in collaborazione con Giulia Romolini per la trasposizione teatrale del racconto. Terzo Premio al Premio Letterario Rive Gauche di Firenze 19 ottobre 2019. Nel 2020 " L'indimenticabile Quarantena " edito da CTL Libeccio Edizioni Finalista al Premio Letterario Rive Gauche di Firenze 2020 con menzione speciale della giuria con la seguente motivazione:" Miglior testo di informazione giornalistica sulla pandemia". Settembre 2021 il romanzo "LA LAMA" edito da CTL Libeccio Edizioni. Settembre 2022 è stato pubblicato il libro "Ti racconto una storia" sempre con CTL Libeccio Edizioni. Di recente ho redatto alcune recensioni a libri pubblicati da altri scrittori sia italiani che internazionali ed interviste a vari artisti. Giudice al concorso nazionale “GLI ASSI della letteratura contemporanea “ bandito dall’Associazione Culturale di promozione sociale Club dei Cento Torino Meri Lolini https://www.amazon.it/s?k=meri+lolini&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref=nb_sb_noss https://www.facebook.com/meri.lolini