La storia si ripete

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La storia si ripete

30 novembre 1939

13 marzo 1940

 

La prima guerra mondiale, la rivoluzione russa e la fine dell’impero fecero sì che la Finlandia potesse ottenere l’indipendenza il 6 dicembre del 1917. Conseguenza di questo accordo fu una guerra civile breve, ma violentissima. I bianchi finlandesi furono supportati dai tedeschi e guidati dal generale barone Gustaf Mannerheim, ritenuto ancora oggi il più grande eroe nazionale finlandese, che sconfisse i comunisti e costrinse i superstiti a rifugiarsi in Russia. Il 2 febbraio 1920 in Estonia fu firmata la pace tra la Russia e la Finlandia. 

In quel periodo, la Russia era impegnata in una guerra civile e in quella polacco-sovietica, tutto questo fece sì che negli accordi la Finlandia ottenesse dei confini molto vantaggiosi. 

Nonostante tutto le due nazioni rimasero sempre ostili.   

Così, come avviene sempre, quando tacciono le diplomazie e tuonano i cannoni ebbe inizio il conflitto tra Russia e Finlandia.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale la Finlandia si era dichiarata neutrale, ma, temendo un’offensiva da parte della Russia, chiese aiuto agli stati europei, ma senza successo. 

L’unione sovietica, avanzò, ancora una volta e chiese alla Finlandia parte della regione della Karelian.   

Nei primi mesi del 1938 Stalin aveva già deciso che doveva sconfinare ed invadere la Finlandia. Non vi erano accordi, ma solo decisioni. Fu il sottosegretario sovietico Boris Jarcev a telefonare al ministro degli esteri finlandese Vaino Tanner, i due si incontrarono il 14 aprile, ma fu un nulla di fatto. Nei mesi a venire furono incontri, richieste e dinieghi. 

All’inizio del 1939, migliaia di volontari della Società accademica di Carelia, rafforzarono le fortificazioni lungo la frontiera istmica con l’URSS. 

I fatti che seguirono riempirono le pagine della storia. 

Mesi di contrattazioni, ma “ tanto tuonò che piovve” e furono interrotte le relazioni diplomatiche. Il 30 novembre venne dato l’ordine di attaccare la Finlandia. La guerra russo finlandese è nota come guerra d’inverno. 

Fin dal 1938, i russi, stavano tentando di trovare un accordo con i finlandesi per la cessione di territori ritenuti strategici per la difesa dei loro confini ed in particolare per la difesa di Leningrado. Stalin sosteneva che non poteva spostare Leningrado, troppo vicina alla frontiera e per proteggere la capitale doveva allargare i confini. 

Questi fatti ci ricordano in breve i rapporti non sempre sereni che la Grande Madre Russia ha avuto con le nazioni confinanti. 

La Finlandia durante la guerra d’inverno  ebbe un alleato: il generale inverno. Oggi Svezia e Finlandia chiedono l’adesione alla NATO. Durissima la reazione del Cremlino. Questa volta ad affrontare il nuovo zar saranno Magdalena Andersson e Sanna Marin. 

Attento zarievic due donne sono meno fredde della neve, ma astute come le volpi siberiane.

 

Betty Scaglione Cimò