ROSSO SCARLATTO, il nuovo libro di Davide Baroni:
“Un’improvvisa bufera di neve. Un castello isolato.
Dieci persone, rinchiuse sotto lo stesso tetto, ognuna con un segreto inconfessabile. E poi una lunga catena di omicidi compiuti sulla base di un’assurda filastrocca che ritorna ossessivamente, un incubo dal quale è impossibile uscire.
Tutti sono potenziali assassini. Tutti potenziali vittime.
Un’ incredibile indagine a ritroso nel tempo, alla ricerca del Santo Graal, tra società segrete, pergamene in codice, cavalieri templari e un insolito Dante, membro della confraternita dei Fedeli d’Amore.
L’arcano si nasconde nella Lunigiana Storica, crocevia di popoli, una terra che da molti secoli custodisce il Sangue di Cristo: l’importante reliquia che nasconde un segreto millenario in grado di sconvolgere il destino del mondo.
Entra anche tu nel castello assieme ai protagonisti per scoprire la verità. Ma attento! E non fidarti di nessuno!”.
Ciao Davide, benvenuto e grazie per aver accettato il mio invito. Alcuni nostri lettori ti conoscono già ma a chi ancora non ha letto i tuoi libri o le tue interviste come ti vuoi presentare? Chi è Davide Baroni scrittore e ricercatore indipendente?
Principalmente sono una persona curiosa che vuol conoscere l’origine e la storia dell’umanità. Per farlo rivolgo spesso la mia attenzione al lavoro di ricercatori indipendenti liberi da dogmi e senza preconcetti. Amo poi riportare quanto scoperto dagli studiosi nei miei romanzi per poterlo condividere con i miei lettori.
Come nasce la tua passione per questo tipo di scrittura? Ci racconti come hai iniziato e quando hai capito che amavi scrivere?
La mia passione è nata dalla voglia di conoscenza e di ricerca. La mia carriera di scrittore non è iniziata presto, ma attorno ai 40 anni. Questo perché la vita mi ha trascinato lungo un percorso che non era il mio. Poi ho capito che solo se ci prendiamo del tempo per riflettere su chi siamo veramente, possiamo imboccare la strada più consona al nostro essere. La mia storia insegna che non è mai troppo tardi per farlo.
Tornando al titolo dell’intervista, sono curiosa di sapere quanto tempo ci hai messo a scrivere il tuo nuovo libro. Creare un giallo usando dieci diversi personaggi è un’impresa titanica degna di un grande autore.
Per scrivere Rosso Scarlatto ho impiegato quasi due anni. La maggior parte del tempo l’ho dedicata allo studio e alla ricerca di fonti che potessero dare credibilità a quello che, ci tengo a precisare, non è un testo di pura fantasia. Altra cosa che caratterizza il mio romanzo è lo schema utilizzato: dieci persone racchiuse in un luogo dal quale non possono uscire per colpa di un imprevisto evento atmosferico, schema che ho ripreso dal best seller di Agatha Christie Dieci piccoli indiani. E non rimase nessuno. L’assassino, infatti, uccide facendo riferimento alla filastrocca che ritroviamo nel libro della famosa giallista inglese, ma con un finale completamente diverso.
Sei al tuo quinto libro e immagino che, involontariamente, qualcosa delle tue storie precedenti abbia condizionato in qualche modo la tua nuova opera. La mia intuizione è corretta?
Intuizione corretta. Pur essendo le mie opere indipendenti l’una dall’altra, dando così la possibilità ai lettori di non dover seguire un ordine di lettura, c’è un filo conduttore che li unisce ed è la ricerca di una storia dell’umanità alternativa a quella che ci hanno sempre raccontato.
Chi sono i destinatari di Rosso Scarlatto? A quale tipo di pubblico è rivolto?
A tutte le persone curiose che vogliono conoscere versioni diverse della storia dell’umanità, in questo caso specifico della storia del Graal. Non pretendo di avere la verità in tasca, anzi dubito sempre di chi dice di possederla. Quello che il lettore leggerà sono soltanto delle ipotesi alternative che possono però dare l’input a un’indagine personale sulla materia in questione.
Una domanda difficile Davide: perché i lettori di MobMagazine dovrebbero comprare «Rosso Scarlatto»?
Per leggere una versione alternativa sulla storia del Graal e dei Templari; per “incontrare” un Dante insolito e membro dei Fedeli d’Amore, una confraternita che in pochi conoscono; per trovare stimoli e iniziare una ricerca personale del Graal. Per chi fosse interessato a ricevere una copia autografata, può contattarmi attraverso Messenger sia sul profilo personale che sulla pagina Facebook.
Qui puoi acquistare il libro online.
Hai in programma un calendario di presentazioni per incontrare il tuo pubblico?
Sì, a partire da giugno partirò con le presentazioni, ma non ho ancora fissato tutte le date. Appena sarà pronto metterò il calendario sul mio blog e sulla mia pagina Facebook in modo da informare i miei lettori.
Come vuoi concludere questa intervista e cosa vuoi dire ai nostri lettori?
Vorrei concludere ringraziandoti per questa intervista e per dire a tutti di leggere il più possibile, perché solo chi legge può vivere più vite.
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Articolo di Caterina Civallero
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