Pallida foglia sorretta sul nulla
ti ergi padrona tra le ombre e lo sfondo
mutevole ostenti un viso rotondo
mostri la pelle di ingenua fanciulla
Cresci e discendi falciando l’ignoto
ridi mostrando un sorriso beffardo
divieni invisibile ma mostri lo sguardo
spargi dovunque il tuo grido nel vuoto
Stabile ascolti dei lupi i lamenti
su veli cobalto vivi sospesa
colori di giallo chiassi silenti
Apollo in duello ti rende la resa
muta comparsa di passioni ardenti
di vizi e delitti astante indifesa.
