Questo libro è un saggio storico sull’evoluzione e sull’emancipazione delle donne in Italia. Quest’opera è stata pubblicata a maggio 2022 dalla casa editrice Donzelli collana Saggine . Livia Turco nella prefazione descrive la sua emozione, quando incontrando una militante del Pci la saluta con queste parole:” Ciao compagna” e rende partecipe il lettore o la lettrice del suo coinvolgimento emotivo, che la scuote ricordandole tutte le fatiche e le tante sconfitte e quei sentimenti che hanno mosso sia le menti che i corpi delle tante donne che si sono impegnate nelle lotte per conquistare obiettivi importanti per tutte le donne. Parla della “sorellanza” tra le tante donne che hanno faticato per ottenere “Le pari opportunità “ di lavorare, di studiare, di votare e la tutela della maternità e tutto quello che significa essere prima di tutto persona e poi di sesso femminile. Il testo si snoda in quattro capitoli tutti densi della storia delle donne, che si intreccia con i vari periodi storici e l’autrice ci guida nei vari eventi importanti e significativi sia a livello nazionale che in vari stati europei. Tanti sono i punti,che hanno segnato notevolmente l’evoluzione di tutta l’umanità ed in particolare delle “Compagne”.
Nel 1918 le donne che manifestavano il loro disagio sia come braccianti , sarte, mondine, tabacchine ed operaie e sempre in questi anni loro rimanevano sole perché gli uomini erano chiamati in guerra e loro si opponevano sdraiandosi sui binari per ostacolare il passaggio dei treni con i soldati che partivano per il fronte. Il 1° maggio 1919 nasce la rivista “L’Ordine Nuovo” Era una rassegna stampa settimanale di cultura socialista fondata da Angelo Tasca, Umberto Terracini e Palmiro Togliatti. Questa rivista era animata da tre motti:” Istruitevi perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la nostra forza.” Ordine Nuovo muove tutto l’agire dei Consigli di Fabbrica per migliorare le condizione dei lavoratori. In questa rivista nasce la rubrica “Tribuna delle donne” dedicata al tema dell’emancipazione femminile e condotta da Camilla Ravera.Sarà lei a curare i rapporti con gli altri Stati come la Francia e la Russia per il Partito Comunista d’Italia che nasce a Livorno il 21 gennaio 1921 .In tutto il testo c’è una continua analisi dei punti salienti della storia sia italiana che di tutti gli stati coinvolti nelle guerre.8 settembre 1943 viene firmato l’armistizio e fino al 25 aprile 1945 saranno anni di persecuzioni da parte dei tedeschi, che saranno contrastati dalla lotta partigiana, dove le donne avranno ruoli importanti. In questo periodo vengono organizzati i Gruppi di Difesa della Donna (GDD). Nel settembre 1944 nasce l’Unione Donne Italiana dove confluiranno le donne dei GDD, mentre le donne cattoliche si ritroveranno nel Centro Italiano Femminile (CIF ottobre 1944). Dal PCd’I nasce il PCI 15 maggio 1943.La distruzione della guerra era veramente devastante e soprattutto per i piccoli e così vennero organizzati centri di accoglienza per aiutarli sia per le malattie che per la fame e questa fu una grande iniziativa delle donne comuniste. Furono migliaia i bambini affidati alle cure di queste strutture e qui venivano nutriti, curati, scolarizzati e dopo quattro mesi rientravano nelle loro famiglie. E’ con la battaglia Pro Voto delle donne e quelle dell’UDI che 10 marzo 1946 con il Decreto 74 viene dato alle donne il DIRITTO DI VOTO e vengono elette le donne e saranno partecipi delle decisioni per le donne per loro emancipazione. Il 2 giugno 1946 c’è il Referendum Istituzionale tra Monarchia e Repubblica e l’elezione dei Costituenti per l’Assemblea Costituente ed abbiamo la Repubblica e la messa all’opera dei Costituenti eletti per scrivere la Costituzione e questi sono donne ed uomini. I vari argomenti da discutere vennero suddivisi e fu sempre presente la parità di genere e di dignità sociale e non ci furono distinzioni di razza, di sesso, di lingua, di religioni e di condizioni personali e sociali. Della nostra Costituzione vorrei ricordare l’Art 11, che recita:”L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”
Leggendo conosciamo le donne della Costituente, che hanno affrontato molte difficoltà con la loro attività sia nel partito che come partigiane ed è possibile comprendere il grande sacrificio, che hanno affrontato in nome della libertà e del loro credere all’emancipazione femminile. La parte che riguarda gli anni 50 60, pone l’attenzione del lettore al le donne, che si impegnano per molte problematiche, che devono essere regolarizzate. Infatti è con la legge 860 del 26 agosto 1950 che viene posta l’attenzione su :”Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri . Questa legge fu detta legge “Noce –Federici” . le due donne erano la prima comunista e l’altra democristiana. Il 20 febbraio del 1958 venne promulgata la legge per l’abolizione delle “Case chiuse” che mise fine alla prostituzione e questa legge fu il frutto della collaborazione fra l’UDI ed il CIF. Sempre in questi anni fu posta l’attenzione al lavoro dei braccianti nei latifondi e fu redatta La Riforma agraria del Fucino (1/03/1951). Le donne che lavoravano a domicilio vengono tutelate legalmente dal 13 marzo 1958 con la L. 264 e sarà dal 1963 che la donna viene ammessa a lavorare nei pubblici uffici ed alla libera professione compreso l’accesso alla magistratura ( Legge 66 del 6/2/66).
Il decennio 1970-1980 inizia con la strage di Piazza Fontana e si conclude con l’assassinio di Aldo Moro, vengono promulgate leggi importanti come la legge Basaglia, la legge sulla tutela della maternità e l’interruzione volontaria di gravidanza (L.194) e viene istituito il Servizio Sanitario Nazionale con la L833.In questi anni emerge la figura di Anna Seroni . E’ lei,che costruisce una rete tra le compagne giovani e quelle della precedente generazione. Lei chiama queste giovani donne “le bimbe” E’ nel 1976 il disastro di Seveso all’Icmesa e la produzione della nube tossica con presenza di Diossina. Le donne di Seveso che erano in gravidanza hanno paura per la salute dei nascituri. E’ in questi anni, che inizia la campagna, per arrivare all’aborto terapeutico ( L.194 del 1978). Leggendo questo saggio Livia Turco ci guida in questi cento anni di storia ponendo l’attenzione sui vari problemi presenti , visti e valutati dallo sguardo femminile e con tanto impegno delle Compagne alla loro risoluzione con il miglioramento della socialità della donna.E’ nel 1980 che viene compresa l’inadeguatezza del Codice Rocco che considerava la violenza sessuale un reato contro la morale ed il buon costume e non contro la persona. 8 marzo 1980 inizia la raccolta firme per cancellare questa legge e bisogna arrivare al 1996 quando finalmente la violenza sessuale definisce lo stupro un delitto contro la persona punibile con la reclusione.L’entusiasmo di Livia Turco si nota quando racconta la sua esperienza nelle conferenze e nella promozione di idee, che hanno sempre come obiettivo il miglioramento della condizione femminile. “Lavorare tutte” è il titolo della conferenza che poneva l’attenzione sulla condizione lavorativa delle donne ed è in questo periodo che Onorevole Natta volle che Livia entrasse nella Segreteria Nazionale del PCI.Lei racconta che la sua risposta fu:”Tu sei matto!” In quel momento le venne data una fiducia ed il riconoscimento per il compito svolto con impegno e dedizione. Il tema di questo volume è una storia appassionata fatta di tanti obiettivi raggiunti con tanto impegno di tante donne con un unico intento quello di valorizzare il vivere della donna nei tanti ruoli svolti sia nella famiglia che nel lavoro.Molti sono i documenti importanti ai quali lavorato Livia Turco per tenere alta l’attenzione sulle donne nel partito.