Oggi nella Rubrica “Viviamo così “ ospito la mia amica Lucia Tremiti.
Lucia nasce a Montepulciano dove vive ed insegna. Ha pubblicato diversi testi a carattere storico-agiografico, legati al beneficio delle acque termali del sud-est senese. Con Che vòi sapé’ te Pichirillino e Marcellino ‘un vòle il pane… vòle il vino ha collaborato con la Thesan&Turan alla collana Favole e Fiabe; mentre con il Gatto Mammone, Natale… ma anche no! si è collocata in continuità presentando una raccolta di favole e fiabe della tradizione orale popolare toscana. Giucca, Cavone e Baston Crocchia, Salci la fata di Vinco e le tre mele magiche sono fiabe legate a luoghi e personaggi particolarmente significativi per l’autrice, come Salci borgo fantasma. Marroca & Co. raccoglie alcuni degli animali fantastici più conosciuti con rispettivi poteri e particolarità. Un posto a parte spetta a Kids Ramones una rilettura in chiave di bambino di alcuni testi delle canzoni degli indimenticabili Ramones, gruppo punk-rock.
CON L’ASINELLO IN CAMMINO
Se Esopo e Collodi non assegnarono all’asino un posto d’onore i miti greci li esaltarono perché due di loro, ragliando, avevano messo in fuga i Giganti. L’intervento degli dei fu immediato ed il premio fu considerevole: furono trasformati in due stelle della Costellazione del Cancro: Asellus Australis e Asellus Borealis. Nei libri sacri l’asino è un emblema di umiltà e di pace. Gesù lo sceglie per la sua entrata trionfale a Gerusalemme e lo ritroviamo anche nel Corano: Maometto ne possedeva uno, Yafur.
Durante queste roventi giornate estive siamo soliti vedere piccoli gruppi di persone che accompagnati dai loro asini attraversano i nostri paesi attirando gli sguardi meravigliati di tutti noi. Sono giovani famiglie d’oltralpe, per lo più francesi, pellegrine sugli antichi cammini. In un’epoca in cui si va tutti sempre di fretta senza distaccarci mai dalla comoda automobile colpisce molto il loro avanzare lento, ma sicuro. Giovani famiglie composte da un papà, una mamma e tre o quattro bambini di età diverse, alcuni dei quali anche portati a “saccacéci”, a cavalluccio. Tutti, piccoli e grandi, hanno il loro bagaglio da portare. Riferiscono che sono partiti mesi prima e, passo dopo passo, sfidando il caldo opprimente di questa estate, percorrono la Via Francigena, la Lauretana … la Cassia. Lungo il cammino fanno delle soste e chiedono accoglienza come gli antichi pellegrini. Sono diretti a Loreto, Assisi… Roma. Oggi va molto di moda fare cammini anche se talvolta, intraprendendoli, se ne è perso lo spirito, l’idea fondante che li animavano. Queste famiglie invece hanno chiaro il motivo per cui lo hanno intrapreso incarnandone tutti i valori fondanti. Esse con il loro andare pacato e lento, ma in perfetta unione tra i vari membri esprimono chiaramente un rassicurante senso di speranza per un futuro comune migliore e più genuino. Hanno inserito il loro pellegrinaggio nel cammino più lungo della vita assaporando la parte migliore di questa indimenticabile esperienza consapevoli che ne rimarrà un ricordo indelebile. Hanno posto piena fiducia in Colui che guida ogni nostro passo. Usciti dal periodo del Covid più restrittivo che ci ha visti rinchiusi nelle nostre case riempie il cuore vedere queste giovani coppie intraprendere il cammino a contatto diretto con la natura beneficando dei loro asinelli e del contributo che apportano all’uomo. Secondo gli ultimi studi scientifici questi animali infatti regalano benessere lavorando sull’affettività e sull’emotività in forza della loro natura pacifica e mite. Si definisce onoterapia ed è una cura rivolta soprattutto a bambini autistici, down, iperattivi, bulimici ed anoressici, ma anche ad adulti ed anziani colpiti da varie disabilità e dall’Alzheimer. In Italia sono sorti centri che praticano la onoterapia: Asinomania di Intradacqua in Abruzzo, La Città degli Asini a Polverara in Veneto, La Collina degli Asinelli a Roma e Asintrekking ad Asti. Rimangono però Francia, Svizzera e Stati Uniti le nazioni pioniere in questo campo già dal 1969.
Dobbiamo mutare quindi l’idea che abbiamo sull’asino. Potrà essere difficile perché la mentalità comune non ha verso questo animale una grande considerazione pronunciando paragoni di poco riguardo: “chi non capisce la sua scrittura è un asino addirittura” , “ un asino raglia anche in giacca e cravatta”… ma i tempi cambiano e le idee si rinnovano. Siamo ancora in tempo!