Cari lettori e lettrici in questa occasione di incontro colgo l’occasione per portare l’attenzione sulla Mostra del Cinema di Venezia settembre 2022 per parlare del lungometraggio “SANTA GUERRA” di Samantha Casella. Questo è stato presentato in anteprima internazionale il 7 settembre presso lo Spazio Ente dello Spettacolo (Hotel Excelsior – Lido di Venezia) alla presenza della regista, del cast e del produttore Antonio Micciulli. Samantha Casella è nata a Faenza è una regista cinematografica. Ha studiato sceneggiatura e tecniche narrative alla Scuola Holden di Torino di Alessandro Baricco, e regia alla Scuola Immagina di Firenze gestita da Giuseppe Ferlito. Il suo saggio di regia, il cortometraggio Juliette ha partecipato a vari Festival vincendo 19 premi, tra cui due riconoscimenti al Premio Europeo Massimo Troisi. Nel 2022 è regista e attrice del video sperimentale Antitesi d’amore, ispirato all’opera biblica Il Cantico dei Cantici, per una traduzione ritmica di Giuseppe Conte, che sarà presentato a Verona in occasione del Festival Letterario Scrivere per Amore. Santa Guerra è il suo esordio al lungometraggio. Chiedo a Samantha quali sono state le sue emozioni vissute durante la presentazione di questa sua opera in questo importante contesto, quale è la Mostra del Cinema di Venezia.
È stata un’esperienza a tratti surreale. Pur non essendo in concorso, abbiamo ripercorso tutte le tappe classiche, dall’arrivo in darsena al red carpet, passando per servizi fotografici, interviste e party vari… La frenesia che caratterizza certi frangenti, fa sì che l’emozione del momento passi un po’ in secondo piano, ma sono stati giorni molto intensi.

Del film Santa Guerra la sperimentazione artistica è il suo punto di forza. La trama alterna l’onirico al surreale per trattare tematiche delicate ed universali. La protagonista vive una storia intima ed introspettiva ambientata in un luogo spettrale e senza tempo. Tutto inizia con il ritrovamento della vecchia chiave di ferro, è questa che apre tutta la storia e tutti gli spazi? E’ con questa domanda che vorrei che ci raccontassi qualcosa di queste circostanze ed ambienti.
A livello di trama Santa Guerra è molto semplice: è il viaggio nel subconscio di una donna incapace di superare il trauma, che la schiaccia. La parte più ostica è nel dispiegarsi della storia, che non segue un processo narrativo. In fondo come potrebbe? Il subconscio non è mai lineare. Certo, la chiave è il portare per quei luoghi che dovrebbero aiutare la donna ad interrompere il loop in cui è precipitata.
Nella trama ci sono molti riferimenti simbolici sia dal punto di vista mitologico che letterario. Quello che più mi ha incuriosita, è quello del serpente che con il suo mordersi la coda forma un cerchio senza inizio né fine, rappresentando il tormento infinito della protagonista. Guidaci in questi aspetti che hai affrontato sapientemente.
Molti aspetti legati alle dottrine orfiche sono molto presenti nel film. Da qui l’inclusione della figura di Ananke, la dea del destino, della necessità inalterabile e del fato che non a caso si narra sia nata dall’unione tra la Terra e l’acqua avvolta come un serpente col Tempo. In fondo, pure a livello simbolico il film è meno complesso di quanto possa sembrare: la circolarità del tempo viene spesso mimata dalla protagonista, ha dei monologhi in cui ne parla, ed il serpente è spesso presente a livello figurativo, anche tramite sculture. Quanto ad Ananke, il mio personaggio è sì il peso che grava sulla protagonista, è un fantasma, ma è anche una sorta di entità impossibile da corrompere, che ha preso dimora nella sua mente.
Il cast artistico è di ottimo livello ed infatti abbiamo anche Maria Grazia Cucinotta. Vuoi presentarci tutti gli attori e le attrici e raccontarci anche qualcosa che è accaduto durante la lavorazione che vi ha visto impegnati per 50 giorni tra novembre 2020 e giugno 2021 prevalentemente in Emilia Romagna e con alcune scene in California ed in uno studio a Los Angeles?
Gli attori, dunque… In primo luogo tutti hanno lavorato separatamente, non si sono infatti mai incrociati… Con Diego Pagotto, Simona Lisa, Chioma Ukwu e Isabella Tedesco abbiamo girato un solo giorno a testa, eppure è stato sufficiente per costruire rapporti umani importanti e per apprezzare il loro talento. Di Maria Grazia Cucinotta posso dire, che si è resa disponibile per interpretare un ruolo atipico e che la sua presenza emana una potenza notevole. C’è poi Ekaterina Buscemi, che in molti hanno ammirato in:” La ragazza nella nebbia “con Toni Servillo e Jean Renò. Ha un volto splendido, intenso. Nel film è questo che emerge: il suo talento espressivo. Con Ekaterina abbiamo lavorato tanti giorni, perché le sono richiesti due cambi di look e tante location differenti. Mi ha sempre seguita, si è fidata ed è stato tutto molto entusiasmante. Ci sono poi due figlie d’arte. Una è Emma Quartullo,figlia di Elena Sofia Ricci e Pino Quartullo, che era alla sua prima esperienza in un film. Credo abbia un talento innato e la sua figura nel film rispecchia perfettamente quella bellezza innocente, quasi illibata, che necessita il suo personaggio. Infine Eugenia Costantini, lei è figlia di Laura Morante e Daniele Costantini. Eugenia è arrivata ed è come se i tasselli mancanti, avessero trovato un loro posto. All’inizio aveva bisogno di capire e il paradosso è che insieme a lei io stessa, ho capito meglio il mio film. E così ho riscritto molte parti, mentre i suoi monologhi li abbiamo sistemati insieme. Lei è cerebrale ed istintiva. Potrei dire che ha fatto battere il cuore del film. Abbiamo girato così tanti giorni: in una villa antica, in una casa di campagna abbandonata, in un bosco e in un garage scenografato proprio per il film. Eravamo sempre sole: io mi occupavo della fotografia, facevo da operatore… In alcune scene c’era bisogno di un’ombra e quell’ombra era la mia. È stato tutto un po’ folle.
Carissima Samantha Santa Guerra ha ricevuto il Premio Festival del Cinema Italiano in omaggio all’eroina siciliana del Risorgimento Peppa Cannoniera che il Premio Tangoo per il Cinema .Quindi complimenti e se puoi sarebbe utile conoscere il calendario delle proiezioni nei cinema.
Il film avrà una distribuzione capillare, mirata in alcune sale. Io e il cast seguiremo le proiezioni per poi fare un dibattito con il pubblico… Tutto partirà da Roma a novembre, poi seguiranno almeno una ventina di città sparse per l’Italia.
Ringrazio Samantha per questa chiacchierata e la saluto cordialmente.
Samantha Casella:
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Santa