RAPPRESENTARE LO SPAZIO – La percezione| Monica Isabella Bonaventura

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Rappresentare realisticamente l’ambiente in cui ci muoviamo e gli oggetti collocati nello spazio è sempre stato per gli artisti di ogni epoca una prova di bravura. Infatti è difficile dare l’illusione della profondità disegnando o dipingendo su una superficie piana. Non in tutte le epoche, però, lo spazio è stato concepito dagli artisti nello stesso modo o gli è stato dato lo stesso significato.
L’esperienza sensoriale
Siamo immersi nello spazio e siamo corpi a tre dimensioni; la percezione della spazialità è la nostra prima esperienza di vita, accaduta quando al chiuso del ventre materno siamo stati espulsi nel mondo esterno. In condizioni neonatali abbiamo sperimentato lo spazio con il tatto, con l’olfatto, con l’udito, con il gusto, poco con la vista.
Ma quando siamo stati in grado di vedere bene, soprattutto con questo meraviglioso “strumento” di orientamento?
La percezione visiva immediata dello spazio è quella che mettiamo in atto nella quotidianità, accompagnata dall’appoggio delle atre sensazioni. Ci muoviamo generalmente in spazi contenuti, per i quali è sufficiente il nostro campo visivo che è limitato; ma quando affrontiamo spazi superiori ad esse, come quando guidiamo lo scooter per esempio, dobbiamo potenziare le nostre facoltà percettive visive e uditive, per calcolare le distanze anche attraverso la valutazione dell’intensità dei rumori.

Con il corpo e il suo movimento percepiamo lo spazio a livello organico, spostandoci nel vuoto, le sensazioni che ne derivano sono relative alla nostra posizione, agli ostacoli ovvero agli altri corpi tridimensionali che incontriamo; è lo spazio vissuto fisicamente e anche emozionalmente. Abbiamo elaborato schemi di riferimento, di cui il principale riferimento alla posizione verticale del corpo, con i piedi bene appoggiati al suolo.

Il nostro organismo può essere proiettato fuori da ogni schema di riferimento mentale, in questo caso l’esperienza dello spazio, del vuoto, non è solo sensoriale, ma emozionale; cioè entrano in gioco le componenti psicologiche: la paura, l’euforia, la tensione, il turbamento.
I salti nel vuoto degli sciatori per esempio, richiedono un forte dominio delle emozioni e un saldo controllo dei muscoli. Strisciando in un cunicolo sotterraneo possiamo provare sensazioni ed emozioni opposte a quelle che prova un paracadutista librato nell’aria.

Essendo immersi nello spazio reale sperimentiamo in continuazione il troppo vicino, il troppo in alto, il troppo stretto e il troppo largo, situazioni che coinvolgono sia il nostro corpo fisico che la mente, nella quale il concetto di spazio assume significati psicologici individuali.
In un luogo affollato possiamo sentirci a disagio, una folla troppo fitta può scatenare addirittura il panico, perché per ogni essere vivente deve essere disponibile un’adeguata porzione di spazio vitale. Gli animali possiedono un acuto senso dello spazio sia visivo che tattile.
Lo spazio interiorizzato, psicologico, simbolico e sacro
Analizziamo per esempio una grande sala riunione di una importante Azienda, spoglia senza quadri né librerie, un lungo tavolo, di cui vediamo le linee prospetticamente convergenti, è attorniato da tante sedie tutte uguali e con una particolare disposizione spaziale, sopra e in linea ad ogni sedia ci sono dei notes e a intervalli di due posti un porta penne.

Chi potrà essere il personaggio che si siederà a capo del tavolo? Che atteggiamento avrà? Chi attenderà? La sua posizione nello spazio dell’ambiente indicherà in lui una posizione particolare nella società?
Questa immagine che ci stiamo immaginando, attraverso gli oggetti e le loro relazioni con lo spazio, è ricca di messaggi, comunica un contenuto. Ora immaginiamo il dipinto di Vincent Van Gogh “La rotonda dei detenuti”, uno spazio angusto e cupo, trasmette a noi che lo osserviamo un senso di angoscia.Possiamo soltanto immaginare come lo abbiano vissuto, fisicamente e mentalmente, i detenuti raffigurati dal grande pittore. Un’immagine di rassicurate tenerezza invece sono quelle date generalmente da raffigurazioni religione, porto l’esempio di Piero della Francesca “Madonna della Misericordia”, il grande mantello si fa spazio e rifugio, si noti la sproporzione nei rapporti spaziali fra protettrice e protetti, voluta dall’autore per esprimere uno spazio sacro, in cui i comuni mortali sono inferiori in tutti i sensi alla Vergine della Misericordia.
La relazione spaziali fra gli oggetti e di questi con lo spazio che li contiene parlano dei rapporti umani più di un trattato di sociologia. Osserviamo in TV l’aula parlamentare o altri luoghi dove si riuniscono personalità importanti, esaminiamo la posizione nella scala del potere.
Più andiamo indietro nei secoli, più i potenti sono isolati in un vuoto sacrale: i potenti della terra e le divinità. Possiamo prendere in considerazione anche la vita comune e quotidiana per sorprenderci dell’innumerevole quantità di casi in cui lo spazio assume un valore psicologico e simbolico: cioè sostituisce un concetto, ne è la visualizzazione.
Nell’affresco medioevale di Giusto Dè Menabuoi, lo spazio centrale è occupato da Cristo, che è la figura più grande, segue la Madonna e diminuiscono in proporzione le figure dei Santi.
Dal Cinquecento fino al Barocco la rappresentazione dello spazio architettonico diventa scenografica, cioè illusionistica come il fondale di un teatro.
Questa modalità è precocemente attuata nelle cappelle del Sacro Monte di Varallo, dove la teatralità della rappresentazione sacra richiese la collaborazione di pittori e scultori.
Nel settecento la visione dello spazio si modifica con l’uso della camera ottica, uno strumento che precorre l’apparecchio fotografico e che i vedutisti veneziani utilizzano per visualizzare le prospettive della loro città e mettere a fuoco i dettagli più lontani dall’occhio.
Nell’ottocento la rappresentazione dello spazio non sottintende più un valore simbolico e gli artisti si sentono liberi di attenersi ai dati della percezione o di usare la prospettiva secondo le proprie esigenze espressive. Nell’opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo, “Fiumana”, il pittore volendo raffigurare una gran massa di gente, è ricorso alla sovrapposizione di colte teste; le tre figure in primo piano creano uno stacco che dà spazialità alla composizione.
Più avanziamo nel novecento, più vediamo la pittura allontanarsi dall’idea dello spazio, qual era stato concettualizzato nel Rinascimento. I Cubisti volevano raffigurare una visione delle cose come se fossero guardate da più di un punto di vista: una visione sfaccettata e poliedrica.
L’Astrattismo appiattì le forme sulla superficie del piano, annullando la loro terza dimensione, l’espressionismo astratto annullò totalmente le direzioni fondamentali alto/basso, dietro davanti.
Concludendo questo breve viaggio nella storia dello spazio figurativo, posso tuttavia riconoscere che anche nelle più estreme espressioni artistiche le nostre facoltà percettive colgono i più impercettibili indizi spaziali. Attraverso le forme e attraverso il colore.
Maestra d’Arte Monica Isabella Bonaventura

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Sono una Maestra d'Arte in Arte Applicata e in Architettura e Arredamento, dopo gli studi entro a far parte di un centro culturale artistico e approfondisco la tecnica della serigrafia e litografia. Inizio a lavorare come disegnatrice per alcuni studi di architettura, realizzando e progettando arredamenti e collaborando a restauri di edifici d’epoca. Successivamente insegno educazione artistica e storia dell’arte, per poi essere inserita in un laboratorio per scenografie di teatro come pittrice e designer. Nel contempo creo e idealizzo alcune vetrine per negozi, dando un’immagine innovativa e curata, anche nel disegnare abiti per una sartoria. Studiando arte mi interesso alla pittura astratta e contemporanea, all'impressionismo astratto, ed inizio a sperimentare la pittura d’azione “action painting” su grandi tele, realizzando quadri e integrandoli ad ogni arredamento, iniziando a farmi conoscere come Artista. A seguito di un concorso pubblico entro a far parte di una Amministrazione Pubblica occupandomi di cartografia e foto aeree del territorio. Tra il 1998 e 2001 frequento alcuni corsi annuali di psicologia e sociologia infantile, ed uso la mia esperienza come Artista di pittura astratta, per far apprendere su alcuni corsi per bambini la "pittura d'azione”, organizzando anche corsi d' arte e di riciclo creativo, insegnando diverse tecniche d'arte (dal trasferimento d’immagine al decoupage, dallo stencil al decapè, dal collage, alla pittura al cesello) in alcune scuole e privatamente, inserendo l’Arte del riciclo creativo, ed è così che ha inizio, la mia ricerca sul riuso dei materiali e degli oggetti che si gettano quotidianamente e in poco tempo mi faccio conoscere come Artista creativa e artigiana dell’Arte, vengo invita a presentare quest'arte in seminari ed eventi riguardante l'argomento; da questo nasce l’idea di concretare quest’arte con Fare & Rifare, esponendo le mie creazioni come Artista del proprio ingegno creativo, dagli oggetti ai gioielli e organizzo mercati d’Arte Idealizzo, curo e organizzo Mostre-Eventi Internazionali d’Arte per una illustre Galleria d'Arte di Venezia e in occasione dei 1600 anni dalla fondazione della Città di Venezia nel 2021, riesco ad ottenere il logo ufficiale dal Comune di Venezia per una Mostra importanti di cui ho seguito tutta la parte di curatela. Da diversi anni scrivo recensioni artistiche per artisti conosciuti e non, italiani e stranieri, ho cooperato all’esecuzione di un libro come tecnico alle immagini e mappe antiche e supporter grafica all’impaginazione. Sono stata intervistata su alcuni emittenti radiofoniche, TV e quotidiani d’Arte (Tele Venezia, TG PoliCinema, Storie live su Radio di Tele Venezia, Veneto Radio, World New 24 TV, Globus Television Sicilia e Globus Magazine) come pittrice di astratto, artista del riciclo creativo e arredatrice, conferendomi il titolo di Eccellenza Veneta, e poi ancora intervistata da una nota Critica d’Arte dei salotti Artistici di Roma (3 minuti d’arte) su You-Tube e vari social, prosegue successivamente una intervistata e resa pubblica su diverse riviste d’Arte: MobMagazine – Fatti Italiani, Scrivoline e su Verona Sette. Vengo premiata come creativa e pittrice di Arte astratta con una Menzione Speciale - Premio Veneto Arte, Biennale Ville Venete- con una mia opera, da una importante Storica e Critica d’Arte durante l'esposizione alla Biennale delle Ville Venete, su Artisticamente con tre mie opere, alla Biennale in Romania Premio all’Arte e Cultura e Premio Silver in Corea del sud. Vengo notata da un importante critico d’arte, scrittore e giornalista il quale mi dedica un articolo su una rivista d’arte “Polis” definendomi “Artista della Materia”. Sempre alla ricerca d'innovazioni, d'imparare e di mettermi alla prova, ho partecipato e partecipo a diversi concorsi di letteratura, poesia, fotografie e pittura, ottenendo premi a livello nazionale e internazionali facendomi notare da alcune gallerie di città italiane importanti; partecipo a progetti d'arte con altri artisti e giornalisti stranieri e alcune mie opere diventano copertina di alcuni libri di poesie di un noto regista italiano. Da un po’ di tempo vengo richiesta come modella per opere d’arte dalla pittura alla scultura, e come indossatrice per alcuni negozi di abbigliamento, sono stata selezionata come "volto" per una Comunità in un Concorso Nazionale e ancora selezionata come testimonial con la mia immagine su prodotti cosmetici. Ho esposto ed espongo su importanti gallerie d’Arte di città Internazionali e italiane: Madrid, Lisbona, Parigi, Atene, Calcutta, Yerevan - Birmania, Miami, Russia, Busan - Corea del Sud, Buzau - Romania, Roma e prov., Firenze, Milano e prov., Matera, Padova e prov., Venezia e prov., Vicenza, Parma, Genova, Ravenna per la maggior parte presentate dallo Storico e Critico d’Arte prof. Giorgio Gregorio Grasso e dallo Storico Prof. Vittorio Sgarbi, dove certi miei quadri e oggetti sono stati inseriti su aste. A seguito di un Concorso Internazionale di pittura contemporanea vengo selezionata da un importante Storico e Critico d’Arte Prof. Giorgio Gregorio Grasso, ad esporre delle mie opere alla Mostra Internazionale: “Lo stato dell’Arte al tempo della 58’ Biennale di Venezia”, per poi essere ancora scelta ad esporre su Gallerie importanti italiane. Più tardi vengo selezionale per esporre in varie Biennali: Biennale di Atene (Grecia), Biennale di Armenia e Biennale Ville Venete, Biennale di Venezia, Biennale di Buzau (Romania). In contemporanea con la Mostra del Cinema del 2019 vengo selezionata per rappresentare il cinema dei primi anni del ‘900 e subito dopo scelta dall’Associazione Vitaru (Russia) con un’opera contro la violenza sulle donne e l’opera viene inserita in una pubblicazione d’arte. Ho partecipato ad un concorso internazionale di pittura "Marc Chagall" nel 2018 e vengo selezionata e premiata con 4 mie opere e inserita in un volume d'arte "ArtisticaMente", successivamente nel 2022 con il concorso internazionale di pittura Frida Kahlo. Altre mie opere sono state scelte per essere presentate dallo Storico e Critico d’Arte su TV Sky e partecipo a varie iniziative di beneficenza con alcune mie opere presentate dallo stesso Critico Arte e presentate sui social e su rivista d’arte. Da anni faccio parte di un progetto per l’umanità “Biosfera” idealizzato da una giornalista e artista Svizzera, dove attraverso i miei racconti vocali vengono realizzati opere d’arte. Varie mie opere sono state scelte e pubblicate su volumi d'arte come La Divina Commedia edito dall'Istituto Nazionale della Cultura, e sui social con relative critiche da parte di storici e critici d'arte. All'interno dello spazio artistico live-art realizzato da Artaxy durante il Mestre Carnival Street Show del 2019, mi cimento nella creazione di un'opera dal vivo, imprimendo con energia i tratti distintivi del mio stile, e riportato l'evento in prima pagina su rivista d'arte vedendomi protagonista. Ho partecipato ad un corso della lingua dei segni (LIS) e faccio parte di diverse associazioni culturali, dalla musica alla pittura. A settembre 2020 mi sono candidata alle elezioni politiche come Consigliera alla Cultura della mia città ed ora collaboro per eventi culturali e artistici. In occasione della giornata contro la violenza sulla donna, il 25 novembre 2021 sono stata invitata come Artista Contemporanea al Museo del '900 a Venezia Mestre per parlare sull'argomento. Sono Redattore di una mia Rubrica d’Arte “MonicArte” su Mobmagazine, Redattore su "Il Quotidiano dell'Arte”, Redattore su “La Voce agli Italiani” e manager di un personaggio pubblico. Curo e organizzato Mostre-Evento Internazionali d'Arte e progetto corsi pedagogici d'arte per bambini con la pittura d'azione per strada e per una associazione per bambini down della mia città. Vengo scelta a marzo del 2022 da Antlatide – Centri Studi Nazionale per le Arti e la Letteratura in qualità di giudicatrice per concorsi artistici letterari nazionali. Nominata ad aprile 2022 Ambasciatrice italiana in Pakistan della Cultura e dell’Arte dall’Istituto della Cultura e Arte pakistana, proseguo poi come rappresentante dell’Arte italiana per il progetto Coreano “MinAri” che vede 11 artisti selezionati da vari Paesi del mondo e come rappresentante artista della mia Regione e di conseguenza della Città di Venezia. Nel 2022 vengono pubblicate varie volte le mie poesie assieme a miei dipinti su rivista multimediale “LED Force Poetica” in Romania ed esco in copertina con una mia foto en entro a far parte del gruppo del Centrul Cultural European. Nel dicembre 2022 una mia opera (Flame) è copertina del primo libro ufficiale della Casa Editrice Laurentiu Cristian Cherase: Cànturi sublime (canzoni sublimi) in Romania.