In questi giorni in Turchia e Siria c’è stato un violentissimo terremoto , che ha portato tanta distruzione e tanto dolore in quella zona. Tante sono le vittime e ad oggi è stata superata la soglia di 40.000 vittime. La situazione è drammatica, troppe sono state le forme di trascuratezza nella costruzione degli edifici e sono stati arrestati oltre 100 costruttori edili , per non aver edificato gli immobili con tecniche antisismiche. Ad Antiochia è stato improvvisato un grande cimitero ultima dimora per centinaia e centinaia di persone. Bulldozer in azione in un campo all’estremità nord-orientale della città per scavare fosse in cui seppellire i morti, nel via vai di camion e le ambulanze. Le centinaia di tombe, distanziate non più un metro l’una dall’altra, sono contrassegnate da semplici assi di legno poste verticalmente nel terreno. L’talia, a seguito della richiesta di aiuti arrivata al Meccanismo Unionale di Protezione Civile da parte delle autorità turche, si è subito attivata attraverso il Servizio nazionale della protezione civile, inviando prima un team avanzato di esperti appartenenti al Dipartimento della Protezione Civile e al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e poi un secondo team per la ricerca e soccorso in ambiente urbano (USAR) integrato da personale sanitario. L’acronimo USAR deriva dalla definizione inglese Urban Search and Rescue traducibile in “ricerca e soccorso in ambiente urbano” e definisce l’insieme delle pratiche utilizzate per le operazioni di ricerca e soccorso di persone sepolte da macerie in caso di crolli di edifici e strutture, esplosioni o di eventi sismici. Gli operatori USAR dei Vigili del Fuoco, i medici e gli infermieri arrivati insieme al personale del Dipartimento della Protezione Civile, hanno iniziato a operare in raccordo con le autorità locali e gli altri soccorritori internazionali ad Antiochia, a sud del paese ad un centinaio di chilometri con il confine siriano. Nel pomeriggio, inoltre, è partito dall’Italia, un nuovo volo dell’Aeronautica Militare per portare in Turchia altro personale del Dipartimento della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco oltre a ulteriori equipaggiamenti a integrazione delle attrezzature speciali (geofoni, robot, termocamere, search-cam) già inviate. Gli esperti italiani, tra coloro che sono già sul campo e coloro che stanno arrivando in Turchia, sono al momento, 68 con 47 Vigili del Fuoco ed 11 sanitari dei Sistemi Sanitari regionali di Toscana e Lazio e 10 funzionari del Dipartimento della Protezione Civile.Il progetto USAR (Urban Search And Rescue) nasce per migliorare le attività di soccorso in macerie, derivanti da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici. Vorrei ricordare che durante il terremoto dell’Irpinia del 1980 il Presidente Sandro Pertini si rivolse al popolo italiano con queste parole:” Qui non c’entra la politica, qui c’entra la solidarietà umana, tutte le italiane e gli italiani devono mobilitarsi per andare in aiuto a questi fratelli colpiti da questa nuova sciagura. Perché, credetemi, il modo migliore di ricordare i morti è quello di pensare ai vivi “.
La speranza è che queste scosse cessino e che questo dramma per tutti i cittadini del Mondo sia la fonte di riflessione e di crescita consapevole, che la prevenzione è l’unica salvezza per tutti noi. Il sistema preventivo viene messo in atto con tecniche costruttive adeguate a resistere a queste calamità, che grazie alle tecniche di ingegneria sismica ci possono far vivere e non morire sotto crolli giganteschi di interi grattacieli. Con la poesia di Pablo Neruda concludo questo mio intervento.
Nascere non basta
Nascere non basta.
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.
Con questi versi il poeta invia un messaggio importante, infatti vivere non significa solo respirare, ma significa qualcosa di più come rinascere. Ogni giorno abbiamo modo di dare un senso nuovo ad ogni cosa, infatti ogni giorno è un giorno buono per ripartire. La vita ci porta davanti a dolori, ostacoli, piccoli momenti di apparente morte. Quindi “nascere non basta.” Perché ad ogni ostacolo noi dobbiamo saper rialzarci, nonostante la difficoltà del nostro presente, i cambiamenti repentini, le rinunce, arriverà il giorno in cui questo cambiamento sarà una vera e propria rinascita. Il sole avrà un calore diverso e non sapremo di non essere più gli stessi di prima. Ripartiremo a vivere una vita normale, diversi, cresciuti, e soprattutto, più consapevoli.