Balate e Piombo: Alessandro De Lisi racconta la Palermo del 1985 che attendeva il Maxiprocesso | Lunedì 20 marzo al Politeama Garibaldi saranno presenti oltre 700 studenti delle scuole palermitane 

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Per la vigilia della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” va in scena lo spettacolo con il testo di Alessandro De Lisi e le musiche originali composte ed eseguite dal vivo dal pianista Enrico Morsillo.

Enrico Morsillo DSC

Lunedì 20 marzo, Politeama Garibaldi, ore 11

Balate e piombo, Progetto scuola

Biglietti 5€ nel settore Anfiteatro

Alla vigilia della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, lunedì 20 marzo alle ore 11 al Politeama Garibaldi, l’Associazione Siciliana Amici della Musica nell’ambito del Progetto scuola proporrà agli oltre 700 studenti che saranno presenti lo spettacolo Balate e Piombo. Autore e voce narrante sarà il giornalista palermitano Alessandro De Lisi, accompagnato dal pianoforte di Enrico Morsillo, autore delle musiche originali composte per l’occasione. 

Al centro del racconto – che conterrà anche una riflessione sulla recente cattura di Matteo Messina Denaro – ci sarà la Palermo del 1985, quella in attesa del primo Maxiprocesso alla Mafia e dell’istruttoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Un racconto feroce, amaro, con le contraddizioni di un’epoca che ha messo dietro le sbarre tanti mafiosi, consegnandoci due eroi che hanno pagato con la loro vita l’impegno nel combattere la Mafia. A dar voce al suo stesso testo sarà Alessandro De Lisi, giornalista, autore e curatore di progetti culturali complessi, che da anni è impegnato nella lotta alle Mafie, girando tutta l’Italia e l’Europa per raccontare la mafia e i suoi contrasti. In occasione del Trentennale delle Stragi è stato scelto dalla Fondazione Falcone come curatore generale e continua la sua opera di sensibilizzazione contro la mafia insieme alla Fondazione.

Alessandro De Lisi DSC

«A Palermo non muore mai nessuno, veramente al massimo si allontanano e tornano – racconta Alessandro De Lisi – Questa città è la capitale dell’eterno presente, anche in questo trentesimo anniversario delle stragi mafiose d’Italia, ci obbliga a ricordare e fare, ricordare e lottare nello stesso momento. Scrivere per l’Associazione Siciliana Amici della Musica per un autore nato a Palermo è un onore, un impegno e una sollecitazione: basta retorica, basta fiori ma opere di bellezza. Serve costruire un nuovo modello di promozione della memoria, ricordando tutte le troppe vittime civili e dello Stato dobbiamo essere consapevoli del dovere dell’azione, facendo ciascuno la propria parte».

A supportare e amplificare la narrazione di De Lisi, ci sarà la musica composta da Enrico Morsillo, compositore e pianista, diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, autore del lungometraggio Viaggio in Sicilia e che da tre anni ha scelto di vivere in provincia di Palermo. 

«Ho deciso di affiancare alla musica che eseguirò al pianoforte – spiega Morsillo – delle composizioni elettroniche che derivano da campionature di suoni registrate in città e che faranno da paesaggio sonoro al racconto. La musica si sposerà con questi suoni e per crearla mi sono lasciato ispirare totalmente dalla genuinità del testo di De Lisi: il protagonista, Fefè, sarà quindi definito da un tema lirico, languido, melanconico. Poi ho pensato di descrivere la Palermo degli anni Ottanta attraverso il ritmo della cumbia, una danza colombiana, ma con una tonalità in minore che le toglie l’allegria per vestirla di un’ombra scura. Per rievocare quell’atmosfera di occhi nascosti dietro le persiane, testimoni di ciò che accadeva, mi sono affidato ad un tema della tradizione popolare siciliana del brano “Mi votu e mi rivotu” che è stato interpretato anche da Rosa Balistreri. Infine, un’altra suggestione mi è stata suggerita da un passaggio del testo in cui si evoca quella religiosità tipica degli ambienti mafiosi: ho quindi pensato di rielaborare un Kirie di un canto gregoriano armonizzandolo in modo lento, dilatato e grave, togliendo così tutta la trascendentalità per renderlo senza anima e materico».

Lo spettacolo Balate e Piombo, che sarà in replica per l’Accademia Filarmonica di Messina martedì 21 marzo alle 11 al Palacultura Antonello, a Palermo non sarà solo riservato alle scuole, ma sarà possibile acquistare il biglietto il giorno stesso al botteghino del Politeama Garibaldi al costo di 5€ per il settore Anfiteatro. Per informazioni: www.amicidellamusicapalermo.it.