CONTINUA IL TOUR DE I PIONIERI IN SICILIA: CATANIA, MESSINA, RAGUSA, PALERMO, REGGIO CALABRIA | FANDANGO e RAI CINEMA presentano I PIONIERI, un film di Luca Scivoletto

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DAL 13 APRILE PER I PIONIERI DI LUCA SCIVOLETTO SI AGGIUNGONO SALE IN ALTRE CITTA’ | CATANIA PLANET PALERMO KING,TIFFANY, ROUGE ET NOIR, PLANET  MESSINA IRIS  RAGUSA LUMIERE e MADISON  S. GIOVANNI L. CINESTAR REGGIO CALABRIA LUMIERE PARTINICO EMPIRE CASTROFILIPPO PLANET GELA HOLLYWOOD SIRACUSA PLANET CALTAGIRONE POLITEAMA MAZZARA RIVOLI TERMINI EMIRESE EDEN MODICA AURORA VITTORIA GOLDEN PALERMO UCI CATANIA UCI

TOUR DE I PIONIERI IN SICILIA CON IL REGISTA E IL CAST

MODICA 12 APRILE ORE 21.00

NUOVO CINETEATRO AURORA

MESSINA -13 APRILE ORE 18.00 e 21.00

CINEMA MULTISALA IRIS

RAGUSA 14 APRILE SALUTO AL PUBBLICO TRA LO SPETTACOLO DELLE 18.30 E DELLE ORE 20.30

SALA LUMIERE

PALERMO 16 APRILE ORE 18.00

CINEMA E PLANET KING

USCITA NAZIONALE DISTRIBUZIONE FANDANGO 13 APRILE 2023

DOPO MODICA 12 APRILE ORE 21.00 NUOVO CINETEATRO AURORA CONTINUA IL TOUR DE I PIONIERI IN SICILIA | MESSINA -13 APRILE ORE 18.00 e 21.00 CINEMA MULTISALA IRIS | RAGUSA 14 APRILE SALUTO AL PUBBLICO TRA LO SPETTACOLO DELLE 18.30 E DELLE ORE 20.30 SALA LUMIERE | PALERMO 16 APRILE ORE 18.00 CINEMA E PLANET KING | PRESENTI IN SALA IL REGISTA E IL CAST | USCITA NAZIONALE DISTRIBUZIONE FANDANGO 13 APRILE 2023

FANDANGO e RAI CINEMA presentano I PIONIERI, un film di Luca Scivoletto

Con

Mattia Bonaventura Francesco Cilia

Danilo Di Vita Matilde Sofia Fazio

Peppino Mazzotta Lorenza Indovina Eleonora Danco

Con la partecipazione di Claudio Bigagli

Una produzione

FANDANGO con RAI CINEMA

Prodotto da

DOMENICO PROCACCI e LAURA PAOLUCCI

Distribuzione

Fandango Distribuzione

Durata 86 minuti

CAST ARTISTICO

Enrico                                              Mattia Bonaventura

Renato                                            Francesco Cilia

Vittorio Romano                               Danilo Di Vita

Margherita                                     Matilde Sofia Fazio

Michele Belfiore                             Peppino Mazzotta

Luisa                                            Lorenza Indovina

Simonetta                                     Eleonora Danco

Chiara                                           Elvira Maria Camarrone

Gulino                                           Maurizio Bologna

Kelly                                             Beth Mc Creton

Comandante Carabinieri                 Roberto Nobile

Carabiniere                                   Francesco Cristiano Russo

Colonnello americano                     Tim Daish

con la partecipazione di Claudio Bigagli nel ruolo di Enrico Berlinguer

CAST TECNICO

Regia                                                            Luca Scivoletto

Soggetto e Sceneggiatura                       Eleonora Cimpanelli Pierpaolo Pirone

Luca Scivoletto

Fotografia                                                    Stefano Falivene

Montaggio                                                  Alice Roffinengo

Scenografia                                                 Flaviano Barbarisi

Costumi                                                       Alfonisina Lettieri

Musiche Originali                                    Alessandro “ASSO” STEFANA

e Luca SCIVOLETTO

Casting                                                          Maurilio Mangano

Suono                                                           Maricetta Lombardo

Organizzatore Generale                         Giorgio Innocenti

Produttore esecutivo                              Attilio Moro

Prodotto da                                               Domenico Procacci e Laura Paolucci

Produttore delegato                              Laura Buffoni

Una produzione                                        Fandango con Rai Cinema

SINOSSI

Sicilia, estate del 1990. Enrico ha dodici anni e tutti i problemi dei ragazzini della sua età. Ma a tormentarlo non sono gli ormoni impazziti o un amore non corrisposto. Il suo problema più grande si chiama Partito Comunista Italiano. Il partito di suo padre – dirigente locale e probabile futuro segretario regionale – e di sua madre, delegata all’educazione ortodossa dei figli: niente religione, niente Reebook, niente Rambo, niente Nintendo. In pratica: niente vita sociale. A parte Renato, l’unico amico di Enrico, anche lui figlio di comunisti (il padre morto per la troppa passione politica e la madre viva ma non meno appassionata) che a dodici anni si veste e parla come un funzionario di sessanta. Lui al comunismo ci crede davvero. Enrico invece vorrebbe solo essere come gli altri. D’estate andarsene al mare, per esempio, e non in giro con il padre, a convincere i compagni che la svolta voluta dal segretario, l’abbandono della falce e martello, è ormai inevitabile. Farebbe qualunque cosa per evitarlo, anche scappare. Andarsene in campeggio loro due, lontani da sezioni fumose e da cugini maneschi. Non un campeggio normale, no: rifonderanno i Pionieri, i vecchi scout comunisti ormai estinti da decenni. E andrebbe tutto liscio se sulla via della fuga non incontrassero Vittorio, compagno di scuola pluribocciato e manesco che si unisce all’impresa; e Margherita, anche lei in fuga dalla madre, militare americana della vicina base Nato, e da un vero campo scout. Quattro ragazzini con ben poco in comune, se non la necessità di scappare. Dai militari americani e da una madre che vuole portarti lontano, dai carabinieri e da un altro quartetto, male assortito come il loro: i litigiosissimi genitori di Enrico, l’intransigente madre di Renato e il fascistissimo padre di Vittorio. Per riuscirci Enrico, Renato, Vittorio e Margherita devono restare uniti, che se non si può tornare indietro non si può far altro che andare avanti. Anche se fa paura.

NOTE DI REGIA

C’è una fase, poco prima dell’adolescenza, in cui comincia a rompersi tutto. Le cose che ci sembravano normali di colpo perdono senso. Voci discordi si insinuano, la nostra personalità prende forma e preme, da dentro, facendoci cambiare direzione. È questo momento breve, di trasformazione, sospeso e anche un po’ magico, quello che ho cercato di captare e rappresentare ne I Pionieri.

Sono partito dalla constatazione che nell’Italia della mia infanzia, ancora divisa tra le basi militari degli americani e il più grande Partito Comunista d’occidente, la politica esercitava sui legami familiari un impatto molto più forte rispetto ad oggi, quasi come il calcio, a volte eccessivo, quindi potenzialmente comico. E sono partito da un disagio personale: figlio di genitori comunisti, nato e cresciuto però nel momento storico sbagliato, gli scintillanti anni ’80, col comunismo in crisi e tutti gli ideali assorbiti da bambino che si facevano, anno dopo anno, sempre più inapplicabili. Il risultato: un precoce e mai risolto smarrimento politico.

L’aspetto autobiografico, però, si ferma qui. Perché fin dall’inizio il mio obiettivo è stato quello di raccontare una storia universale: l’amicizia simbiotica tra due ragazzini e il modo con cui entra in crisi una volta che uno di loro rompe la bolla di certezze che li ha protetti fin dall’infanzia. Per Enrico e Renato questa bolla si chiama Partito Comunista Italiano, ma ogni spettatore potrà chiamarla in modo diverso, secondo il proprio vissuto.

Ho sempre visto Enrico e Renato come due nerd, “infettati” dalla passione politica delle loro famiglie e fuori posto nel contesto in cui vivono: una provincia marginale della Sicilia che mi interessava tuttavia agganciare tematicamente a eventi storici molto più grandi, come la fine del comunismo e della Guerra Fredda.

Le scelte di messa in scena hanno preso ispirazione dall’età dei protagonisti. Un’età di passaggio, dove sogni e realtà riescono ancora a mischiarsi. Sentivo che di fronte a loro la macchina da presa dovesse porsi a una distanza ironica ma complice, senza arrivare a nascondersi, ma trasmettendo nello spettatore la sensazione che quei ragazzini fossero stati lasciati veramente «soli» mentre tentano di ricostruire, in quel bosco, un mondo tutto loro. Durante le riprese mi sono sforzato di drizzare al massimo le antenne per captare dai miei quattro giovanissimi e straordinari attori i loro sbalzi emozionali, i loro silenzi e le loro maldestre esternazioni, facendo filtrare in ogni scena quanta più verità potessero offrire le loro singole personalità e il loro libero gioco di identificazione con i personaggi. Sentivo però che questa asciuttezza documentaristica avesse bisogno anche di un contraltare. Per questo ho voluto che convivesse con incursioni oniriche, lavorando a fondo perché ciò avvenisse senza traumi. È questo il cinema che amo, capace di registrare la verità di sguardi e palpiti, ma lasciando al tempo stesso la porta aperta ai sogni, siano essi assurdi, irrealizzabili o infranti.

Luca Scivoletto

Musiche

Musiche di Alessandro “Asso” Stefana e Luca Scivoletto

Produzione artistica e arrangiamenti di Alessandro “Asso” Stefana

Registrato e mixato da Alessandro “Asso” Stefana al Wunder Kammer                                Musicisti:

Alessandro “Asso” Stefana: balalaika, gusli, mandolino, banjo, chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica, lap steel, bass VI, basso, armonica, pianoforte, vibrafono, clavicembalo, mellotron, toy piano, waterphone, grancassa

Luca Scivoletto: pianoforte, samples

John Convertino: batteria, percussioni, vibrafono

Zeno De Rossi: batteria, percussioni

Andrea Lamacchia: contrabbasso

Beppe Scardino: sax baritono

Raffaele Tiseo: violino, viola, violoncello

Edizioni Musicali Radiofandango Srl

Music Supervisor Giovanni Guardi

ALESSANDRO “ASSO” STEFANA (Brescia, 1981)

Chitarrista, polistrumentista, compositore e produttore, Alessandro “Asso” Stefana suona tra gli altri con Vinicio Capossela, PJ Harvey e Mike Patton. Ha collaborato inoltre con Marc Ribot, Calexico e Micah P Hinson. Anima e chitarrista del gruppo Guano Padano, con “I Pionieri” firma il suo esordio nel mondo delle colonne sonore.

BIOFILMOGRAFIA LUCA SCIVOLETTO

Luca Scivoletto è nato a Modica nel 1981. Si trasferisce a Roma da adolescente e in quello stesso periodo gira i suoi primi cortometraggi, presentandoli in vari festival di cinema indipendente come Arcipelago e Bellaria. In seguito studia Cinema all’Università di Roma La Sapienza, dove consegue il dottorato di ricerca, e inizia a lavorare come regista e sceneggiatore. Nel 2004 scrive e dirige Ho deciso, con cui vince la prima edizione de “La 25a ora” su La7. Nel 2006 realizza il cortometraggio Ieri, con cui partecipa al Berlinale Talents, al Festival di Rotterdam e ottiene una nomination ai Nastri d’Argento come miglior cortometraggio. Negli anni successivi realizza i documentari A Nord Est (co-diretto insieme a Milo Adami 2010), Max (2010), Con quella faccia da straniera. Il viaggio di Maria Occhipinti (2013), presentati e premiati in numerosi festival internazionali, e il mockumentary L’Uomo Pietra (2015), con cui vince il premio per il miglior cortometraggio al Riff – Rome Independent Film Festival. Nel 2018 ha scritto 1938 Diversi, presentato alla 75. Mostra del Cinema di Venezia e vincitore del Nastro d’Argento come miglior documentario. Nel 2019 ha pubblicato con Fandango il suo primo romanzo, I Pionieri.