Mario Ragionieri ci presenta un saggio storico molto coinvolgente: “Il suicidio di un regime – 25 luglio 1943”

0
327
Condividi l'articolo, fallo sapere ai tuoi amici ! 

Lo scrittore Mario Ragionieri con il suo ultimo lavoro editoriale intitolato: “Il suicidio di un regime” ci racconta della fine del partito nazionale fascista. Il protagonista assoluto del romanzo è Benito Mussolini, che si trova ormai nel pieno del suo potere e delle sue forze politiche. Nel 1943 però, viene meno il suo pugno duro e il fascismo inizia a incontrare la sua fine. Tanti sono i retroscena sul suo allontanamento e tanti sono i punti d’ombra, che, l’autore in questione vuole cercare di farli trovare la giusta luce. Ed è così che in questo bellissimo saggio l’autore incomincia a percorrere tutta la vita di Mussolini e tutte le scelte che egli ha preso e soprattutto le sorti dell’Italia che hanno raffigurato gran parte del suo potere.  Lo scrittore si pone un obiettivo chiaro e ben definito: quello di mettere al corrente qualsiasi tipo di verità possibile su un periodo, ormai, finito. Il tema fondamentale che viene affrontato e descritto in maniera egregia e dettagliata è quello della: guerra. Essa non è più vista come un’occasione di rivincita o un arricchimento che possa andare a interessare il futuro, proprio come accade con la prima guerra mondiale, bensì come un atto di tristezza e di rabbia. Dove la gente non vuole più offrire i propri figli e soprattutto non voglio ridare alla terra dei cumuli di macerie. L’autore spiega bene attraverso gli occhi dei giovani e spiega la loro visione verso essa. Anche in questo caso e in queste occasioni, possiamo notare una divergenza tra i giovani: c’è chi preferisce andare a scuola, trovare un lavoro e allontanarsi del tutto dalla guerra e, chi invece, è disposto a farla occupando persino gli ultimi posti di lavoro rimasti. Grazie a queste descrizioni possiamo scorgere una società divisa tra chi vuole e desidera evolversi e chi invece apprezza e chi preferisce lo status in cui si trova. Ragionieri inoltre, racconta anche di tante altre figure come: Vidussoni, Ennio Barberini, Fernando Mezzasoma, Augusto Venturi, Mario Famesi e Carlo Ravasio. Tutti nomi importanti che segnarono l’ultima chance per il Duce.

 

 “Ma dove sarà effettuato il secondo passo? La domanda era retorica perché il quadro ormai era chiarissimo; tanto che il 19 giugno sui giornali si legge: “Sicilia in piedi!” Si avvicina l’ora per la grande isola”.

 

Formato: brossura

Editore: Jolly Roger

Genere: storico

Anno di pubblicazione: 2023