Ciao Ileana , benvenuta e grazie per aver accettato il nostro invito. Come ti vuoi presentare ai nostri lettori che volessero sapere di te quale scrittrice e artista?
Grazie a te per il vostro graditissimo invito. Cosa dire di me come scrittrice e artista. Scrivo da sempre. Ho esordito con la poesia anche se ultimamente scrivo romanzi e racconti. Amo anche dipingere e cantare.
Chi è invece Ileana Donna al di là della sua passione per la scrittura e per l’arte? Cosa puoi raccontarci della tua quotidianità?
Faccio una vita abbastanza tranquilla, mi piace leggere e studiare. Adoro ascoltare musica e andare al cinema. Amo passare il tempo con gli amici.
Qual è il tuo percorso accademico, formativo, professionale ed esperienziale che hai seguito e che ti ha portato a fare quello che fai oggi nel vestire i panni della scrittrice e artista?
Sono laureata in psicologia ed ho una formazione forense il che ha inevitabilmente influenzato il mio stile letterario, infatti al momento scrivo principalmente romanzi gialli.
Come nasce la tua passione per scrittura, per la lettura e per i libri? Chi sono stati i tuoi maestri e quali gli autori che da questo punto di vista ti hanno segnato e insegnato ad amare i libri, le storie da scrivere e raccontare, la lettura, la scrittura e l’arte nelle sue varie forme espressive?
Come ho detto prima io scrivo fin da quando ero piccola poesie ed anche la mia passione per la lettura nasce in giovane età. Uno degli autori preferiti è Eugenio Montale per ciò che riguarda la poesia il quale ha sicuramente influenzato il mio stile poetico mentre per quanto riguarda la narrativa non c’è un autore che prediligo, in quanto leggo di tutto.
Ci parli del tuo ultimo romanzo, “Come zenzero e cannella”? Come nasce, qual è l’ispirazione che l’ha generato, quale il messaggio che vuoi che arrivi al lettore, quali le storie che ci racconti senza ovviamente fare spoiler?
Come zenzero di cannella nasce come voglia di scrivere un sequel del mio primo romanzo, Giochi specchi riflessi. Si torna ad indagare su un caso rimasto in sospeso e la vita della protagonista principale del romanzo precedente si intreccia con quella di una nuova figura femminile. Due donne completamente diverse tra loro ma accomunate da una fragilità che diventerà la loro forza. Il messaggio che vorrei far arrivare ai lettori è che la vita ti offre sempre una possibilità.
Chi sono i destinatari che hai immaginato mentre lo scrivevi?
Persone curiose che hanno voglia di scoprire come andrà a finire!
Una domanda difficile, Ileana: perché i nostri lettori dovrebbero comprare “Come zenzero e cannella”? Prova a incuriosirli perché vadano in libreria o nei portali online per acquistarlo.
Dovrebbero comprarlo perché… lo scopriranno solo leggendolo!
C’è qualcuno che vuoi ringraziare che ti ha aiutata a realizzare questa opera letteraria? Se sì, chi sono queste persone e perché le ringrazi pubblicamente?
Lara di Carlo di PandiLettere perché ha scelto di pubblicare il mio libro.
Nella tua attività di scrittrice hai scritto altri libri? Se sì, ci parli di queste tue opere letterarie? Di cosa trattano, quali le storie, quali i messaggi che hai immaginato di trasmettere ai tuoi lettori? Insomma, parlaci della tua attività letteraria e artistica in senso lato.
Il mio primo libro è stato una raccolta di poesie, poi ho pubblicato, sempre poesie in raccolte antologiche fino a quando non ho deciso di proporre in mio primo romanzo. La poesia però non l’ho abbandonata. Continuo a scriverne e mi sono cimentata anche nel racconto.
«… mi sono trovato più volte a riflettere sul concetto di bellezza, e mi sono accorto che potrei benissimo (…) ripetere in proposito quanto rispondeva Agostino alla domanda su cosa fosse il tempo: “Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so.”» (Umberto Eco, “La bellezza”, GEDI gruppo editoriale ed., 2021, pp. 5-6). Per te cos’è la bellezza? La bellezza letteraria e della scrittura in particolare, la bellezza nell’arte, nella cultura, nella conoscenza… Prova a definire la bellezza dal tuo punto di vista. Come si fa a riconoscere la bellezza secondo te?
Neanche a farlo apposta, ho scritto un articolo sul concetto di bellezza. Io credo che la bellezza sia insita nella semplicità di un tramonto per esempio, rifacendosi al senso del bello che hanno gli orientali mentre per riconoscere la bellezza è fondamentale saper educare al bello attraverso la stimolazione della sua percezione.
«Appartengo a quella categoria di persone che ritiene che ogni azione debba essere portata a termine. Non mi sono mai chiesto se dovevo affrontare o no un certo problema, ma solo come affrontarlo.» (Giovanni Falcone, “Cose di cosa nostra”, VII ed., Rizzoli libri spa, Milano, 2016, p. 25 | I edizione 1991). Tu a quale categoria di persone appartieni, volendo rimanere nelle parole di Giovanni Falcone? Sei una persona che punta un obiettivo e cerca in tutti i modi di raggiungerlo con determinazione e impegno, oppure pensi che conti molto il fato e la fortuna per avere successo nella vita e nelle cose che si fanno, al di là dei talenti posseduti e dell’impegno e della disciplina che mettiamo in quello che facciamo?
Penso che una cosa non escluda l’altra. Talento e determinazione nel perseguire un obiettivo sono sempre fondamentali per il raggiungimento del successo ma a volte essere nel posto giusto al momento giusto, può fare la differenza.
«La lettura di buoni libri è una conversazione con i migliori uomini dei secoli passati che ne sono stati gli autori, anzi come una conversazione meditata, nella quale essi ci rivelano i loro pensieri migliori» (René Descartes in “Il discorso del metodo”, Leida, 1637). Qualche secolo dopo Marcel Proust dice invece che: «La lettura, al contrario della conversazione, consiste, per ciascuno di noi, nel ricevere un pensiero nella solitudine, continuando cioè a godere dei poteri intellettuali che abbiamo quando siamo soli con noi stessi e che invece la conversazione vanifica, a poter essere stimolati, a lavorare su noi stessi nel pieno possesso delle nostre facoltà spirituali. (…) Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.» (Marcel Proust, in “Sur la lecture”, pubblicato su “La Renaissance Latine”, 15 giugno 1905 | In italiano, Marcel Proust, “Del piacere di leggere”, Passigli ed., Firenze-Antella, 1998, p.30). Tu cosa ne pensi in proposito? Cos’è oggi leggere un libro? È davvero una conversazione con chi lo ha scritto, come dice Cartesio, oppure è “ricevere un pensiero nella solitudine”, ovvero, “leggere sé stessi” come dice Proust? Dicci il tuo pensiero…
Entrambe le cose perché leggere, per quanto mi riguarda, equivale a conoscere e quindi può significare sia instaurare una sorte di conversazione con l’autore del libro che con sé stessi e quindi approfondire la conoscenza di un autore o di sé stessi.
«Io vivo in una specie di fornace di affetti, amori, desideri, invenzioni, creazioni, attività e sogni. Non posso descrivere la mia vita in base ai fatti perché l’estasi non risiede nei fatti, in quello che succede o in quello che faccio, ma in ciò che viene suscitato in me e in ciò che viene creato grazie a tutto questo… Quello che voglio dire è che vivo una realtà al tempo stesso fisica e metafisica…» (Anaïs Nin, “Fuoco” in “Diari d’amore” terzo volume, 1986). Cosa pensi di queste parole della grandissima scrittrice Anaïs Nin? E quanto l’amore e i sentimenti così poderosi sono importanti per te e incidono nella tua scrittura, nella tua arte e nel tuo lavoro?
L’amore e i sentimenti sono sempre qualcosa di estremamente travolgente e naturalmente incidono sempre nella mia scrittura anche nei miei gialli!
Se per un momento dovessi pensare alle persone che ti hanno dato una mano, che ti hanno aiutata significativamente nella tua vita professionale e umana, soprattutto nei momenti di difficoltà e di insicurezza che avrai vissuto, che sono state determinanti per le tue scelte professionali e di vita portandoti a prendere quelle decisioni che ti hanno condotto dove sei oggi, a realizzare i tuoi sogni, a chi penseresti? Chi sono queste persone che ti senti di ringraziare pubblicamente in questa intervista, e perché proprio loro?
Beh, in primis devo ringraziare la mia vita che mi ha sempre sostenuto e continua a sostenere nelle sue scelte. Per quanto riguarda le scelte che concernono la mia vita professionale devo ringraziare il mio professore di psicologia giuridica all’Università, il professor Gaetano de Leo che è stato per me di grande ispirazione e che purtroppo non è più tra noi.
Gli autori e i libri che secondo te andrebbero letti assolutamente quali sono? Consiglia ai nostri lettori almeno tre libri da leggere nei prossimi mesi dicendoci il motivo della tua scelta.
Siddharta di Hermann Hesse perché è un bellissimo viaggio introspettivo.
Non ti muovere di Margaret Mazzantini perché descrive quanto è importante l’amore nella vita di ognuno di noi.
Shantaram di Gregory D. Roberts un bellissimo romanzo autobiografico in l’autore racconta la sua fuga che forse è più una fuga da sé stesso e dal dolore.
Ti andrebbe di consigliare ai nostri lettori tre film da vedere? E perché secondo te proprio
questi?
Blade Runner di Ridley Scott perché è film bellissimo che secondo me mette in risalto la difficoltà di accettare ciò che è diverso e noi
Storia di una capinera di Franco Zeffirelli perché narra la storia di un amore impossibile ed è ambientato nella Catania di metà Ottocento. Da vedere perché descrive bene la scarsa considerazione della volontà della donna invece quel momento storico.
Ladyhawke di Richard Donner perché… l’amore vince sempre. Un film fantasy bellissimo!
Ci parli dei tuoi imminenti e prossimi impegni culturali e professionali, dei tuoi lavori in corso di realizzazione? A cosa stai lavorando in questo momento? In cosa sei impegnata che puoi raccontarci?
In questo momento mi sto dedicando alla promozione di Come zenzero e cannella e sono impegnata nella realizzazione di brevi saggi in versione e-book. Il primo dal titolo Bulli si nasce o si diventa? Carnefici o vittime di sé stessi? È una sorta di esperimento pilota realizzato in un collaborazione con Csdrwriting all’interno del progetto GoPubDreams, disponibile su diversi storie online.
Dove potranno seguirti i nostri lettori?
Ho un profilo Facebook, uno su Instagram e sono anche su Twitter
Come vuoi concludere questa chiacchierata e cosa vuoi dire a chi leggerà questa intervista?
Li ringrazio per l’attenzione e spero che questa intervista sia servita ad invogliarli a comprare e a leggere il mio libro!
Ileana Aprea
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Il libro:
Ileana Aprea, “Come zenzero e cannella”, PandiLettere edizioni, Roma, 2023
https://www.amazon.it/Come-zenzero-cannella-Ileana-Aprea/dp/B0BW4ZRBPN/ref=sr_1_1
https://www.pandilettere.com/inostrilibri/comezenzeroecannella
Andrea Giostra
https://www.facebook.com/andreagiostrafilm/