Per la sezione delle video interviste, oggi ospito due musicisti: Gianandrea Navacchia, baritono di Forlì, e Marco Santià, pianista di Ravenna.
Gianandrea e Marco ci parlano di musica classica – in particolar modo dei Lieder (versi in musica) – e del loro percorso artistico individuale e in collaborazione, che li ha visti, ad esempio, protagonisti con “I Lieder di Richard Strauss e Gustav Mahler” nella Rassegna “I concerti dell’Auditorium” di Velletri, organizzata dall’Associazione Culturale Colle Ionci di Valeriano Bottini, insieme a FondArc (La Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri) e all’Associazione Musicale “Karl Jenkins”.
Insieme ai due artisti riflettiamo sul ruolo della musica classica oggi e sul rapporto dei giovani con questa musica, considerata molto elitaria; parliamo di contaminazioni con la musica leggera; rapporti con le scuole e molto altro!

Alcune note:
– Gianandrea Navacchia è baritono specializzato nel repertorio tra il ‘700 e l’800, in particolare Mozart, Rossini, Cimarosa, Schubert e Schumann, diplomatosi ai Conservatori di Bologna (in canto barocco) e di Parma (in canto lirico).
Tra il 2020 e il 2022 frequenta l’Accademia Chigiana di Siena dove debutta i ruoli di Uberto (La serva padrona), Parmenione (L’occasione fa il ladro) e Gaudenzio (Il signor Bruschino) dove collabora con Maestri quali Daniele Gatti, Luciano Acocella e Lorenzo Mariani.
Nel 2021 ha curato una riduzione del Parsifal di Wagner ricoprendo il ruolo di Amfortas.
Nel repertorio cameristico, ha eseguito i cicli completi di Winterreise, Dichterliebe e Rückert-Lieder, e cantato Rencesvals di Dallapiccola per il Maggio Musicale Fiorentino.
– Marco Santià comincia gli studi pianistici con Rossana Ruello, diplomandosi sotto la guida di Giovanni Valentini presso il Conservatorio Pergolesi di Fermo; si perfeziona con Andrzej Jasinski e Jörg Demus.
Presso il Conservatorio Martini di Bologna si diploma in direzione d’orchestra con Luciano Acocella, ed in composizione con Cristina Landuzzi, ottenendo nella stessa materia il biennio presso l’Istituto Verdi di Ravenna con Francesco Maria Paradiso.
Consegue il diploma in musica da camera, col risultato di Eccellenza, presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri col Maestro”, nella classe di Marco Zuccarini. Ha preso parte in qualità di pianista a numerosi eventi anche della sua città natale, Ravenna.
Ha inciso per Brilliant Classics Il servo padrone di Aldo Tarabella, The Telephone & The Medium di Giancarlo Menotti, diretto da Flavio Emilio Scogna, dopo averli eseguiti rispettivamente presso i Teatri Alighieri di Ravenna e Pavarotti di Modena. Ha all’attivo anche apparizioni televisive.
Seguiteci!
Per approfondire:
Facebook:
Gianandrea Navacchia
Marco Santià
Youtube:
@gianandrea.navacchia
@marcosantiapianist