“La Voce del Silenzio”: intervista ad Ana Danca | di Serena Derea Squanquerillo

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Ana Danca -
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Oggi ho il piacere d’intervistare la scrittrice Ana Danca sul suo ultimo romanzo autobiografico “La Voce del Silenzio”, pubblicato da Gilgamesh Edizioni. È la testimonianza in forma epistolare di un profondo lavoro interiore, con il supporto della filosofia e della ricerca spirituale, ma anche dell’uso della scrittura come mezzo di crescita e terapeutico; un’Amica. Lasciamocelo raccontare dall’autrice stessa.

Salve, Ana Danca. È un piacere averti qui con noi. Parlaci un po’ di te e di com’è iniziata la tua esperienza con la scrittura. 

Sono nata e cresciuta sotto il regime comunista, dittatoriale di Ceaușescu (Romania) dove la povertà, la malattia, le umiliazioni, la violenza sociale e dello Stato, le persecuzioni per l’esprimere un pensiero diverso da quello del regime lasciano ferite che non guariscono mai. Le porti con te ovunque scegli di vivere. Per lunghissimo tempo tante di loro sono state con me, anche in questo Paese, l’Italia, dove vivo e lavoro da quasi trent’anni. Sì, perché si pensa che cambiando il Paese puoi cambiare anche il tuo vivere, ma in realtà si aggiungono delle nuove a quelle che sono già nella tua valigia.

E così, quando stavo un po’ meglio con me stessa, mi sono trovata in grande solitudine, non per scelta, né per necessità, ma per emarginazione. Sentivo il bisogno di dirlo a qualcuno. Purtroppo quel qualcuno non l’ho trovato. Continuavo a pensare come fare, poi un giorno ho preso un foglio bianco di carta e una matita e mi sono messa a parlare con la carta dicendo: “Tu che sei muta, ascoltami… spero di poterti confidare tutto come non ho mai potuto fare con nessuno e forse mi sarai di grande sostegno”.

Hai scritto una trilogia di romanzi dedicata alle Idee platoniche di “Bene, Verità e Bellezza “. “La voce del silenzio ” e il terzo romanzo e parla di Bellezza. Cos’è per te la Bellezza con la “B” maiuscola?

Platone, che è uno degli uomini più acuti e influenti nella storia del pensiero, riteneva che il mondo delle idee è organizzato secondo una gerarchia al cui vertice c’è l’idea suprema del Bene, che si identifica con la Verità e la Bellezza. Le prime due categorie sono affrontate nell’opera “Come Vuole La Vita” (Il bene vince sul male) e Patrie Interiori (La verità della mia esistenza).

La Voce del Silenzio fa proprio la bellezza di tutto ciò come causa delle cose.

Per me conta più la bellezza umana; quella dell’anima è di maggior valore rispetto a quella del corpo. Certo, la bellezza di un sorriso che ti accoglie come per dirti “Vieni ti aspetto, ti ascolto” penso che fa proprio la bellezza con “b” maiuscola.

Ana, il tuo romanzo è autobiografico e narra di un viaggio intimo di autoconoscenza. Che rapporto hai con la filosofia e la spiritualità? Cos’è per te la “Voce del Silenzio”?

I genitori mi hanno cresciuta con i principi e i valori della vita secondo la legge di Dio, dello Stato e della famiglia. Fin da bambina il cielo è stato un grande mistero per me. Crescendo ho sempre cercato di capire il senso e l’essenza di ciò che guardavo e scoprivo, d’interpretare il significato con l’aiuto della fede e della filosofia, di cogliere i segnali e di collocarli da qualche parte coerente.

La “Voce del Silenzio” in realtà è la mia voce, quella interiore, che urla dentro l’urgenza di allontanare la paura e poter affrontare il futuro in modo migliore. Dare spazio al silenzio di trasformare il panico in risorsa, che può diventare forza interiore, e sostegno per andare avanti giorno dopo giorno.

Ana Danca - "La Voce del Silenzio"

Ana, tu hai scritto il tuo romanzo sotto forma di lettere e confidenze; ti rivolgi alle tue pagine e alla scrittura come a un’amica che hai personificato con il nome “Gioia”. Quanto è consolatorio o persino salvifico per te il ruolo della scrittura?

Anche se non posso esprimere un giudizio sul valore qualitativo della mia scrittura, so che scrivere mi piace tanto, mi sento straordinariamente a mio agio. Se vogliamo parlare in termini economici, scordiamocela. Per me conta, la soddisfazione perché ciò che scrivo è unico e irripetibile. È frutto dell’unicità che scaturisce dall’anima, trovando così serenità e pace. Provo un’emozione piacevole che mi rilassa molto e contribuisce a stabilire il mio equilibrio interiore.

La scrittura è una terapia. Le parole scritte curano l’anima e le frasi guariscono il corpo “. (AnaD)

Che messaggio vuoi lasciare a chi ci segue? E quali sono i motivi principali per cui leggere “La Voce del Silenzio “?

Non temete I momenti difficili, il meglio viene da lì; il destino sta in noi stessi.  Bisogna cercarlo, aprirgli la porta quando bussa e lasciarlo vivere. Ascoltate la vostra voce interiore che grida di continuo: “Abbiate fede. Eliminate la paura”.

Ricordate che ciascuno di noi è ciò che riesce a scrivere nel cuore delle persone, non sulla sabbia, sui muri, lavagna, computer, telefono e tant’altro. Lasciatevi cullare dagli operai di Dio, del Dio amore.

Leggete “La Voce del Silenzio ” perché la mia voce può essere la vostra. Grazie. Buona lettura.

Grazie per questa tua bellissima e profonda condivisione, Ana. Per concludere, dove si possono acquistare i tuoi libri?

 I miei libri si possono acquistare in formato cartaceo o ebook su:

https://gilgameshedizioni.com/prodotto/la-voce-del-silenzio/

https://gilgameshedizioni.com/prodotto/la-voce-del-silenzio-e-book/

 

 

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Serena ‘Derea’ Squanquerillo nasce nel 1980 a Velletri (Roma). Dopo gli studi classici al liceo segue una formazione nel campo dell’informatica e della grafica. Dopo alcuni eventi dolorosi, nel 2019 apre Il blog di Derea come atto terapeutico, per esplorarsi, trasmettere emozioni, portare alla luce il bello che deve ancora arrivare che è custodito nell’ombra. Nel 2021 pubblica un racconto sulla sua esperienza con il cancro in un’antologia, alcune poesie e una lettera al padre con due case editrici; scrive poesie per i dipinti di alcuni pittori. Entro fine 2022 pubblica quattro monografie: La Magica Danza Delle Parole, Quadri dell’Anima, Fatti diVersi, Lo Specchio di Derea, con poesie, riflessioni, dediche, piccoli racconti ed esperimenti di pittura acrilica. I suoi libri non nascono da una diretta ricerca letteraria, ma per benessere e crescita personale. Serena vuole incoraggiare gli altri a prendersi cura di sé, della propria unicità e a coltivare i propri talenti. Viene intervistata da testate giornalistiche locali, blogger e associazioni culturali. Da dicembre 2022 a giugni 2023 conduce la rubrica “Dialoghi” dedicata alle arti, con videointerviste su YouTube a professionisti o semplici appassionati. Da marzo 2023 collabora con una delle storiche testate giornalistiche locali, "L'Artemisio". Da luglio gestisce la pagina "Racconti d'Arti" in cui raccoglie articoli e interviste dedicate a tutte le arti. Tutti gli articoli sono protetti da copyright. © 2023 Serena Squanquerillo Questa rubrica culturale ha soli scopi d'intrattenimento; NON commerciali. Tutto il materiale (Foto, video, testi citati) resta proprietà dei legittimi proprietari. Ogni persona intervistata si assume la totale responsabilità del materiale e delle informazioni forniti, della loro veridicità o se riguardanti terze parti.