Chi è Giovanna Fileccia?
Giovanna Fileccia artista nata a Palermo, residente a Terrasini, è l’inventrice di una nuova
espressione artistica che lei stessa ha denominato POESIA SCULTURATA: opere tridimensionali che crea prendendo spunto dalle sue poesie. Promoter di libri e di scrittori emergenti, Giovanna ha creato diverse rubriche in cui rende esplicito il suo amore per la poesia, la narrativa, il teatro e la scultura. Le sue poesie diventano l’ispirazione per dare vita a delle sculture che realizza utilizzando elementi naturali combinati a materiali da riciclo.
I suoi punti di vista
Attraverso le sue sculture e le sue poesie, emergono le visioni che caratterizzano il suo modo di fare arte. Da una parte c’è una visione circolare delle cose. L’artista si vede all’interno di un cerchio dove può essere al centro oppure collocata al margine, assumendo così diversi punti di vista. Giovanna apre così diversi cerchi con lo scopo di rappresentare colori, emozioni e concetti. D’altro canto, rende nota anche una visione spiraloidale: lei è al centro di questa spirale tra cielo e terra, alle volte è sospesa, in alcuni momenti si sente più vicina al cielo. Per questo motivo alla base di tutto c’è questa “fluidità”, fluidità nell’espressione, nei colori e nelle forme.
I romanzi
I lettori rimangono sbalorditi dai suoi due romanzi “Oggetti in terapia” (prima edizione Scatole Parlanti, collana Voci, 2019) e “Rose di velluto rosso” (edito da Delta 3 Edizioni,
collana Premio De Sanctis, 2023). Il primo romanzo è incentrato sulla terapia di gruppo, dove i pazienti sono degli oggetti, oggetti della vita quotidiana che vengono continuamente stressati dagli uomini, mettendo in luce i disagi degli esseri umani. Quest’opera frutto della fantasia risulta essere caratterizzata da acuta ironia che permette ai lettori di riflettere sui comportamenti dell’uomo, un uomo alle volte egoista che non si cura della realtà circostante. Nella seconda opera, “Rose di velluto rosso” l’autrice propone quella che è la sua visione dell’amore, un amore universale, investito da una forza dirompente. Questa prosa poetica, elaborata a partire da un lutto, ha un forte impatto emotivo sul lettore, il quale immerso nella lettura avrà modo di vivere momenti di forte drammaticità ma anche di leggerezza. “Ho utilizzato le parole per lenire e alle volte alleggerire un forte dolore” afferma l’autrice. Da queste letture viene a galla anche quella che è l’impronta ecologica di Giovanna. Infatti, lei stessa crede che il fondamento di tutto sia la Madre Terra e lei vive respirando l’aria della natura che l’attornia.