Come vivere meglio e più a lungo: i consigli del Dott. Paolo Spiga – Medico Chirurgo – Specialista in Urologia – Oncologia Prostatica – Andrologia | di Daniela Cavallini

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foto logo Dott. Paolo Spiga

Amiche ed Amici carissimi,  da sempre proiettata verso la  ricerca dei più celebrati Professionisti ascrivibili alle varie categorie, per offrirvi  informazioni dettagliate e soprattutto “tradotte” in linguaggio accessibile ai non addetti,  oggi vi partecipo della nuova collaborazione con  il Dott. Paolo Spiga – Medico Chirurgo – Specialista in Urologia – Oncologia Prostatica – Andrologia e, soprattutto Uomo ed Amico prodigo di amorevole attenzione nel diffondere consigli di carattere  generale, utili al benessere della persona enfatizzando il concetto chiave della Medicina moderna, ovvero il conglobamento e l’equilibrio di tre essenziali ed imprescindibili  aspetti fautori della nostra salute: corpo – mente – spirito.

A breve, con il Dott. Spiga pubblicheremo periodicamente interviste concentrandoci sulla Sua specializzazione, l’urologia, affrontando i vari disturbi  che talvolta incutono  nel paziente un senso di disagio non lieve nell’esprimerli.

Ed ora, con piacere, vi indico tre argomenti, contenenti preziose informazioni, scelti tra le pubblicazioni del Dott. Spiga stesso.

“Prova… ti sentirai meglio”

…Prova a non mangiare la sera molto tardi e andare a dormire con un leggero senso di fame; tra 1-2 settimane comincerai a fare dei sogni sereni e leggeri e alzarti di buon umore;

prova a non aggiungere al cibo del sale e del pepe, vedrai che potrai saziarti con una porzione due volte più piccola, e dopo un mese, se hai del sovrappeso, dimagrirai naturalmente;

prova a camminare e a essere seduto per una settimana con la schiena dritta; vedrai quanto migliorerà la tua memoria;

prova, ogni volta che penserai ad una persona che non ti piace, a visualizzare di regalargli delle belle cose, e immagina quanto lui/lei sia contento/a. Vedrai che i vostri rapporti reali miglioreranno da entrami le parti;

prova un’ora prima di andare a dormire a spegnere la TV e il computer; comincerai a capire meglio i tuoi desideri e i tuoi impulsi creativi;

prova per una settimana parlare al telefono e ad accedere a internet solo per il lavoro e non per il divertimento; vedrai che le 24 ore diventeranno 36;

prova a sorridere tutte le volte che ne hai voglia, anche ad un passante, almeno per 2 secondi e senza preoccuparti di quello che lui potrebbe pensare; entro un mese le persone ti sembreranno diverse, amiche piuttosto che degli sconosciuti;

prova a sdraiarti nell’erba in mezzo agli alberi, lontano dalle macchine, senza pensare a ciò diranno gli altri. Sentirai il silenzio dentro di te, lungamente atteso

Sei intossicato? C’è una base scientifica che lo conferma? Si, ecco come

Le cellule del nostro corpo abitano in un liquido che si chiama: matrice intracellulare.

In questo liquido, formato da: acqua, collagene, elastina, tessuto connettivo, si versano tutti i prodotti di scarto del metabolismo cellulare.

La cellula è come una fabbrica, prende materiale all’esterno (dall’acqua tra le cellule: la matrice intracellulare) e consegna dei prodotti finiti e gli scarti .

Servono i camion della spazzatura per portare via gli scarti .

Nel nostro corpo questi camion sono il sistema linfatico.

Se i camion della spazzatura non passano, le scorie si accumulano.

Quando il nostro sistema linfatico non lavora bene e le scorie metaboliche non possono essere portate via ci può essere: gonfiore, pelle impura, dolori, ritenzione idrica, peso maggiore al mattino ecc.

Quando il sistema linfatico non può fare bene il suo lavoro, il corpo impacchetta gli scarti da una parte e per fare questo consuma calcio, prendendolo dai tessuti.

Questo processo si chiama Acidosi tissutale.

Per aiutare il corpo a lavorare bene bisogna tenere attivo il sistema linfatico con:

movimento ( la nostra pompa linfatica è nel calcagno) bere acqua a sufficienza ( il sistema linfatico ha bisogno di liquidi )

avere sufficiente magnesio mangiando a sufficienza cibi alcalinizzanti (verdura) o assumendo sali minerali citrati come Regobasic

Evitare di :

dormire male e poco

assumere troppi carboidrati o amidi

stare troppo seduti

bere troppo poco

Il corpo manda molti segnali di avviso, imparare a decifrarli è fondamentale per stare in salute.

IKIGAI: la ragione per svegliarsi al mattino!

IKIGAI Nella cultura giapponese, in particolare dell’isola di Okinawa, dove vive il maggior numero al mondo di centenari, è la ragione dell’esistenza. Una vasta letteratura scientifica raccolta studiando centinaia di migliaia di persone, indica che chi vive secondo l’Ikigai prova diversi benefici, tra cui quello di essere meno soggetto a malattie cardiovascolari ed essere più longevo.

Poco tempo fa un amico mi ha parlato dell’IKIGAI, che in Giappone è la ragione per svegliarsi al mattino. Perché, oltre agli affetti e alla professione, è altro quello che ci realizza e ci rende felici.

Ma di cosa si tratta? Cos’è l’Ikigai?

Nella cultura giapponese, in particolare dell’isola di Okinawa, dove vive il maggior numero al mondo di centenari, è la ragione dell’esistenza, ciò che rende la nostra vita significativa e utile per gli altri. E’ la somma di 4 elementi. Ciò che amiamo fare, ciò che sappiamo fare bene, ciò per cui ci pagano, ciò che possiamo fare per il mondo e gli altri. L’unione di questi elementi determina la nostra PASSIONE, la PROFESSIONE, la VOCAZIONE, la MISSIONE.

Una vasta letteratura scientifica raccolta studiando centinaia di migliaia di persone, indica che chi vive secondo l’Ikigai prova diversi benefici, tra cui quello di essere meno soggetto a malattie cardiovascolari ed essere più longevo. E’ un concetto personale, che include famiglia e affetti, ma non solo. È mutevole nel tempo ed ognuno lo può raggiungere, ma richiede un’attenta analisi di se stessi. Non si tratta semplicemente di cercare la felicità, ma uno scopo. In questo contesto, lo psicologo Abraham Maslow, diceva:

“Un musicista deve fare musica, un artista deve dipingere, un poeta deve scrivere se vuole essere alla fine in pace con se stesso. Ciò che un uomo può essere, egli deve essere”.

Come trovare l’Ikigai?

Per trovare l’ikigai ho risposto a queste domande, che propongo anche a voi:

1 – Cosa ami fare più di ogni altra cosa?

2 – Cosa sei bravo a fare e fa’ sì che non ti pesino i sacrifici necessari per migliorarti ulteriormente (studiando o facendo esperienza)?

3 – Per quali di queste cose sei sufficientemente bravo da farti pagare e rappresenta la tua professione?

4 -In che modo puoi aiutare gli altri con quello che ami fare?

Personalmente ho sperimentato da tempo questa filosofia, nell’ambito di corsi di formazione ad indirizzo motivazionale e posso testimoniarne l’efficacia.

Ringrazio Il Dott. Spiga – spigapaolo.it – ed auguro a tutti di trarre beneficio dai suoi consigli.

Un abbraccio,

Daniela Cavallini