#FATTIESTRAFATTI: NEL CUORE DELLO SCORPIONE, DI ELEONORA BELFIORE, INTERVISTA ESCLUSIVA
Per la mia rubrica #fattiestrafatti per MOB MAGAZINE incontro la collega giornalista e scrittrice Eleonora Belfiore con il suo noir “Nel Cuore dello Scorpione”, LFA publisher.
Protagonista indiscusso Hitoshi, un killer di vampiri con la passione per il jazz, che decide di ritirarsi all’apice del successo e della gloria. Ma la sua abilità è talmente nota che riceverà un ultimo incarico, che non può proprio rifiutare e che lo metterà a confronto con sé stesso e con il suo passato: deve ammazzare l’Imperatrice, il capo supremo di tutte le creature demoniache, signora oscura della notte, sfuggita già a mille attentati nel corso degli anni. Ci riuscirà?
Sotto gli strali infingardi della stella Antares, meglio conosciuta come il Cuore dello Scorpione, attorno a Hitoshi, si muovono tanti personaggi alla deriva, che cercano di ammazzarsi l’un l’altro perché le loro faide lunghe secoli e secoli sono ben lontane dall’essere concluse. In un vortice di passioni e di inganni, la vicenda dell’assassino si intreccia con quella dell’affascinante Kimber, dell’ineffabile Regina, novella Salomè, e del suo tormentato amante, Richard e si svolge tra Londra e Tokyo, mischiando cultura anglosassone e nipponica con donne e uomini, dipartiti o quasi, che credono di muoversi mossi dall’odio e che invece cedono inaspettatamente all’unica forza davvero letale, l’amore, contraddicendo con irriverenza, una delle affermazioni cardine del romanzo: “ Dante si sbagliava. Non è l’Amore che muove il sole e le altre stelle. È la vendetta”.
“Nel Cuore dello Scorpione” è un noir dalle intense atmosfere e che sfugge a qualsiasi definizione. La scrittura di Eleonora Belfiore è intelligente, acuta, irriverente, che sfugge alla banalità di chi scrive storie.
Eleonora Belfiore è giornalista pubblicista, critica d’arte, commentatrice sportiva per web tv. Ha curato il blog “La kokeshi blu per arte e cultura”, uno spazio sospeso dove parla di arte, letteratura e tanto altro. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali e in Storia, è editor freelance e ha maturato diverse esperienze lavorative come tutor e docente.
Ha pubblicato: con la Turisa Editrice, “Regine di Cuori e Inganni d’Autunnoʼʼ (2020). Ha inoltre collaborato alla stesura dei libri di narrativa ʻʻIl Volo dei Colibrìʼʼ (con Mirella D’Orsi e Giuseppina Maietta, Turisa Editrice, 2020), ʻʻAlexandròs e Dafneʼʼ (con Pino Zecca, LFA Publisher, 2022), e “La seconda ora” di Pino Zecca (LFA Pubblisher, 2023). Adora i gatti, ma ha sempre vissuto con cani birichini e tartarughe filosofiche.
- Benvenuta Eleonora a #fattiestrafatti. Innanzitutto, come nascono le tue storie, spesso sospese in un mondo irreale, ma che poi di concreto hanno la visceralità delle passioni?
Nascono da frammenti di disagio umanissimo e di vita vissuta, ovviamente. Come in “Blade Runner”, ‘Ho visto cose che voi umani….’. Scherzi a parte, “la storia” è ovunque. Ogni esperienza, ogni incontro, ogni ricordo, può diventare il pilastro su cui si regge una costruzione fantastica e spesso ardita, capace di donare un palpito o un sogno. Le radici della mia creatività sono legate visceralmente al mondo delle fiabe e delle leggende.
- La domanda di rito per questa rubrica è, ma tu quanto sei #fattaestrafatta di voglia di raccontare storie?
Tantissimo! Amo scrivere sin da bambina. Pensa, Daniela, che avevo l’abitudine di realizzare dei film tratti dai racconti che scrivevo. Protagoniste indiscusse le mie amatissime Barbie. Adoro raccontare storie e ascoltarle. Ancora oggi lo considero uno degli antidoti più potenti contro la tristezza o, per meglio dire, le “paturnie” come le chiamava Holly, la protagonista di “Colazione da Tiffany”.
- In quale genere possiamo inserire “Nel Cuore dello Scorpione”? Un noir atipico con increspature di fantasy?
Domanda da un milione di dollari. Se lo chiede anche il giornalista Giuseppe de Silva nella prefazione quando scrive: “Che romanzo è “Nel Cuore dello Scorpione”? Un racconto gotico, un giallo, un fantasy, un noir francese? Verrebbe facile dire che tutte queste caratteristiche sono ben miscelate dall’Autrice che realizza un lavoro originale, divertente e appassionante’. E forse la particolarità del mio libro consiste proprio in questa sfida lanciata al lettore, in questo atto un po’ corsaro di rifiutare qualsiasi etichetta e di non voler rientrare in nessuna categoria. Per me, è un romanzo hard boiled sulla vendetta, sul peso del passato e sull’Amore che condanna e che salva. Ma non badate troppo alle mie parole. Gli scrittori, si sa, mentono sempre!
- Parliamo di Hitoshi, un killer di vampiri, che viene messo a dura prova dalla missione che gli si viene affidata, ovvero uccidere l’Imperatrice. Quanto è #fattoestrafatto di jazz e di vita passata?
Hitoshi è un portatore sano di Disagio e di buon jazz. Da uno a cento? Mille e non più mille!
- Nella tua scrittura, in questo ultimo lavoro ritroviamo la cultura nipponica a te molto cara, quella anglosassone, la filosofia del jazz, il cui scopo è raccontare un momento di angoscia che si esaurisce in un processo di affermazione della vita, la conoscenza delle costellazioni, con la stella Antares che è la più luminosa della costellazione dello Scorpione e il cui nome vuol dire “anti Ares”, ossia “opposto a Marte”, suo rivale. Come sei riuscita a sistemare al proprio posto tutti questi argomenti?
Non ti saprei dire, ero sotto l’effetto dell’assenzio. Tornando seri, è stato un processo spontaneo, ogni tassello si è incastrato mirabilmente rendendo la realizzazione di questo romanzo, sicuramente complesso, più semplice del previsto. Tuttavia, il brivido dell’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Magari qualcuno avrà da obiettare, magari ci sarà una rissa social… chi può dirlo. Non ci sono pallottole d’argento nemmeno per le autrici! Più complesso è stato documentarmi bene sul… Cuore dello Scorpione. Non sono una provetta astrofila, ma ho sempre amato le leggende che ruotano attorno alle costellazioni. E in particolar modo a quella dello Scorpione. Il suo cuore è costituito da un sistema binario, Antares per l’appunto, caratterizzato da due stelle che provano a coesistere senza distruggersi a vicenda. La metafora perfetta di molti rapporti interpersonali. Così Antares non è né più né meno simile al cuore degli esseri umani.
- Ci sono anche protagonisti molto affascinanti come Kimber, come Regina. Personaggi femminili enigmatici e pronti a tutto. La figura femminile nella tua scrittura ha un ruolo essenziale e anche “nel cuore dello scorpione” questa caratteristica prevale. Quali sono i punti essenziali che tu desideri mettere in evidenza in questo romanzo attraverso questi personaggi?
I miei personaggi, che siano fittizi o reamente esistiti, soprannaturali o ordinari, hanno tutti una caratteristica in comune: sono creature che vivono lontano da quella che io, proprio in questo romanzo, definisco l’ortodossia. Sono personaggi che hanno pesanti cicatrici, un passato che inevitabilmente condiziona i giorni che verranno, un destino che, parafrasando De André, è ostinato e contrario, ma non si arrendono mai. Questo è ancora più evidente con le protagoniste delle mie storie, tutte creature indomite, fiere e coraggiose oltre ogni ragionevole dire. Amo molto raccontare “la donna”, per me è un essere superiore che ha sempre una marcia in più. E’ colei che genera la vita. E dobbiamo ricordarlo ora più che mai in un mondo che odia le donne e dove quest’ultime non riescono a fare squadra. Anche Regina e l’Imperatrice, ognuna a modo suo, lottano contro un destino ostile e contro i pregiudizi. La loro ferocia nasce dal sangue e dalle lacrime. Ed è uno dei fili conduttori della trama del mio libro, incursione soprannaturale a parte.
- L’amore e la vendetta sono le conseguenze dei personaggi di questo noir. Su quale piano metti questi due sentimenti?
Bella domanda. Per me, per le esperienze che ho vissuto in prima persona, hanno entrambi un peso decisivo e imprevedibile. Perché possono salvare, condannare o portare verso sentieri inaspettati, tumultuosi e immaginifici, con la stessa intensità. Entrambe le forze muovono le stelle e le storie.
- Qual è il personaggio che è più #fattoestrafatto di desiderio di amare?
Sicuramente l’autrice disagiata! Tornando nei ranghi, direi senza dubbio Regina. Questo personaggio ha ancora molto da dire ai lettori…
- Eleonora, ti voglio definire il romanzo con tre aggettivi: imprevedibile, scioccante, avvolgente. Tu quali aggettivi scegli per definire la tua ultima creatura?
Imprevedibile, scioccante, avvolgente (risata malefica)! Sul serio, per definire “Nel Cuore dello Scorpione” utilizzerei questi aggettivi: stregato, infingardo, corsaro.
- E’ appena uscito e, ricordiamolo, per la CE no eap, LFA PUBLISHER, di Lello Lucignano, ancora non hai fatto presentazioni. Sicuramente ci saranno da settembre in poi. Quanto pensi di riuscire a sorprendere il pubblico con “nel cuore dello scrittore”?
Non lo posso dire, mi lega ai personaggi di questa storia e soprattutto all’Imperatrice, signora incontrastata delle tenebre, un contratto di assoluta segretezza. Posso dire, però, che sarò presente, a ottobre, al Campania Libri Festival per promuovere questa sordida creatura del Male. Per maggiori informazioni su questo evento e sulle future presentazioni, i lettori possono consultare costantemente la pagina facebook della casa editrice o il mio sito “La kokeshi blu per arte e cultura.com”. Doveroso da parte mia ringraziare l’editore Lello Lucignano e la LFA, casa editrice rigorosamente made in Sud, per aver creduto in questo progetto artistico, per certi versi spiazzante e…perturbante. Nel frattempo, portate il rancore sotto l’ombrellone, non ve ne pentirete. Per brividi ghiacciati in una calda estate matta.
- Un grande in bocca al lupo Eleonora!
W il “cattivissimo” lupo. Grazie per questo spazio, Daniela. E in bocca al lupo anche a te, per i tuoi progetti. La kokeshi ti aspetta…
Daniela Merola