Valerio Toninelli nasce a Pistoia il 19 febbraio del 1951. Comincia, a metà degli anni Settanta, a interessarsi alla pittura: prima con una evidente influenza della scuola macchiaiola toscana, poi addentrandosi in una sperimentazione figurativa legata alla descrizione delle minoranze sociali.
Per Valerio l’arte non è una semplice passione, è un rimedio contro il dolore. L’arte è bellezza ci spiega l’artista e questo non significa negare i problemi che caratterizzano la vita quotidiana, al contrario ci offre uno strumento per sopravvivere alla disperazione, speranza, ottimismo quando i grandi problemi del mondo ci assalgono. Capisce bene
questo quando purtroppo viene colpito da un brutto male ed è costretto a vivere un calvario. “L’arte mi ha salvato dalla morte” ha affermato Valerio Toninelli, ricordando come durante le sedute di chemioterapia ha realizzato decine di disegni, schizzi che poi ha donato agli infermieri che si sono occupati di lui.
È un artista poliedrico, uno spirito eclettico che ha vissuto esperienze che gli hanno permesso di espandere i suoi orizzonti. Infatti, ha trascorso alcuni periodi della sua vita all’estero, in particolare ricorda i momenti trascorsi in Slovenia, Ungheria, Serbia dove è entrato in contatto con artisti provenienti da tutto il mondo.
Valerio non è solo un artista, è prima di tutto un osservatore. Realizza alcuni dei suoi quadri anche posando lo sguardo su scene di vita quotidiana ed è così che mostra il suo impegno in ambito sociale. Disegna uomini che discutono animatamente in un bar, rappresenta uomini senza fissa dimora, gente povera che fa di tutto per sopravvivere. È un pittore e scultore in continua evoluzione: si addentra in un mondo astratto che non abbandonerà più. A partire dagli anni Novanta le sue creazioni sono contaminate dall’utilizzo di
materiali nuovi e diversi, installati e plasmati sulla tela in vorticosi ma consapevoli movimenti. A metà degli anni intraprende invece una strada tutta nuova legata alla scultura. Molte sono state negli anni le mostre personali e collettive, in Italia e oltre.
Qual è il segreto del suo successo? Valerio non ha mai fatto ciò che voleva il mercante: ha sempre seguito la sua fantasia e dato libero sfogo alla sua creatività.