«Follia Utopia nasce dalla voglia di voler fare qualcosa di mio, una radio diversa, non commerciale, infatti non è una radio ma un podcast su Spotify, dove registro puntate di vario genere, racconto storie, parlo di musica…» (Rosanna Ingrassia)

Ciao Rosanna, benvenuta e grazie per aver accettato il nostro invito. Come ti vuoi presentare ai nostri lettori che volessero sapere di te quale speaker, conduttrice radiofonica, voce narrante e podcaster?
Ciao Andrea e grazie a te per l’invito.
Mi presento così, sono una ricercatrice di bellezza e coltivo passioni … la bellezza nelle sue sfumature… nella natura che viene tanto martoriata da ingrati individui… nell’essenza di ogni essere umano… la bellezza dell’essenza ossia della sensibilità umana… la poesia che mi appartiene e la cerco sovente e la interpreto e a volte la scrivo… e poi la radio grande mia passione.
Hai lavorato per tanti anni per diverse radio cittadine, della tua Palermo, cosa puoi raccontarci di queste lunghe esperienze radiofoniche, cosa hai imparato, come, secondo te, è importante tenere una trasmissione radiofonica? Racconta ai nostri lettori delle tue esperienze in radio.
Si ho avuto diverse esperienze in radio, amo intrattenere gli ascoltatori dialogando con diversi argomenti e concludere ogni puntata con dei miei aforismi o riflessioni filosofiche di vita che poi sono personali alcuni altri li rendo miei, proponendo sempre agli ascoltatori di riflettere e di cogliere sempre il bello in ogni esperienza
Il tuo canale su Spotify si chiama “Follia Utopia di Ros”, Ci parli di questo progetto che porti avanti da un paio di anni e che ha raggiunto migliaia di ascoltatori? Come nasce, qual è l’idea che lo ha ispirato, qual è la missione e i tuoi obiettivi, quali i destinatari che hai immaginato?
Follia Utopia nasce dalla voglia di voler fare qualcosa di mio, una radio diversa, non commerciale, infatti non è una radio ma un podcast su Spotify, dove registro puntate di vario genere, racconto storie, parlo di musica in ogni puntata c’è sempre un sottofondo musicale perché la musica è il contorno perfetto, è la ciliegina sulla torta come si suol dire, è importante per arrivare sempre nelle orecchie degli ascoltatori con sintonia e armonizzazione delle puntate dove parlo di musica, poesie, storie e interviste aneddoti e aforismi, un po’ di tutto, di viaggi e di esperienze personali. Insomma, è un contenitore di emozioni.
Tu hai anche una esperienza di attrice, nel quale mestiere ti sei formata seguendo dei corsi di recitazione, che utilizzi quale voce narrante. Ci parli di questo percorso professionale e artistico? Come nasce questa passiona per la recitazione e come hai sviluppato negli anni questa tua professionalità artistica?
In realtà la voce narrante è una mia grande passione poiché ho sempre amato interpretare. Da piccola interpretavo le poesie ora continuo con anche letture, monologhi. Ho anche scritto, ricordo, un monologo sulla pandemia, che poi tu mi hai aiutato a pubblicare, si intitola “Dietro la maschera”. Perciò, dietro l’amore dell’interpretazione si nasconde anche un desiderio di dare voce ai miei pensieri prima in scrittura, poi in lettura e interpretazione.
A questo proposito hai anche recitato e interpretato alcune delle Novelle brevi di Sicilia i cui link di YouTube e Facebook Watch per ascoltarli li troviamo in appendice di questa intervista. Cosa ti ha ispirato delle Novelle che hai recitato e perché hai scelto: “Una giornata ordinaria”, “L’onorevole” e “Al telefono”? Raccontaci cosa ti ha colpito di questi tre racconti brevi e cosa hai ritrovato che senti ti appartenga.
Sì, le tue Novelle mi hanno ispirato quando ho iniziato a leggerle e ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di interpretarle. Sono fluide, molto interessanti e poi c’è che tu descrivi con minuziosità i luoghi siciliani, la quotidianità e l’essenza nostrana che mi ha davvero colpito tanto.

Chi è invece Rosanna Donna al di là della sua passione per la cultura, lo spettacolo, la radio, la recitazione e tutto quello di cui ti occupi nel mondo dello spettacolo e dell’arte? Cosa puoi raccontarci della tua quotidianità?
Io sono Rosanna, una donna senza età perché il tempo non è che un’ostinata illusione, diceva EINSTEIN, e concordo pienamente.
Poi sono un amante degli animali e della natura. Ho una cagnolina splendida senza età pure lei, cammino molto e poi sono una consulente turistica e mi occupo di volontariato presso un’associazione di ragazzi rifugiati.
Come nasce la tua passione per l’arte e per tutte le cose che fai? Chi sono stati i tuoi maestri e quali gli autori che da questo punto di vista ti hanno segnato e insegnato lavorare in radio e adesso su Spotify?
Nasce dalla mia curiosità, la mia voglia di mettermi in gioco e poi ascoltando varie radio ho trovato il mio percorso e il mio podcast ideale con il titolo di una mia poesia, ecco perché si chiama Follia Utopia che ho anche letto in una delle mie puntate.
«In una società in cui le parole sono usate anzitutto nel loro valore emotivo, gli uomini non sono liberi. Sono schiavi spesso per opera del demagogo che sa usare con astuzia i valori connotativi delle parole … altre volte si è schiavi per una sorta di occulto patto sociale per cui certi valori, che è scomodo sottoporre a critica, sono protetti da parole magiche, che istintivamente connotano “positività”. Allora tutte le parole che connotativamente vi si oppongono appaiono alonate di terribile e ampia “negatività”. Quando una società è prigioniera di questi tabù linguistici, chi cerchi di muovervisi criticamente è soggetto a esperienze tremende, prigioniero della maglia di parole da cui sarà soffocato, personaggio kafkiano che infine non riuscirà più a comprendere quali sia il potere che lo sovrasta.» (Umberto Eco, “Sotto il nome di plagio”, Bompiani ed., Milano, 1969). Cosa ne pensi di questa lucida analisi di Umberto Eco che fece nel lontano 1969 e oggi quanto mai attuale? Qual è secondo te oggi il valore della parola e quali i rischi terribili nell’usarla criticamente contro il cosiddetto mainstream?
Le parole hanno un gran peso, siamo inondati di parole, incongruenti, piene di contraddizioni e sovente quelle parole possono distruggere popolazioni, alimentare guerre, creare delle rotture indelebili, per questo bisognerebbe ascoltare prima se stessi, le proprie intenzioni e i bisogni altrui e poi parlare- Una parola può dire tutto o niente. La libertà dipende anche dalle parole che usiamo, che emaniamo.
«… mi sono trovato più volte a riflettere sul concetto di bellezza, e mi sono accorto che potrei benissimo (…) ripetere in proposito quanto rispondeva Agostino alla domanda su cosa fosse il tempo: “Se nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo so.”» (Umberto Eco, “La bellezza”, GEDI gruppo editoriale ed., 2021, pp. 5-6). Per te cos’è la bellezza? La bellezza letteraria, della poesia, della scrittura in particolare, la bellezza nell’arte, nella cultura, nella conoscenza … Prova a definire la bellezza dal tuo punto di vista. Come si fa a riconoscere la bellezza secondo te?
Te lo dico come l’avrebbe detto il professor Keaton nell’attimo fuggente: «Solo nei sogni gli uomini sono davvero liberi. Non leggiamo e scriviamo poesie perché e carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana e la razza umana è piena di passione! Medicina, legge, economia, sono nobili professioni, importanti per il nostro sostentamento, ma l’AMORE, LA BELLEZZA, IL ROMANTICISMO, LA POESIA, SONO QUESTE LE COSE CHE CI MANTENGONO IN VITA.»
Non potevo descriverti meglio poiché Robin Williams, grandissimo e profondissimo attore, l’ha spiegata perfettamente la bellezza… e l’avrei detta così forse anche io con enfasi.
«Appartengo a quella categoria di persone che ritiene che ogni azione debba essere portata a termine. Non mi sono mai chiesto se dovevo affrontare o no un certo problema, ma solo come affrontarlo.» (Giovanni Falcone, “Cose di cosa nostra”, VII ed., Rizzoli libri spa, Milano, 2016, p. 25 | I edizione 1991). Tu a quale categoria di persone appartieni, volendo rimanere nelle parole di Giovanni Falcone? Sei una persona che punta un obiettivo e cerca in tutti i modi di raggiungerlo con determinazione e impegno, oppure pensi che conti molto il fato e la fortuna per avere successo nella vita e nelle cose che si fanno, al di là dei talenti posseduti e dell’impegno e della disciplina che mettiamo in quello che facciamo?
Come disse il nostro amato Giovanni Falcone, non bisogna aspettare che qualcosa cambi ma bisogna essere il cambiamento che tu vuoi. In genere non attendo la fortuna, ma prendo la vita con carpe diem.
«Io vivo in una specie di fornace di affetti, amori, desideri, invenzioni, creazioni, attività e sogni. Non posso descrivere la mia vita in base ai fatti perché l’estasi non risiede nei fatti, in quello che succede o in quello che faccio, ma in ciò che viene suscitato in me e in ciò che viene creato grazie a tutto questo… Quello che voglio dire è che vivo una realtà al tempo stesso fisica e metafisica…» (Anaïs Nin, “Fuoco” in “Diari d’amore” terzo volume, 1986). Cosa pensi di queste parole della grandissima scrittrice Anaïs Nin? E quanto l’amore e i sentimenti così poderosi sono importanti per te e incidono nella tua scrittura, nella tua arte e nel tuo lavoro?
È perfettamente in simbiosi con il mio pensiero. Forse son io Anais? In realtà sono così anche io, ma ahimè, non sono una scrittrice ma una ricercatrice di meraviglie interiori. Cerco sempre anche io di trovare una realtà dentro la mia visione di vita surreale sfumata dai colori del mio carattere e dalle esperienze vissute.
Gli autori e i libri che secondo te andrebbero letti assolutamente quali sono? Consiglia ai nostri lettori almeno tre libri da leggere nei prossimi mesi dicendoci il motivo della tua scelta.
DONNE CHE CORRONO COI LUPI di Clarissa Pinkola ESTES
QUESTO IMMENSO NON SAPERE di Chandra Candiani
IL PICCOLO PRINCIPE DI Antoine de Saint EXUPERY
Tutti e tre molto introspettivi. C’è della meraviglia in ognuno di noi bisogna scoprirla e vivere la quotidianità con più emozione e meno paura.
… e tre film da vedere? E perché secondo te proprio questi?
Vuoi dire da rivedere…
L’attimo fuggente di ROBIN WILLIAMS.
LA VITA È MERAVIGLIOSA DI FRANK CAPRA.
FORREST GUMP e la VITA È BELLA di Benigni.
Forse seguendo un filo conduttore ometto le spiegazioni e lascio ai lettori e a te il libero pensiero.
Ci parli dei tuoi imminenti e prossimi impegni artistici e professionali, dei tuoi lavori in corso di realizzazione? A cosa stai lavorando in questo momento? In cosa sei impegnata che puoi raccontarci?
Sto lavorando alla realizzazione di nuove puntate con novità e nuovi eventuali collaboratori perché Follia Utopia sarà anche un contenitore di idee, e ovviamente, noi Andrea, diciamo ai lettori che continueremo la nostra collaborazione da settembre con una Novella a settimana dove dialogheremo e poi una grande novità che scopriranno i lettori prossimamente.
Dove potranno seguirti i nostri lettori?
Ovviamente su Spotify la rubrica ha il nome di Follia Utopia di Ros.
Come vuoi concludere questa chiacchierata e cosa vuoi dire a chi leggerà questa intervista?
Grazie per questa intervista Andrea, saluto i lettori esortandoli a inseguire sempre la bellezza in tutte le sue forme. Vi aspetto su Spotify Follia Utopia.
Grazie e ciao.
Rosanna Ingrassia
https://www.facebook.com/rosanna.ingrassia.9
Follia Utopia di Ros:
https://open.spotify.com/episode/2VMgMyLgUjq9xBfvYDuq8l?si=A11PWPQuTbygP9AEgBUNTg&nd=1

Rosanna Ingrassia recita alcune delle “Novelle brevi di Sicilia”:
– “Al telefono”:
da YouTube:
da Facebook Watch:
– “Una giornata ordinaria”:
da YouTube:
da Facebook Watch:
– “L’onorevole”:
da YouTube:
da Facebook Watch:
Andrea Giostra
https://www.facebook.com/andreagiostrafilm/
https://andreagiostrafilm.blogspot.it
https://www.youtube.com/channel/UCJvCBdZmn_o9bWQA1IuD0Pg
