Amiche ed Amici carissimi, la nuova stagione è alle porte e le vetrine espongono le nuove proposte della moda autunno/inverno 2023 – 2024, allineate ai dettami delle nuove proposte.
Il glamour che si diffonde costantemente ad ogni cambio di stagione e’ molto coinvolgente ed oltretutto non è certo da sottovalutare il contributo economico ed i posti di lavoro che il settore Moda apporta al nostro Paese.
Invito pertanto tutti coloro che considerano il mondo della Moda un effimero concentrato di superficialità e consumismo per pochi “ricchi e viziati”, a prendere atto che solo se c’è chi acquista… può lavorare e, dunque sostenersi, chi produce e/o vende.
E’ inconfutabile che tra ciò che è proposto nelle sfilate e la cosiddetta “moda della strada” interferiscono moltissimi elementi, tra i quali emerge – o meglio dovrebbe emergere – il criterio di adeguamento alle circostanze, unitamente alla consapevolezza delle personali caratteristiche fisiche. E, sebbene meno impattante, questo criterio coinvolge anche le scelte maschili.
“Lo voglio perché è di moda” mi pare un concetto azzardato, ben diverso da “lo voglio perché mi piace e valorizza esteticamente la mia immagine”.
A prescindere dalla manifestazione di una personalità influenzabile, la persona che acquista un capo, una borsa, un paio di scarpe o altro, “perché è di moda”, senza considerare se l’oggetto del desiderio e’ adeguato al proprio fisico ed alle occasioni in cui indossarlo, rischia una caduta di stile.
Nessuno è perfetto e l’accettazione di se stessi è fondamentale, tuttavia questo non significa evidenziare i propri difetti con un look inappropriato. Adeguare la moda al nostro fisico (non viceversa) ed al nostro stile di vita ci permette di sentirci a nostro agio in ogni occasione e di evitare situazioni imbarazzanti dalle quali, bene che ci vada, ne usciamo mal criticati.
Ad esempio, se una donna ha un bel seno e lo evidenzia nell’ambito di una serata indossando una scollatura mozzafiato –“vipere” a parte – otterrà ammirazione. Certo sarebbe fuori luogo nel presentarsi con lo stesso abito ad un colloquio di lavoro o ad una visita medica.
Ma… che si può dire di fronte ad un seno cadente esibito sotto una camicia nude look? Di una minigonna dalla quale sbucano cosce cellulitiche o leggins che evidenziano un lato “b” da urlo, sì, ma per l’orrore?
Qualche tempo fa, dal parrucchiere, chiacchierando fra donne a tale proposito, una ragazza mi chiese “ma allora, secondo lei una ragazza sovrappeso, ad esempio, non può indossare i pantaloni a vita bassa con una maglietta corta che scopre l’ombelico?”, seguito da “mica si può vestire da vecchia a vent’anni”. La mia risposta è stata che se una ragazza di vent’anni è fortemente in sovrappeso dovrebbe innanzitutto pensare ad un salutare dimagrimento, ma a prescindere da questo, è certamente più confacente allungare la maglietta o indossare una morbida camicia sopra i pantaloni, sino a coprire i fianchi, magari abbinando i capi con colori sobri e “giocando” con colorati ed originali accessori.
C’è chi sostiene di evidenziare con un look esagerato (o inadeguato?!) i propri difetti per autoironia, chi afferma che accettarsi significa indossare quello che piace infischiandosene del giudizio altrui, ecc. ed io non ho alcun diritto di contraddire tali pensieri, tuttavia, avvalendomi della facoltà di esprimere la mia opinione, auspico una seppur minima esortazione all’autocritica ed al buongusto.
Un abbraccio!
Daniela Cavallini