Un pensiero per Amarena, l’orsa uccisa per mano dell’uomo | Avv. Aurora d’Errico

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Dopo la pausa estiva, cari lettori, eccoci di nuovo nella mia rubrica: “In salotto con Aurora” di Mobmagazine.it. Pochi giorni fa, esattamente il 31 agosto scorso, nella nostra terra d’Abruzzo, la triste notizia dell’uccisione di mamma orsa, nota con il nome di Amarena, ha sconvolto i nostri animi e spento i nostri sorrisi.

E pensare che solo qualche giorno prima il tragico evento, se ne andava indisturbata, come suo solito, in un piccolo centro abitato a ridosso del Parco Nazionale d’Abruzzo, assieme ai suoi due inseparabili cuccioli, con lo stupore negli occhi degli abitanti con cui, ormai, aveva preso confidenza, senza aver mai rappresentato un pericolo per l’uomo.

Sì, l’uomo, quella “creatura diabolica”, che ha donato la morte a mamma orsa, premendo il grilletto del fucile e colpendo il povero animale alle “spalle”, mentre gironzolava nei pressi del suo orto, in periferia del Comune di San Benedetto dei Marsi, molto probabilmente, perché attratta dall’odore del suo pollaio.

Aurora d’Errico e l’Orso d’Abruzzo

Una volta Ernest Hemingway scrisse: “C’è qualcosa di nobile in questa grossa bestia, qualcosa che fa pensare ad un barlume di sentimento umano, sparare ad un orso è come sparare ad un fratello.”

Povera dolce Amarena. Era diventata, ormai, il simbolo dell’Abruzzo, come lo era stato uno dei suoi cuccioli, Juan Carrito, morto dopo essere stato investito da un auto. E come lo sono Gemma, Petra e altre orse, con le loro simpatiche incursioni tra i cassonetti dei rifiuti o le vie di alcuni centri abitati, perché attratte dagli odori provenienti dalle cucine.

“Mi sembri un orso”, “Sei solitario come un orso”, quante volte lo abbiamo sentito dire nei confronti di quelle persone che preferiscono starsene per conto loro, anziché confondersi tra un branco di idioti?

È noto, infatti, che gli orsi siano animali solitari e se ne stiano per fatti loro tra le montagne e lontano dall’uomo, ma se negli ultimi anni ci sono stati ripetuti avvistamenti nei pressi dei centri abitati è perché, molto probabilmente spinti dalla fame. In ogni caso, tutti questi “incontri ravvicinati”,non hanno mai rappresentato un pericolo per l’uomo, perché considerati “orsi confidenti”, ossia orsi poco diffidenti nei confronti degli uomini e dei centri abitati dove trovare cibo per nutrirsi.

Per tutti coloro che abitano nei pressi dei parchi, esistono alcune regole che se rispettate, l’incontro ravvicinato con un orso, non dovrebbe rappresentare un pericolo per la propria incolumità, come ad esempio quella di stare fermi, di non scagliare nulla contro di essi o non mettersi mai a correre, ecc……

cuccioli di orso

E, invece, la sera del 31 agosto scorso, un “grande uomo”, investito di tutto il suo coraggio e della sua nobiltà d’animo, cosa ha fatto? Ha preso uno dei suoi fucili da caccia, ha mirato, puntando la canna alle spalle dell’orsa e ha premuto il grilletto, regalando alla dolce Amarena, una morte agonizzante in mezzo ad una pozza di sangue, alla presenza dei suoi due cuccioli che sono fuggiti terrorizzati.

Ah povera nostra umanità, sempre meno umana, senza più sentimenti, senza più cuore, né un’anima!

Sì, l’anima che è vita, movimento e conoscenza e da lei dipende l’equilibrio che si potrà raggiungere nel corso della nostra esistenza. Per Platone “l’anima è l’unica cosa esistente dotata di intelligenza in senso proprio: influisce su tutto quanto il reale, senza di lei il mondo non sarebbe completo”.

Credo che l’ esistenza dell’ anima sia necessaria come fondamento della nostra coscienza e senza di essa, l’uomo è condannato all’eterno oblio!

E la coscienza, dal mio punto di vista, si forma solo leggendo, studiando, conoscendo, imparando, perché è solo in questo modo che si formano i sentimenti, che si forgiano le nostre anime, creando quella sensibilità necessaria per distinguere ciò che è bene da ciò che è male, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.

Sarebbe stato sufficiente sparare un colpo in aria e l’orsa sarebbe fuggita, senza arrecare alcun danno. Invece, lui, il “grande uomo”, ha preferito premere il grilletto di un fucile, spezzando la vita di una povera creatura indifesa la cui colpa è stata solo quella di cercare cibo per i suoi cuccioli. Un atto davvero crudele che ha provocato non solo un dispiacere enorme a tutti coloro che si erano affezionati a quella povera bestiola, ma creando danni incalcolabili al processo naturale della sua specie, già notevolmente compromessa.

Purtroppo, miei cari lettori, episodi del genere, accanto ad altri atti criminosi recenti, come guerre, violenze sulle donne, odio tra i popoli, ormai, non fanno altro che confermare ciò a cui stiamo assistendo già da tempo, ossia alla fine naturale della civiltà umana e “Alla nascita di una civiltà disumana che non avrebbe mai potuto nascere senza una vasta, immensa, universale sterilizzazione dei valori più alti della vita” (George Bernanos)

Avv. Aurora d’Errico

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Affascinata del sapere fin da piccola, tanto che all’età di quattro anni e mezzo sapeva già leggere e scrivere, grazie alla vasta biblioteca paterna, si è sempre “cibata” di numerosi libri di ogni genere per cercare di soddisfare quella sete di conoscenza che ha rappresentato per lei il motore dominante di tutta la sua vita. Laureata in Giurisprudenza, Avvocato e Scrittrice, Master in criminologia e criminalistica, Master in diritto di famiglia, Giurista d’Europa, relatrice in numerosi convegni per la lotta alla violenza sessuale, al bullismo, allo stalking ed altri argomenti attuali, è stata ospite in diverse trasmissioni televisive oltre ad essere citata su alcune riviste e testate giornalistiche nazionali ed internazionali. E’ stata ideatrice e Presidente di “AZZURRO DONNA”, un’associazione culturale che l’ha vista in prima linea per la diffusione dei diritti civili, soprattutto nel campo femminile e la promulgazione della pace nel mondo, tanto da ottenere nel 2019 il “CERTIFICATE OF APPRECIATION”, un importante riconoscimento ufficiale per il lavoro umanitario a favore dei “diritti umani”, da parte della Presidente dell’N.O.P.H, Ambasciatrice della Pace dello Stato della Tunisia. Sempre nel 2019, riceve un altro importante premio, “PREMIO ALLA CULTURA”, come “SCRITTRICE”, per il Premio alla Buona Volontà nella città di Cuneo. Nel 2020, viene nominata Responsabile per la Regione Abruzzo dei volontari A.I.SO.S (Associazione Italiana Studio Osteosarcoma). Nel 2016 pubblica il suo primo libro dal titolo “AMORE, ADULTERIO E SEPARAZIONE”, una sorta di saggio sull’amore e sui motivi che spingono all’adulterio. Nel 2017, è la volta di “OBSESSION DEVIL”, il suo primo romanzo rosa/thriller che si svolge in Bretagna. Sempre nel 2017, “MIELE, ZENZERO E POESIA”, la sua prima raccolta di poesie, quasi tutte dedicate all’amore. Nel 2018, “SENTIERI VIRTUALI”, un altro romanzo rosa. Nel 2019 pubblica la sua prima favola “IL CASTELLO DELLE ROSE”, in cui parte del ricavato andrà in favore dell’A.I.SO.S.. Da qualche mese ha terminato il suo ultimo romanzo, la cui pubblicazione è prevista per fine estate e ha già iniziato il suo settimo romanzo, oltre ad una serie di nuove poesie e aforismi. Con la sua nomina come uno dei REDATTORI della Piattaforma di Mobmagazine.it, grazie al suo promotore, lo scrittore Andrea Giostra, avrà una RUBRICA tutta sua dal titolo: “IN SALOTTO CON AURORA”, in cui verranno trattati argomenti di arte, cultura e spettacolo, dove i lettori potranno interagire direttamente attraverso i loro preziosi commenti.