#FATTIESTRAFATTI: “RESPIRO A TESTA IN GIU’”, L’AMORE PER LA GINNASTICA ARTISTICA NEL LIBRO DI CLAUDIA CINELLI
Ben ritrovati cari lettori di #fattiestrafatti. Grazie per il successo che mi state attribuendo.
Oggi sono in compagnia di una giovane autrice, ma molto promettente, Claudia Cinelli.
Nasce a Brescia il 19 agosto del 1997. Cresce a Sarezzo dove coltiva la sua passione per la ginnastica artistica accanto a quella per lo studio e la scrittura. Nel 2021 conclude gli studi magistrali in Lettere e Filosofia, diventando Dottoressa in Filologia Moderna. Ogni giorno continua la sua scoperta della ginnastica a 360 gradi: dall’essere una ginnasta, passando per il tavolo della giuria alle competizioni fino al ruolo di insegnante.
“Si può fare qualcosa di grande della ginnastica, basta desiderarlo davvero.”
“Respiro a testa in giù”, Atile edizioni, è una storia piena di passione e di immediatezza, è la storia, infatti, di una ragazza che ama il suo sport, la ginnastica artistica, che vive con dedizione e non poche difficoltà. Un libro che unisce i toni rosa, fino ad arrivare a una storia di vita dedita allo sport; una piccola autobiografia giovanile che vede alle sue radici l’amore incontrastato per la ginnastica artistica. In questa avventura ritroviamo ragazze forti, amiche e rivali, e al contempo antagoniste sportive della protagonista. Uno sport, la ginnastica artistica che poggia su tre pilastri fondamentali: organizzazione, sincronia e precisione. Il personaggio principale è una ginnasta individualista da dieci anni. Si definisce molto competitiva e desiderosa di arrivare a traguardi più alti.
- Claudia, benvenuta a #fattiestrafatti. Innanzitutto ti chiedo di raccontarti con tre aggettivi e quanto sei #fattaestrafatta di amore per la ginnastica.
Determinata, ottimista, precisa. Tre ingredienti fondamentali della ricetta “Claudia”. L’amore per la ginnastica è incondizionato, quello che ti permette di dare senza aspettarti nulla in cambio, raro e prezioso.
- Giovane, appassionata, sincera. Un piccolo libro, ma pieno d’amore. Tu davvero “Respiri a testa in giù” Claudia?
Non è solo respirarci a testa in giù, è proprio un modo di vivere che, come qualsiasi altra cosa, ha i suoi pro e contro. Tutto ruota sempre attorno alla mia ginnastica.
- Quando nasce l’idea di trasportare su carta le tue emozioni e la tua vita quotidiana?
Domanda spinosa. All’università mi avvicino al mondo della scrittura un po’ per caso. Dico sempre che la ginnastica mi ha donato davvero tanto e che, in un certo senso, avevo l’obbligo di ringraziarla di tutto quel che mi aveva dato. Il mezzo più congeniale a me si è rivelato proprio la scrittura. Mi metto seduta e se il momento è buono, le parole fluiscono da sole.
- Immagino tu abbia anche una passione per la scrittura. Dunque, ricapitoliamo, come riesci a conciliare studio, allenamenti, vita sociale?
La scrittura ha il suo tempo e va indubbiamente rispettato. Per il resto è tutto un incastro di minuti nelle giornate, ma è sempre stato così da quando sono piccola: si incastra per riuscire a farci stare tutto quello che si vuole fare.
- “Respiro a testa in giù” colpisce per la semplicità narrativa e la verve che solo una giovanissima può avere. Che tipo di riscontro hai avuto tra le tue coetanee e colleghe rivali nel campo della ginnastica artistica?
Non è sempre stato tutto rose e fiori, così come è normale che sia. Ci sono state compagne con cui non ho mai approfondito la conoscenza e altre che sono ancora oggi parte della mia quotidianità. Tutto varia in base al rapporto, al legame che si crea. Ci sono quelle con cui la rivalità è limitata al tempo della competizione e quelle con cui non si condivide poco o nulla. Pesi e misure come con tutto.
- Ci sono, oltre la protagonista, altri due personaggi molto interessanti, Andrea e Lucrezia. Ce li vuoi raccontare tu?
Qui si fa dura l’intervista, ma partiamo per ordine con Lucrezia. Mi riallaccio alla domanda precedente dicendo che Lucrezia è stata la compagna con cui ho condiviso tanto. Nel tempo è stata anche una rivale, ma il nostro legame ci ha sempre permesso di lasciare la competizione in secondo piano o comunque veramente limitata al momento dell’esercizio. Auguro a tutti di trovare una Lucrezia nel proprio percorso sportivo.
Andrea invece è stato un fulmine a ciel sereno, uno di quelli che non ti aspetti, ma che, quando arriva ti stravolge. Mi ha permesso di capire alcuni sentimenti che fino ad allora non avevo mai provato, ma ho anche riscoperto la mia ginnastica cercando di presentarla a lui ripartendo da zero.
- Hai molto caratterizzato il libro con frasi all’inizio dei capitoli e iniziali che introducono direttamente alla storia. Questo modo di scrivere ti ha permesso di esprimerti meglio e di trasmettere in tutta sincerità quello che volevi raccontare?
Assolutamente sì; volevo una storia bella, ma che non fosse estraniata dalla realtà e dalla mia esperienza. Desideravo che chiunque potesse immedesimarsi nella protagonista e la scrittura semplice e diretta mi è stata sicuramente d’aiuto. La scrittura deve anche rappresentare l’autore stesso e io sono proprio come quelle parole.
- Ma dimmi, quanto è #fattaestrafatta l’allenatrice Martina e cosa ha insegnato alle sue allieve?
Uh, qui siamo veramente sul difficile. Gli insegnanti sono sempre parte integrante della crescita di una persona, ma chiunque potrà essere d’accordo con me sul fatto che solo pochi rimangono impressi. C’è chi ricorda la severità, chi la bravura, chi l’affinità caratteriale. Io non lo so cosa mi colpì di Martina, ma so che l’ho sempre ammirata (e anche oggi che siamo colleghe la osservo sempre con un occhio di riguardo). Mi ha colpito la sua fiducia nelle mie capacità, la sua pazienza nell’assecondare le difficoltà e la condivisione dello stesso progetto che aveva come obiettivo la mia crescita come persona.
- Claudia, quanti sacrifici ci vogliono per primeggiare nel tuo sport?
Scontato dire tanti e forse non sono la persona più adatta a rispondere a questa domanda. Io non ho primeggiato proprio quasi mai. Ma i sacrifici sono stati fatti senza pensare che stessi rinunciando a qualcosa.
- Qual è il messaggio che vuoi far passare con questo libro?
Non serve essere una grande ginnasta per far qualcosa di grande della ginnastica.
- I tuoi progetti futuri?
Spoiler: tra meno di un mese esce il sequel di “Respiro a testa in giù”. Cosa farà Valentina della sua vita e la ginnastica sarà ancora parte di lei?
- Che bella notizia! Non vediamo l’ora di leggerti ancora cara Claudia.
Grazie a Claudia Cinelli per essere stata ospite di #fattiestrafatti.
Per acquistare il libro:
DANIELA MEROLA