L’autore non avrebbe mai pensato di fare lo scrittore, preso dalla vita come era, pur tuttavia oggi deve riconoscere di aver scritto dei libri. A MOB Magazine ospitiamo Massimo Di Muzio.
Qual è il suo rapporto con la scrittura? Il mio rapporto con la scrittura è sempre stato del tutto personale e intimistico
Ha delle abitudini particolari durante la scrittura? Nessuna abitudine particolare: scrivo prima sotto forma di appunti su carta, poi trascrivo tutto in digitale, infine correggo una prima volta.
Ricorda il primo libro che ha letto? Nella mia infanzia ho letto molto ma non ricordo molto di queste letture: solo vaghi ricordi e tracce. Il mio primo libro, almeno quello che ritengo sia stato tale è stato sull’opera di Michelangelo edito dalla Rizzoli
La sua scrittura inizia da esperienze reali, autobiografiche o dalla sua immaginazione? Finora ho iniziato sempre da esperienze reali e autobiografiche
Quali sono i suoi generi preferiti? Non seguo dei generi, tuttavia penso che i romanzi e i saggi siano quelli che al momento seguo di più. Trovo molto interessanti i romanzi in cui i personaggi si ritrovano loro malgrado a vivere qualcosa di cui non sapevano nulla.