Arrestati responsabili di una rapina

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LA POLIZIA DI STATO INTERCETTA ED ARRESTA DUE COMPONENTI DI UN COMMANDO ARMATO, RESPONSABILE DI UNA RAPINA NEL CUORE COMMERCIALE CITTADINO.

Ieri sera, personale della Squadra Mobile di Palermo, diretta dal Dott. Rodolfo RUPERTI, ha proceduto all’ arresto in flagranza del reato di rapina aggravata ai danni di una tabaccheria di via Maqueda, di due pluripregiudicati: NATALIZII Giovanni, nato a Vigevano, res. a Mazara del Vallo, 28enne e ZAMBON Carmine, 32enne, nato a Napoli e domiciliato a Palermo.
L’arresto si inquadra nell’ambito dell’intensificazione, disposta dal Questore, dei servizi di prevenzione e contrasto ai reati contro la persona ed il patrimonio; i luoghi ritenuti più a rischio di rapine, in particolare negli orari di chiusura di esercizi pubblici e commerciali, sono massicciamente presidiati, anche con l’ausilio di personale in abiti “civili”.
Alle ore 20.00 circa, poliziotti della Sezione Investigativa “Contrasto al Crimine Diffuso – Falchi”, percorrendo il vicolo Santa Rosalia, hanno notato un motociclo “honda sh” ed un ciclomotore “Aprilia Scarabeo”, parcheggiati con le rispettive targhe coperte da nastro adesivo.
Sin da subito, è apparso plausibile agli agenti che potesse essere in corso una rapina e che quei mezzi avrebbero potuto essere utilizzati dai malviventi per la fuga.
Effettivamente, pochi minuti dopo gli agenti hanno visto giungere a passo spedito tre soggetti travisati con scaldacollo, passamontagna ed occhiali da sole, il primo dei quali armato di fucile a canne mozze; da adesso, in rapida sequenza, si sarebbero succedute fasi drammatiche: gli agenti hanno intimato ai malviventi l’ “alt Polizia”, generando l’ostile reazione del malvivente armato di fucile che non ha esitato a puntarlo verso gli operatori con il chiaro intento di aprire il fuoco qualora gli stessi non avessero consentito la fuga al commando.
I poliziotti non si sono lasciati intimorire dalla minaccia paventata ma, anzi, si sono disposti in modo tale da precludere la fuga ai malviventi, facendo loro intendere di non avere scampo, esplodendo anche, a scopo intimidatorio, un colpo di pistola in aria.
Ciò ha provocato la resa incondizionata di due dei tre banditi che hanno gettato l’arma e sono stati immobilizzati dai poliziotti, un terzo sarebbe, invece, riuscito a far perdere le proprie tracce.
Successivamente, gli operatori hanno messo in sicurezza il fucile, verificandone la pericolosità; le due canne erano rifornite di cartucce calibro “12” a pallettoni, munizionamento usato in ambito venatorio per l’abbattimento dei cinghiali.
Si sarebbe appreso successivamente che pochi istanti prima dell’arresto, nella vicina via Maqueda, presso una rivendita di tabacchi era stata perpetrata una rapina ad opera di 4 soggetti totalmente travisati, di cui uno armato di fucile a canne mozze.
I poliziotti hanno recuperato anche parte della refurtiva consistente in 389,00 euro, contenute ancora nel cassetto di plastica del registratore di cassa e nr. 25 stecche di sigarette di varie marche.
I due soggetti arrestati sono attualmente reclusi presso la Casa Circondariale “Pagliarelli”.
Sono attualmente in corso indagini al fine di giungere all’ individuazione dei correi nonché alla responsabilità del gruppo criminale in ordine ad ulteriori ed analoghi episodi delittuosi.