Poliziotti di Quartiere rintracciano lungo il percorso arabo-normanno uno straniero destinatario di un ordine di carcerazione

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Sono trascorsi pochi giorni dalla data in cui il percorso arabo-normanno, l’asse cioè di collegamento tra la via Maqueda ed il corso Vittorio Emanuele, a Palermo, è divenuto un itinerario fisso di pattuglie appiedate della Polizia di Stato, i Poliziotti di Quartiere, ma sufficienti per far registrare un significativo successo in tema di polizia giudiziaria.

La zona del Cassaro è nota per ospitare la Cattedrale, per dar vita a prospettive barocche ed arabeggianti ma è anche ricca di angusti vicoli e stradine che separano edifici storici appartenuti all’aristocrazia palermitana.

Dentro una di queste stradine, vicolo Trugliari, una pattuglia di Poliziotti di Quartiere ha notato un cittadino straniero di etnia nord-africana, vagare confusamente dapprima ed allontanarsi successivamente alla vista dei poliziotti.

Gli agenti hanno ritenuto di fermarlo, lo hanno identificato per il 51enne tunisino SAYAH Mohamed ed hanno appreso, dopo una consultazione dei loro terminali, di come sul suo conto pendesse un Ordine di carcerazione a seguito di una sentenza di condanna ad un anno e due mesi , emessa dal Tribunale di Palermo, divenuta definitiva nel 2010.

I fatti contestati riguardano un episodio di furto e di lesioni personali, accaduto nel capoluogo siciliano di cui l’uomo si era reso responsabile.

L’uomo è attualmente ristretto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli”.